La
metà del permafrost si trova in Russia.
Oltre la metà del territorio russo è costituita da permafrost. Grandi
città e piccoli villaggi sono costruiti su tale terreno ghiacciato che ha una
profondità media di duecento metri. Il permafrost si sta scongelando, tanto che
gli immobili (case e ospedali) vengono dapprima puntellati e poi abbandonati.
Lo scongelamento dei permafrost sta provocando enormi crateri che si allargano
di circa 15 metri ogni anno, e sprigiona metano, un gas serra molto più
pericoloso della stessa anidride carbonica.
Tuttavia
non c’è di che preoccuparsi, la Russia è lontana.
*
Non
siamo solo un paese governato da debosciati, ma anche un paese di esperti con
il ditino sempre alzato. Sull’acqua alta a Venezia e sul MOSE in questi
giorni ne ho sentite di tutte le specie. Questa mattina a prima pagina ha
telefonato anche un tizio che proponeva una soluzione alla quale probabilmente
nessun altro aveva pensato: sigillare le bocche di porto. Questo mi ha ricordato
un’alzata di genio di un tizio, circa una quarantina d’anni fa, in una
trasmissione televisiva molto seguita. Propose la soluzione definitiva per
sbarazzarci della nebbia in Valpadana: abbattere una parte delle Alpi
occidentali in modo che il flusso delle correnti d’aria impedisse il formarsi
della nebbia.
Dicevo
che ne ho sentite di tutti i colori, tranne una cosa (che molti veneziani d'antan invece sapevano). E non a caso non se ne parla. L’acqua alta a
Venezia c’è sempre stata, ma mai con la frequenza e i picchi registrati da una certa epoca ad oggi.
Indubbiamente subsidenza e eustatismo hanno un ruolo, così i pompaggi d'acqua per servire le industrie di Marghera, ma se vi entra l’acqua in
casa passando da sotto l’uscio, provate a scavare sotto l’uscio stesso un canale
molto profondo. È esattamente
quello che è accaduto con l’escavo del famigerato canale dei petroli (canale Malamocco-Marghera). Se indovinate quando è stato fatto l'escavo del canale vincerete un giro in vaporetto a Venezia. Perciò raccomando di leggere il
resto su Wikipedia. Da parte mia potrei aggiungere molto altro materiale,
attingendo dai miei ricordi personali, ma si tratta, come si suol dire, di … acqua
passata che non macina più.
Non macinerà, tuttavia credo che non siamo in pochi a vederla volentieri scorrere.
RispondiEliminaoltre che un simpatico generoso sei anche un inguaribile ottimista.
Eliminavenezia e come il pd: in via d'estinzione.
non c'è più una drogheria, una macelleria (una a cannaregio, e, se ricordo bene, una a castello), non c'è più nulla. il mercato ittico di rialto ridotto a poco, quello della frutta e delle erbe sia a rialto che cannaregio quasi del tutto in mano straniera (non è la stessa cosa, e chi parla di razzismo è un cretino), nemmeno più i bacari da tanto tempo esistono più (quelli che ci sono sono finti). i negozi sono in mano alla mafia russa, i bar e ristoranti sono in mano ai cinesi. insomma anche venezia segue le sorti delle altre città ma con tutte le aggravanti della sua peculiarità.
Gent. sig.ra ricordo le succulente cene di un ministro veneziano, ricordo anche che la laguna non avrebbe dovuto essere imbonita invece tutte le zone industriali di Marghera lo sono, nello stesso ricordo ci sono anche le valli da pesca che avrebbero dovute essere aperte ed invece sono chiuse. Questo cosa ha comportato? che la laguna è diventata più piccola.
RispondiEliminaUn caldo saluto
roberto b
Homo Sapiens? NOOOO. Homo Scemus!
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