Nessuno crede che si possano risolvere le
disuguaglianze sociali con le elemosine, tranne i ricchi e, per altrettante
ovvie ragioni, i politici e i loro domestici. E solo gli sciocchi possono dar
retta ancora alla gentaglia che ci parla del superamento della crisi con le
misure ridicole di sostegno all’occupazione varate a Bruxelles e vantate dal circo
Barnum.
Possono dormire sonni tranquilli i grandi borghesi di
questo paese, poiché fino a quando si riusciranno a pagare stipendi pubblici e
pensioni, sia pure in vario modo decurtati (tranne le pensioni superiori ai
90mila euro e gli stipendi dei boiardi di Stato!), al massimo assisteremo a
qualche movimento di piazza (giammai in estate, ovviamente), ma a nessuna
rivolta sociale che possa destare serie preoccupazioni.
* * *
Questo sistema si trova di fronte a un vecchio problema
strutturale, quello della disoccupazione. In passato la disoccupazione era un
elemento assolutamente necessario al sistema, è lo è ancora ovviamente, ma esso
ha assunto oggi caratteristiche e dimensioni nuove.
Non è casuale, sia detto tra parentesi, che in una
situazione nella quale migliaia di aziende italiane sono costrette a chiudere e
altre a delocalizzare le proprie produzioni, il TG3 di questa sera offra come
seconda notizia l’incremento registrato nelle attività di agriturismo a
conduzione femminile!