Dopo
la carne avanti con i formaggi, i quali agirebbero come una droga. Tutta colpa
della caseina che, durante la digestione, viene scissa, rilasciando una serie
di oppiacei, le caso-morfine. Perciò i pastori della transumanza “viaggiavano”
senza sosta.
Le
polemiche sui fattori di rischio alimentare sono una manna dal cielo non solo per i media.
Le
famigerate poliammine! Nei salumi e nei formaggi, ma anche nella frutta e
verdura: mandorle, banane, arance, grano, melanzane, broccoli, cavolfiori,
zucchine. Mah, vai a sapere come stanno realmente le cose. Di volta in volta,
siamo concentrati a discutere (con quali competenze, poi?) su un solo fattore
dietetico (o inquinante). E ciò apre le porte a pratiche alimentari spesso sulla
base di dati superficiali e pseudo-scientifici, favorendo quel grande
caravanserraglio merceologico del “salutismo”.
C’è
invece un elemento sicuramente non cancerogeno che si può coltivare ma che non
esiste in natura, perciò non si trova negli alimenti e diviene anzi sempre più
raro: il buonsenso. Aggiunto a colazione, pranzo, cena e a merenda il buonsenso ci aiuta a campare meglio, non dà problemi di stipsi e, senza essere la
panacea contro ogni “negatività”, può favorire migliori rapporti interpersonali
e perfino condominiali.
Il
buonsenso – poiché non costa nulla, non si vende e non si compra – sviluppa nei
soggetti una controindicazione letale per un’infinità d’interessi spesso
contrapposti ma che tutti insieme hanno un solo scopo: fotterci. Perciò è così
elevata l’opposizione allo sviluppo e diffusione del buonsenso.
Non
per nulla non c’è giornale o tv che ricordi che otto ore di lavoro in fabbrica,
a fronte poi di un’elevata disoccupazione, sono contrarie al buon senso. E
soprattutto non sono un toccasana per la salute, specie per gli addetti a certe
lavorazioni. Otto ore di lavoro hanno un’incidenza peggiorativa sulla qualità
della vita e sulla sua quantità almeno quanto le schifezze dell’industria
alimentare con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni.
Non
credo sia casuale che siamo divisi su tutto, concentrati sulle questioni della
salute personale, o su quelle dell’identità e cose consimili. Su tutto il
resto, sulle cose davvero importanti, decidono gli altri. Quasi mai usando buon
senso.
Perfettamente d'accordo.
RispondiElimina(Mi permetto di aggiungere, tra parentesi, un altro ingrediente, sicuramente meno raro e da usare con precauzione in certuni casi: il buon sesso.)
Why Most Published Research Findings Are False. Aggiungo: why are those, and not others, so widely published? La risposta però rischia di urtare sensibilità politico/ecologiche, quando passiamo, per esempio, al riscaldamento globale, o alla bufala degli anni '90, il buco nell'ozono. E' singolare come certe battaglie, chiaramente sponsorizzate da multinazionali interessate a prodotti sostitutivi, o semplicemente a sostituire il prodotto (eclatante il caso del freon CFC) diventino battaglie di progresso.
RispondiEliminaSe volete stare in salute vi consiglio di camminare ,senza ingerire cibi di qualunque natura altrimenti non vale,almeno per un'ora per es.a Milano o Roma respirando a pieni polmoni quella ottima miscela che insistiamo ancora a chiamare aria.Se vogliamo ottimizzare il tutto un buon bicchiere di acqua ,anche di bottiglia,per sprizzare salute da tutti i pori!
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