Immagino
che la notizia del giorno, cioè di ieri, sia stata quella del vertice informale
a palazzo Chigi tra Letta e i leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti per
fare il punto sul così detto Pacchetto lavoro. Se ne riparlerà a luglio di “rilanciare
l'occupazione giovanile e battere la recessione”. Proprio così: battere la
crisi. Tra i temi che verranno affrontati – fanno sapere – le politiche dei
redditi, l'abbassamento delle tasse sul lavoro, la lotta all'evasione e
pensioni. Tutta roba nuova, inedita. Non si capisce poi perché tanta fretta.
In
agenda, spiegano i sindacati, anche l'impegno dell'esecutivo a “giungere
rapidamente alla definizione del tema esodati”. Anche in tal caso, perché tanta
fretta? E se nel frattempo cadesse il governo? Non cambierebbe nulla lo stesso.
Una
bolla speculativa gigantesca sovrasta il pianeta, il sistema finanziario
globale è come un tossico nella fase terminale, con tremore chiede la sua dose
quotidiana di liquidità. Un enorme giro di fiches false, ecco su cosa regge
ancora il capitalismo. Ed è stato appunto su questo convincimento che la
ministra per le pari opportunità ha tratto le conseguenze e ha pensato bene di
rassegnare le proprie dimissioni.
Ah,
dimenticavo: a rattristare la giornata è giunta infine la notizia della morte
di Colombo. Ex premier e ultimo membro della Costituente ancora in vita.
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