martedì 20 maggio 2014

Fatti, non invettive


Come si fa a non riconoscere che il Movimento di Grillo costituisce un’assoluta novità politica da molti decenni in qua? Così com’è altrettanto evidente che l’attuale compagine parlamentare dei vecchi partiti non ha più alcuna ragione per esistere se non quella di garantire la stabilità del sistema.

È dunque possibile mandare a casa l’attuale establishment politico? Possibile e necessario, si dice. Dunque basterà votare compatti perché la vecchia classe politica venga spazzata via e le cose cambino. È questo il ragionamento, logico e consequenziale, di chi voterà oggi alle europee e domani alle politiche.

C’è chi s’interroga sul segno politico del movimento grillista che di sé dice di non essere né di destra e nemmeno di sinistra, così grida dal palco il fondatore-leader.



E allora qual è il contenuto di questo movimento? Abbattere la casta e prendere misure imposte dalla necessità. La bancarotta è il diluvio e loro metteranno le pezze giuste per non fare affondare la barca.

Qual è la causa del fatto che il patrimonio dello Stato cade nelle mani dell’alta finanza? È l’indebitamento crescente dello Stato, ossia la permanente eccedenza delle spese sulle entrate, sproporzione che è nello stesso tempo la causa e l’effetto del sistema dei prestiti di Stato.

E che cosa propone Grillo? Di tagliare e razionalizzare la spesa dello Stato. E basterà tagliare e razionalizzare la spesa senza pesare sulle spalle delle classi più ricche? Non scherziamo. Qui sta il punto, il resto sono chiacchiere da bar. Perché le classi più benestanti dovrebbero sacrificare la propria ricchezza e il proprio benessere sull’altare della patria?

L’indebitamento dello Stato è una necessità, così com’è una necessità il dominio del commercio dei debiti dello Stato, il dominio dei creditori dello Stato, dei banchieri e degli squali di Borsa. Pure questo Grillo sa bene, solo che non ci ha mai spiegato come farà con loro.

Ci dice che assieme alla Spagna, alla Grecia, al Portogallo e pure alla Francia batterà i pugni sul tavolo. Bravo, batti i pugni. Ma ci vuole proprio fessi? Il grande business internazionale, la borghesia e perfino la piccola borghesia gli consentiranno di fare solo un po’ di baccano. Senza un rivolgimento radicale dello stato di cose presenti, le elezioni sono e restano espressione della sovranità popolare ma nel significato e nel contenuto voluti dal sistema borghese. Pure dell’anarchia, per paradosso, lo Stato borghese riuscirebbe a farne una sua autorità. La sua dittatura esiste proprio in forza della volontà popolare, e laddove questa dovesse mostrarsi instabile al punto da minacciare il suo dominio, allora si cambia registro.

Questi sono fatti, attualità e storia, non invettiva.





17 commenti:

  1. Fatti non saremo per viver come bruti...
    se, come te, analizzeremo bene questi “fatti”

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  2. Posto che il Movimento 5Stelle possa ottenere un notevole successo elettorale, bisognerà conoscere nel dettaglio quali possano essere, per esempio, i passi istituzionali per defenestrare il Presidente della Repubblica : Giorgio Napolitano.
    Nei vari blog si leggono da mesi vari pareri, più o meno autorevoli, circa la volontà e nel seguito l'eventuale possibilità di uscire dall'euro. Anche in questo caso è essenziale conoscere i precisi processi istituzionali nazionali ed europei per realizzare il passaggio ad altro (sembra che non sia così facile nè immediato - forse velleitario). Credo che in caso contrario, come avviene, ci troviamo nella solita aura di propaganda effervescente. Siccome nessuno ne capisce un tubo : pensieri e parole in libertà davanti al crodino.Trasversali.

    In effetti i vari pareri e commenti hanno l'aria di rappresentare l'agitarsi delle mosche nel bicchiere: chi deve resuscitare la lotta operaia,chi deve fare e quando la rivoluzione,colletti bianchi /operai senza tuta (ma non se ne era parlato già con 'iQuarantamila a Torino' qualche anno fa?), voto sì voto no, tanto pare che i risultati siano identici, ......

    In un blog altrettanto frequentato, mi sono segnato la chiusa di un commento : [..] non foss'altro per ricordare alle nostre genti che tutti, ormai, siamo solo una banda di schizzati bisognosi di forte terapia [...]

    Nell'attesa che ci spianino in maniera definitiva quel che rimane nel portafoglio, sarà opportuno esportare le idee cardine tra i lettori di repubblica e corrierone, in caso contrario o si fa la brutta copia del circolo Pickwick o del Congresso di Livorno in sedicesimo.

    Bonne nuit

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  3. Nei sette punti del programma x l'europa è chiarito come sarà gestito il debito pubblico, in che direzione dovranno andare gli investimenti.
    Nei comizi e nel blog è ripetuto che si recupereranno i soldi rubati, che si taglieranno le pensioni sopra i 5.000 euro, che si taglieranno le spese militari, che si ritireranno le truppe all'estero.
    Nessuno deve rimanere indietro non è uno slogan e con il reddito di cittadinanza e i finanziamenti alla piccola impresa si farà un primo passo.
    Sulle banche e sulle svendite del patrimonio statale e comune alle multinazionali, l'opposizione è netta e totale.
    Il concetto che non ci sarà più lavoro per tutti e che il lavoro è il ricatto più odioso dei nostri tempi, è ripetuto alla nausea. Che di conseguenza bisognerà reinventarsi e riprogrammare l'economia è ribadito in ogni occasione.
    Potrei continuare per molto, ma lascio a voi il piacere di informarvi.
    E scusate se è poco.
    Che poi grillo non basti è chiaro, ma perchè sabotarlo invece di entrare in questo processo aggiungendo contenuti contenuti?
    Paura che non mantenga le promesse e produca una reazione a destra?
    La paura non dovrebbe paralizzarci ma farci lavorare di più. Certo ce ne sarà molto bisogno, perchè la reazione è già al lavoro da molto, senza aspettare gli errori di grillo, che senz'altro non è perfetto. Ma senza di lui alba dorata sarebbe già qui.

    P. s. E sul comunismo conclude "è morto perché è stato applicato male, ma magari poteva essere una bella idea". Dal Fatto Quotidiano di oggi.

    E poi, come insegnava Marx, il processo è dialettico. E una volta ricavate le leggi naturali estraendole dalla realtà, e fatta astrazione dai particolari, bisogna riportarla nel processo reale e vedere le interazioni concrete anche con gli aspetti particolari. (non ho tempo per rivedere le fonti per riportare il concetto in maniera più precisa, ma il senso spero si comprenda)
    Quante controtendenze scopre così Max?
    E ci aspettiamo che il cambiamento epocale cui siamo di fronte sia lineare, e che non essendolo grillo sia da bastonare?
    Meglio farsi coraggio e sporcarsi le mani, le cose sono in movimento e sta anche a noi abbandonare le finestre.

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  4. Sono convinto anch'io che un cambiamento lineare e coerente arriverà solo nel lungo periodo. Quando saremo tutti nell'aldilà.
    Non mi pare un caso che Grillo- assieme a cose giuste come il no alla tav, all'expo, al voto contrario sul job act- ad esempio non parli di una misura riformista ma secondo me opportuna come la patrimoniale.
    Il punto è che il M5s questo sistema- il capitalismo- vuole riformarlo, vuole limarne gli eccessi per farlo funzionare meglio. E' alternativo a chi lo gestisce e lo amministra oggi ma non alle sue leggi.
    Per questo può essere la prossima carta su cui il sistema punterà.
    Per battere i pugni chi verrà eletto in Europa potrà anche batterli: ma per cosa? E con chi?

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    1. Sul capitalismo invece è chiarissimo: dice che è questo che ammazza etc. etc.etc. E che quindi non è riformabile.

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    2. Ps. E per la patrimoniale lui se la sta già facendo mettendoci del suo e non nascondendo la sua ricchezza.

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  5. Tra metterci del suo- che tra l'altro non si sa quanto è- e una tassa patrimoniale c'è una certa differenza, mentre non nascondere la sua ricchezza non c'entra proprio.... Che il capitalismo non è riformabile non lo ha mai detto esplicitamente: gli farebbe perdere voti ed è l'ultima cosa che vuole....

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    1. Mi spiace, ma dire che il comunismo era una bella idea applicata male e che i capitalismo invece non è applicato male, ma è questo che ammazza etc., etc., vuol dire proprio che non è riformabile.

      Quanti sia il suo patrimonio lo si può evincere dalla sua dichiarazione dei redditi.
      Il nascondere la propria ricchezza è il primo gradino per evitare patrimoniali, ed è proprio quanto ha fatto scientificamente la sinistra nell'ultimo ventennio fingendo di stare con i poveri. (Ah il vino delle tenute di d'alema -intestate credo ai figli- sorseggiato in barca a vela)

      Bisognerebbe inoltre avere la chiarezza mentale x accettare che a pochi fa schifo essere ricchi, e che lo sviluppo dei mezzi di produzione attuale consentirebbe un buon livello di ricchezza con poco lavoro. Essere comunisti vuol dire riconoscere e favorire il movimento reale che abolisce lo stato di necessità perpetuato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione, non condividere la povertà (come ha scritto Olympe parlando della rivoluzione russa: condividere le pulci)

      Sulla patrimoniale dimenticavo che ha ripetutamente proposto una serie di processi popolari su giornalisti, imprenditori e politici andando a recuperare i soldi rubati. Tra gli imprenditori i primi da cui recuperare parecchio, sono gli stracitati de benedetti, berlusca, tronchetti provera, per le banche la prima, ma non solo, mps.

      ...cazzo se andate avanti così mi fate diventare grillino :)

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  6. L’ipotesi escatologica è inevitabile. Prospettiva nel lunghissimo periodo generazionale, pensando poi che il comunismo presuppone un atteggiamento mentale e comportamentale che precede la trasformazione economica. La può favorire, ma non per costrizione. Vedranno.
    Comunque la gestione e l’amministrazione dei Sistemi oltre alle singole ipotesi progettuali non è un problema unicamente del capitalismo ‘deviato’. Storia docet. Il capitalismo gioca sulle parole, individualismo (Anarchia a parte)come sinonimo di individualità. Il resto alla prova. Per ora tutta filosofia. Vedranno.

    La Patrimoniale c’è già di fatto anche se subliminale, e visto che comunque il quadro economico di dibattito rimane quello attuale, chiederei in quale dei vari programmi appare la proposta di divisione tra banche di affari e banche commerciali (per primo consulterò il programma 5Stelle), quella di rendere esplicite le riserve di ‘derivati’ sia a livello di Amministrazioni locali ma soprattutto bancario (sarebbe opportuno mettere a punto meccanismi attraverso i quali ingenui funzionari – v. Milano - non si facessero sorprendere da solerti operatori del Mercato, ma soprattutto come intendano smaltirli; dei Titoli Pubblici ne ho già fatto cenno. Come prima base forse ce n’è a sufficienza per iniziare a battere i pugni – diciamo chiaccherare - con M.me Lagarde che è la signora che mi sembra più convincibile.
    In prima battuta ci siamo già trovati il perché e con chi.
    Se poi scopro chi blatera di marxismo mentre investe in Borsa……….

    Posto il successo del Movimento 5Stelle che si confronterà pesantemente con il Movimento degli Astesionisti, mi auguro un diniego da parte di Grillo per un’aperitivo informale nello Studio ovale a Washington D.C,senza parlare di aerei, of course.

    Il prof.Prodi è rientrato da un soggiorno in Cina e suppongo non per provare l’anatra laccata sul posto; è una mia convinzione che in cuor suo non abbia mai rinunciato alla Presidenza. Se quelli sono gli sponsor, e che sponsor (!) e il prof. ci riesce allora sì…..

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  7. Visto che si chiede dirò quel che so.
    Quello della divisione tra banche di affari e banche commerciali è stato un tema da grillo più volte ripetuto nei comizi registrati, sui derivati mi sembra che a livello locale (regionale e comunale) si siano segnalate e denunciate le presenze in bilanci di enti pubblici. Derivati nelle banche ne ho sentito parlare ripetutamente nei comizi in termini più macroeconomici di sproporzione mondiale tra pil e pezzi di carta, segnalando la bolla in fieri.
    Sugli usa l'ostilità verso le basi in italia, le multinazionali, il ttip, le guerre d'iraq, libia etc. è altrettanto reiterata.
    Prodi sta continuando a racimolare qualche soldo con la sua specialità: l'intermediazione sulla svendita del nostro patrimonio pubblico. In cuor suo, come per tutti i potenti, albergheranno sogni di rivincita, ma mi sembra che ormai nei 5s la sua attrattiva sia del tutto assente, e che l'attuale accelerazione politica lo faccia apparire come un ferro vecchio.

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  8. Grazie della risposta. Confesso di non aver seguito molto l'iter di Grillo se non per riassunti domestici.I problemi della speculazione internazionale e nazionale sono stati evidenziati e non da ora, forse quello che manca sono i dettagli effettivi per dare un inquadramento reale del tema. Una piccola curiosità su Intesa e Unicredit.
    Su Prodi - mr.Bank of China e Goldman Sachs -, avrei ancora qualche perplessità sugli esiti di rottamazione (v.Bazoli); per quanto riguarda i potenti il virus ,se per questo, contagia anche il presidente della bocciofila, senza dover riesumare per migliori conferme gli scheletri del 1917 e segg.

    Un breve inserto incoraggiante, fuori argomento, che però getta nuove prospettive sul 'Sol dell'avvenire, e la sua didattica internazionale :
    (Luciana Grosso)

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    1. Mah, ognuno si forma il suo giudizio, l'importante, come in ogni buona ricerca storica è andare alla fonte.
      Su unicredit e su profumo il giudizio di grillo è basato sui dati: uscito da unicredit, lasciandola con una perdita si 13 miliardi, con una buonauscita di 40 milioni di eu, è arrivato a mps, dove sono spariti 20 miliardi (una delle più grosse truffe nel numero pur infinito delle truffe italiane) e non ha aperto nessuna azione giudiziaria verso chi l'aveva preceduto. I dipendenti di unicredit, che erano stati costretti ad investire il loro tfr in azioni unicredit al prezzo di 5 euro se le sono ritrovate a circa 20 centesimi (prima delle varie ricapitalizzazioni). Distrutti come i piccoloi azionisti e le migliaia di dipendenti licenziati. Di più, ora mi sembra che, non ricordo se addirittura la maggioranza azionaria, è stata comprata dai banditi americani di blak rok.
      ciao

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  9. Cara Olympe,partendo dal vecchio detto anarchico: “se con il voto si potesse cambiare qualcosa, i padroni lo avrebbero abolito”, sai bene che fare i "duri e puri", gli Aventiniani chiusi nella turris eburnea, non rappresenta una via d'uscita,perciò il tuo accanimento nei confronti del M5s mi pare un pò sospetto. DOBBIAMO SCASSARE il SISTEMA!

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  10. Lo so bene che il mio punto di vista non è condiviso da molti e mi aliena lettori ormai da oltre un anno, e conosco le argomentazioni contrarie. ciò che non accetto è che si avanzino "sospetti" sui motivi di questo mio punto di vista, i quali sono tutti espliciti.

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  11. Ed è proprio l'esplicitazione reiterata ed insistente che pare un alibi per difendere il non voto.
    Quanto poi a chi si allontana è gente che non ama il confronto.
    Rispondo qui sul gas USA: fa parte dell'accerchiamento "democratico" per avviluppare l'Europa, e guidarla contro il Nemico Ritrovato, utilizzando la Nato.
    buona giornata.

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    1. quello che forse ti sfugge è proprio questo, ossia che il non voto è una posizione politica!

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    2. Non mi sgugge, ma la ritengo una scelta sterile!

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