La
Federal Reserve e la Bce, nonché altre banche centrali, mantengono i tassi di
interesse vicini allo zero (o anche negativi) e iniettano miliardi di dollari e di euro nei
mercati finanziari attraverso acquisti di obbligazioni, il cosiddetto quantitative easing. Le politiche delle
banche centrali mondiali e dei principali governi hanno come scopo quello di
proteggere e di aumentare la ricchezza dell’élite finanziaria. Il dominio delle
banche e della speculazione finanziaria su tutti gli aspetti della vita sociale
trova espressione politica nell'erosione dei diritti democratici: il capitale
finanziario opera per il dominio, non per la libertà.
La
tendenza verso il parassitismo finanziario, il monopolio, la dittatura, la
corruzione di tutti i tipi su vasta scala e la guerra non sono semplicemente il
risultato di politiche soggettive dei leader politici, bensì l'espressione
delle tendenze fondamentali del capitalismo, laddove i caratteri e le
contraddizioni fondamentali del capitalismo si esprimono nella loro forma più
nuda e cruda. Tant’è che c’è uno stretto legame tra il carattere criminale
dell'aristocrazia finanziaria e il carattere criminale della politica estera
delle grandi potenze.