Quale
maggiore dispetto ci poteva capitare di quello di dover contenere il
colesterolo (LDL) entro certi limiti a scanso di gravi e ancor mortali
conseguenze. E ciò, per chi è soggetto a ipercolesterolemia, preclude o limita
rigidamente il consumo di certe pietanze e soprattutto di condimenti. Devo dire
che per quanto mi riguarda rispondo al medico invariabilmente e con garbo:
m’impegnerò. Con questo scambio di cortesie siamo entrambi a posto per un anno
intero.
Sto
leggendo, nei ritagli di tempo in cui non sono alle prese con sociologie più
leggere, un ricettario di cucina, scritto, come recita il piatto di copertina,
da “un vero signore e un vero scrittore”, nonché, soggiungo, da un medico e
clinico come raramente se ne trovano al presente. L’autore, di cui ho letto
altre cose e perciò appongo qui un simile giudizio, appartiene al passato quasi
remoto essendo morto ottuagenario nel fatidico 1968. Un gastronomo educato,
come recita il titolo, le cui ricette e il cui gusto credo proprio non possano
incontrarsi con le mode culinarie odierne.
Non
cita l’olio extra-vergine e anzi abbonda il burro sfuso e non già in grammi
bensì a cucchiaiate, e poi il grasso d’oca caldissimo, salsa di bechamelle, e
quindi ostriche, tartufi e datteri di mare, e ancora fritti e dorature d’ogni genere, un campionario
di succulenti intingoli e deliziosi miscugli, fantastiche minestre che un tempo
si servivano nelle taverne di Porta Capuana così come alla Reggia di
Capodimonte. Con un simile breviario si raggiunge l’estasi e si guadagnano con
la sola lettura almeno trenta punti di lipidi vari.
*
Gli
italiani nella speciale classifica della longevità occupano il terzo posto, con
82,9 anni di vita, superati dal Giappone e Hong Kong. Il primato di
quest’ultima è attribuito alla pratica del Tai Chi, un’arte marziale non
combattiva che aiuta le persone anziane a rimanere attive e in buona salute. E
però ricavo dal World Economic Forum che
Hong Kong ha anche la più bassa mortalità infantile. Negli Usa l’aspettativa di
vita è di 76 anni per i maschi e 81 per le donne, ma credo che per i neri
poveri sia inferiore. Secondo The Lancet
gli italiani vivono in media di più grazie a una dieta migliore a base di
prodotti freschi e sani, che sono un lusso per il proletariato di altri paesi.
Sarebbe
interessante avere dati suddivisi anche per classi sociali, ma ora vado a fare
una lunga passeggiata, sempre per i motivi di cui sopra.
Due curiosità: la prima, il nome dell'autore del ricettario; la seconda, lunga quanto la passeggiata?
RispondiEliminacaro Luca, nel post ci sono tutti gli elementi per una rapida ricerca sull'identità dell'autore e del suo ricettario
Eliminadimenticavo: mi faccio non meno di 3-5 km al dì, non perché fa bene ma perché mi piace
EliminaTITOLO: Il gastronomo educato 1950
EliminaAUTORE: Denti di Pirajno Alberto (La Spezia, 1886 – Roma, 1968)
gentilissima, il colestorolo "cattivo" é stato inventato dall'industria farmaceutica, per cui fai benissimo a fottertene e mangiare come piace a te. sul colesterolo "cattivo", che può, e ripeto può, diventare cattivo solo quando arriva a valori da 280 in su, c'é tutta una letteratura di medici con le palle, purtroppo in tedesco. in questi libri i laudatori del colesterolo "basso" vengono normalmente definiti "mafia del colesterolo". quindi...
RispondiEliminafranco valdes piccolo proletario di provincia
La so, la so...
RispondiEliminacredevo, anzi di averla già scritta anche stamane, ma forse sognavo (erano le 5 di mattina). Alberto Denti di Pirajno? e l'altro, quello di cui un paio di anni fa si lamentava il plagio da parte di Freud, era Popper Lynkeus? Rinnovo a lei e all'Alterlucas i miei più affettuosi saluti
ALE
sono loro, ispettore Ginko. ciao
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