Questo
sistema, largamente corrotto e mafioso in ogni sua componente politica,
economica e sociale, non ha più alcuna legittimazione popolare e non risponde
alla realtà storica. Se qualcuno pensa che questo sistema trovi legittimazione
nel voto, o mente oppure è un idiota. Questo regime non può più travestirsi da
democrazia; non fa il morto: lo è nonostante i chili di cerone con il quale le
sue maschere si presentano in pubblico, gente che manca troppo del senso della
qualità anche per quel ruolo.
Possono
sentirsi legittimati dei parlamentari cooptati dai padroni dei partiti e che ad
essi debbono l’elezione, gli stipendi e tutto quello che sono? Può dire il
parlamento di avere un ruolo d’indirizzo su materie quali l’economia, la difesa
o la politica estera? L’Italia è già commissariata, e sotto dettatura esegue i
“compiti a casa”. Le decisioni, quelle vere, sono prese altrove e poi solo
ratificate dal parlamento. Spesso non è più richiesta nemmeno la formalità, c’è
il “pilota automatico”.
La
storia non è avara di politici disonesti e classi dirigenti criminali, e
tuttavia ciò che sgomenta (o dovrebbe) è l’audacia e la scaltrezza nella
sottrazione (a loro insaputa!), l’ampiezza delle “esazioni” e le acrobazie
finanziarie, l’impunità e l’agiatezza sfrontata, l’arte della confusione e il
modo in cui abusano della legge.
Non
vogliamo bene a questa gentaglia, ma evidentemente non riteniamo di poterne
fare a meno se li andiamo a votare. Dice il solito tizio con la molletta al
naso e l’animo pecoresco: ma se non li votiamo cosa succede? E la classica
domanda dei servi che hanno bisogno di un padrone, uno qualsiasi, possibilmente
il meno peggio.
Non
esiste il meno peggio, c’è solo un cadavere in putrefazione. Come se
all’epoca dell’ancien regime di Luigi
XVI si fosse creduto di poter riformare quel sistema mantenendo il potere
all’aristocrazia parassitaria e al clero. La gioventù di questo paese, per il
40 per cento disoccupata, vede con i propri occhi ogni giorno solo furfanti e la
corruzione più clamorosa, non un solo esempio d’onore. Contaminata per sempre, non fa niente per cambiare. Twitta.
Solo un appunto. A me sembra che dall'ancien regime non sia cambiato molto, e il potere, l'aristocrazia parassitaria e il clero non l'abbiano mai mollato, probabilmente dall'impero romano in poi.
RispondiEliminaC'è stata solo una lieve metamorfosi dell'aristocrazia, è cambiata qualche testa per evidenti motivi di decapitazione, mentre il clero, a quanto pare, neanche la rivoluzione lo scalfisce. Le modalità di accesso non prevedono più il titolo nobiliare, obsoleto, ma sono in tutto e per tutto affini, e rimangono elitarie.
La democrazia, in realtà, non è mai esistita, e oggi meno che meno.
Un coma farmaceologico, con media e gadget infiniti.
RispondiEliminaUn coma richiesto a gran voce, perchè del mondo che attende al risveglio non si ha la mencheminima idea.
In fondo il futuro può sempre aspettare domani per arrivare...giorno dopo giorno.
Che differenza c'è tra un clochard alla stazione con il cartone di vino e le mandrie notturne con i phone e bud wiser? A ben guardare non così grande...
Hai voglia a pensare di navigare di conserva quando il tifone della storia arriva a sparigliare la flotta e ..."non c'è più campo".
Ciao, olive attaccate dalla mosca, mal di schiena da decespugliatore non stop, cinghiali e caprioli a buttare all'aria le fasce...eppure mi sento ...in pace. In effetti il futuro può aspettare fino a domani ...e anche oggi sono sopravvissuto e ho fatto un buon lavoro . gianni
olio compromesso?
EliminaTra un po' (tempo permettendo, adesso piove) dovremo decidere se iniziare la raccolta o lasciar perdere. Nel caso decidessimo di fare la raccolta dagli alberi meno attaccati, bisognerà poi controllare le analisi del grado di acidità e sentire il sapore alla prima frangitura e vedere se continuare.
EliminaOltretutto qui non c'è una grande carica, poche olive.Mi spiace perchè avevo in progetto di fare, oltre all'olio, molte olive in salamoia. Ma per la salamoia devono essere perfette.
Va beh, la cosa positiva è che stiamo recuperando tante fasce in cui gli ulivi erano stati sopraffatti dal bosco: rovi, vitalba,edera, bosso, salasapariglia (detta anche "stracciabraghe" per le sue spine ad uncino), erica, noccioli, alloro. Bastano due/tre anni in cui non ce la fai a pulire tutto, lasci indietro dei pezzi, e la natura lavora...
ciao,gianni
assai interessante. buon lavoro Gianni.
Eliminagrazie, anche a te. ciao
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