giovedì 29 ottobre 2015

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Oggi, sniffando un po’ in internet, è comparsa una frase, scritta una quindicina di giorni or sono da un noto blogger in risposta a un lettore: “mi limito a evitare l'attualità”. Evitare l'attualità è in gran parte l’impegno che si assume chi resiste a ciò che giudica troppo insulso e folle per doversene occupare. Anche perché a considerare e a scrivere di certe cose non si può essere morbidi, e vi sono controindicazioni a riguardo dell’asciutta franchezza con la quale sarebbe necessario definire gli stronzi di turno che s’identificano nel loro ruolo.

Si può rilevare in tale atteggiamento una punta di egotismo, ma va tenuto conto che lo scopo è nel voler scansare le miserie dei tarocchisti, il rifiuto di quella sgradevole umanità deficiente e del suo vocabolario. Contumaci fin quanto si può, tuttavia del presente siamo nostro malgrado testimoni. Per quanto mi riguarda, tramontata da decenni l’ipotesi di un assalto contro l’ordine del mondo, l’attualità mi piace trascriverla per contrasto con ciò che chiamiamo storia, di modo da stemperare l’irritazione e attenuare la noia per lo spettacolo offerto quotidianamente dai sullodati fondi di bidè.

In fin dei conti le marionette della nostra attualità sono così stupide e disgraziate che è inutile aggiungere altro di più ingiurioso in un’epoca che pretende di essere presa seriamente. Chi crede non si tratti di gente stupida ma anzi assai furba, ha torto nel cercare di aggiustare la questione scalciando ciò che è invece limpido. Guardino bene quel che è questa gentaglia decomposta: dalla loro parte non c’è niente, neanche uno straccio di progetto che non sia l’ideologia dei loro padroni, ossia calcolo ragionieristico dello zero virgola qualcosa.






2 commenti:

  1. La possibilità di evitare l'attualità è direttamente proporzionale alla quantità di soldi posseduti.Con i soldi si riesce ancora a comprare un po' di libertà
    Evitare l'attualità equivale a costruirsi un proprio mondo (di interessi, hobbies, etc.) in cui rifugiarsi dalle follie, stupidaggini e soprusi.
    Insomma contro il logorio della vita moderna.
    Diventa sempre più verosimile, a mio avviso, la teoria secondo cui l'umanoide è la risultante di modificazioni genetiche operate da extraterrestri che si sono divertiti, in qualche capatina sul nostro pianeta, a creare una razza di schiavi obbedienti e disciplinati ( Mauro Biglino .-> Il Dio alieno della Bibbia, Uno Editori, 2011).
    Che lavorano, scelgono una squadra per cui fare il tifo, un partito da votare, una religione per pregare, si sposano e fanno figli. E, in perenne competizione tra di loro per dimostrare chi ce l'ha più lungo, studiano tutta la vita come poter lavorare meglio e di più in modo da guadagnare più soldi da poter spendere.
    E, soprattutto, senza mai chiedersi che cazzo campano a fare.
    Basterebbe solo porsi la domanda per innescare qualche rivoluzione.
    Le risposte, talvolta, non sono neanche necessarie.
    "l’attualità mi piace trascriverla per contrasto con ciò che chiamiamo storia". So quanto ami la storia e non vorrei sembrare offensivo. Penso che .
    quella che chiamano storia sia solo un mantra, una nenia, una ninna nanna con cui far addormentare un bambino.
    La ritengo una triste cronologia delle lotte tra ricchi e poveri avente come esito la perenne vittoria dei padroni e l'eterna soccombenza degli schiavi.
    Una noiosa monotonia che non ha mai insegnato niente a nessuno. Purtroppo.

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  2. Per fortuna che questa monotonia,viene ,di quando in quando,interrotta da qualche immane catastrofe naturale,ma meglio ancora in questi ultimi lustri,da qualche generalizzato bel conflitto globale,con qualche bel milioni di morti.
    Anche se dopo,si affannano tutti a rimettere le cose come stavano prima,la storia insegna che non e'mai stato proprio cosi'.
    Attendiamo quindi fiduciosi,e pazienza se la cosa non accade nei pochi lustri a noi personalmente concessi dalle leggi della termodinamica.
    Caino

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