martedì 22 ottobre 2013

Lo stesso uomo



Ognuno di noi immagini di essere un capo di stato o di governo presente al G-20, e di sapere, con certezza, che il proprio portatile, così come i propri sms e chiamate telefoniche, sia di carattere politico e pure quelle di natura privata, sono spiati in tempo reale da alcuni governi i cui massimi rappresentanti sono presenti allo stesso summit. È quanto è successo, per esempio, al G-20 del 2009.

Ad avvallare e autorizzare questo e altri tipi di spionaggio in stile Stasi è lo stesso uomo che autorizza il rapimento, l’imprigionamento e la tortura di persone legalmente innocenti e senza possibilità di difesa. È, ancora, lo stesso uomo che autorizza degli psicopatici a utilizzare droni per uccidere centinaia di persone innocenti tra cui donne e bambini (leggere a tale proposito articolo sul Corriere di oggi). È dunque lo stesso uomo – diventato indistinguibile dal suo predecessore – al quale è stato assegnato il Nobel per la pace.

Se il premio Nobel fosse una cosa seria (fece bene Sartre nel 1964 a rifiutarlo), quest’anno quello per la pace avrebbero dovuto assegnarlo senza indugio a Edward Snowden, poiché egli ha messo a conoscenza l’opinione pubblica mondiale di ciò che tutti i governi già sanno, ossia che gli Stati Uniti d’America sono uno stato di polizia, un pericolo per la pace e la sicurezza mondiale.



Gli Usa (e il governo inglese) monitorano e spiano centinaia di milioni di utenze telefoniche e di computer di tutti i paesi del Mondo. Si tratta di spionaggio di ogni tipo: politico, economico e industriale, scientifico, militare, di comuni cittadini. In Italia queste notizie non suscitano tanta sorpresa, essendo notoriamente una colonia degli Usa; ma altrove lo scandalo è enorme.

Nell’esempio francese, in trenta giorni, dal 10 dicembre 2012 al successivo 8 gennaio, sono state effettuate 70,3 milioni di registrazioni di dati telefonici dal servizio segreto NSA (National Security Agency). Tre milioni di dati al giorno con punte di quasi 7 milioni il 24 dicembre 2012 e il 7 gennaio 2013.

Il programma di spionaggio, per quanto riguarda la Francia, ha il codice US-985d. I codici usati dalla NSA per lo stesso tipo d’intercettazione in Germania sono US-987LA e US-987LB. La cosa non ci dice nulla, ma lo spionaggio interessa anche l'Austria, la Polonia, il Belgio, il Canada,  il Brasile, l'Australia, la Nuova Zelanda, ecc.. Secondo Der Spiegel si tratta di una «sorveglianza digitale quasi totale». Il tutto “autorizzato” dal Congresso e dal governo Usa.

Basta essere in possesso di un indirizzo IP o mail e senza autorizzazione di alcuna autorità giudiziaria con il software XKeyScore si può spiare chiunque, e, con l’utilizzo di uno strumento chiamato DNI presenter, «leggere i contenuti delle chat e dei messaggi privati su Facebook». Il tutto in tempo reale.

Secondo Der Spiegel, il software XKeyScore, viene utilizzato dal 2007 nella base del NSA che si trova a Griesheim, in Germania. L'agenzia d’intelligence tedesca BND ha assicurato che non aveva alcuna informazione sulla raccolta dei dati personali dei cittadini tedeschi in Germania da parte della NSA, e ha rifiutato di commentare l'uso di XKeyScore (*).

Per gli inglesi, il discorso è del tutto particolare: l’omologo inglese del NSA è il GCHQ. Creato dopo la prima guerra mondiale, è ora specializzato nell’intelligence elettronica, molto vicino al grande fratello americano, riceve da lui una sovvenzione annuale sostanziosa.

Der Spiegel ha anche riferito che gli agenti del GCHQ avevano formato i loro omologhi tedeschi sull’uso di software XKeyScore. Infine, i documenti forniti da Edward Snowden dimostrano che il GCHQ ha accesso ai dati raccolti dal programma PRISM dal giugno 2010.

PRISM è il primo programma di monitoraggio elettronico rivelato da The Guardian e da The Washington Post, nel giugno scorso. Si tratta di una serie di partnership concluse dalla NSA dal dicembre 2007 con i grandi network: Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, PalTalk, Youtube , Skype, AOL e Apple .

Secondo i documenti pubblicati da Edward Snowden, NSA e GCHQ hanno accesso diretto ai server , chiamati back door (porta posteriore ) in modo da poter utilizzare a loro discrezione i dati (messaggi, foto, e-mail, chat , ecc.), senza il coinvolgimento delle società. La NSA può teoricamente trasferire in massa sui propri server o negli archivi di Fort Meade tutti i dati delle utenze in tempo reale.

Il 12 giugno, il Guardian scrisse che Microsoft ha fornito alla NSA la sua chiave per decrittografare la sua linea di messaggistica Outlook, consentendogli così di eludere il sistema di protezione dei dati dei propri utenti. Microsoft avrebbe anche aiutato la NSA e l’FBI ad avere accesso ai suoi dati di servizio di archiviazione file SkyDrive, e facilitato l'intercettazione delle chiamate passate sulla piattaforma Skype.

Il 23 agosto, lo stesso quotidiano ha confermato l'esistenza di un programma NSA per rimborsare i costi sostenuti dalle aziende del settore per separare in modo più efficace i dati americani da quelli non americani. Per il Washington Post, che ha ottenuto il “bilancio nero” dell'intelligence americana, risultano significativi pagamenti alle società per incoraggiarle a lavorare al di là di ciò che la legge loro impone .

L’NSA ha risposto al Guardian sostenendo che l’attività dell’agenzia riguarda solamente «bersagli stranieri legittimi», che XKeyscore rientra nei programmi legalmente predisposti, essendo stato autorizzato dal FISA (Foreign Intelligence Surveillance Act), cioè da loro stessi!

Siamo abituati a considerare internet e gli altri sistemi di comunicazione come qualcosa di perso nell’etere, in definitiva d’immateriale. Almeno è questo che molto interessatamente taluni vorrebbero portarci a credere. E invece «la realtà fisica di Internet è ben distante dalla narrazione mitologica, quella per cui si vive in un mondo virtuale e ogni sorta di memoria è stoccata nelle nuvole».

Globalmente le connessioni a internet in banda larga su rete fissa sono circa 600 milioni, quindi oltre un miliardo di connessioni su rete mobile (dati Itu del 2011). Oltre il 90% del traffico intercontinentale, voce e dati, transita attraverso la rete di cavi in fibra ottica posati sui fondali marini, per poi diramarsi attraverso le grandi dorsali terrestri e i ripetitori cellulari. Oggi l’intera rete sottomarina raggiunge il milione di chilometri, quasi trenta volte la circonferenza della terra.

Insomma, chi controlla i cavi sottomarini per le comunicazioni, controlla il mondo, e, come rilevavo in un post del mese scorso, la prossima guerra si sta già combattendo, anche su questo fronte.


(*) A giudicare dai documenti pubblicati da The Guardian, XKeyScore assomiglia a un vero e proprio Google dello spionaggio, e secondo la slide di presentazione vanta la possibilità di registrare «quasi tutto ciò che un utente tipo fa su Internet». Nemmeno l’utilizzo di sistemi di cifratura delle comunicazioni (VPN, PGP) è sufficiente a sfuggire allo spionaggio dell’NSA.  Nel 2012, la capacità di raccogliere dati ha raggiunto i 41 miliardi nell’arco di 30 giorni. Talmente tanti dati da poter essere immagazzinati solo per 3-5 giorni, per quanto riguarda i contenuti, e 30 per i metadati. Perciò il sistema, che ha la capacità di effettuare delle intersezioni tra diversi database, ha la possibilità di cercare in modo retrospettivo informazioni su un individuo che precedentemente non era stato sottoposto a raccolta dati. Ha, sempre tra l’altro, la capacità di monitorare l’origine di un documento dopo che è passato per molte mani. XKeyscore funziona con l'aiuto di oltre 700 server in 150 località di tutto il mondo, "strutture degli Stati Uniti, di alleati militari e di altro tipo, nonché ambasciate e consolati Usa".


2 commenti:

  1. Quindi cara Olympe quello che ci facevano vedere nei film era vero! Ma la domanda, che butto li è questa: erano film denuncia o erano film che servivano ad abituarci all'idea, a farla sembrare una cosa naturale e da accettare pacificamente?

    Stefano

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    1. mai dimenticare che in quei film si combatte sempre il "male" e vince inesorabilmente il "bene"

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