Avete presente la situazione degli “esodati”, ossia
persone poste in pensione in base a una legge dello Stato e poi per effetto di
una successiva legge lasciati senza pensione e senza lavoro? Pare siano ancora
oltre centomila in questa situazione.
Ricordate anche la norma che, a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31
dicembre 2014, assoggettava ad un contributo di perequazione i trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie,
i cui importi complessivamente superino 90.000 euro lordi annui (5 per cento
della parte eccedente l’importo fino a 150.000 euro, 10 per cento per la parte
eccedente 150.000 euro e 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro)?
Ebbene la norma coinvolgeva in gran parte dei casi alti
burocrati, giornalisti, e soprattutto magistrati in pensione, i quali hanno
fatto diversi ricorsi alle varie corti dei conti regionali. Chiamati a decidere
sulla delicata materia, i loro colleghi delle corti dei conti, hanno sollevato
la questione di legittimità costituzionale del provvedimento impugnato.
Riporto un passo significativo dell’ordinanza della
corte dei conti Campania:
Il contributo in
questione sarebbe stato adottato, poi, in violazione del principio di
uguaglianza in relazione alla capacità contributiva, perché imposto nei
confronti dei soli magistrati in pensione, categoria «colpita in misura
maggiore rispetto ai titolari di altri redditi e, più specificamente, di
redditi da lavoro dipendente» …
Gli atti di questi ricorsi sono quindi approdati dalle
corti dei conti regionali alla corte costituzionale, la quale si è pronunciata
nel merito il 3 giugno scorso. Il tutto con una tempistica tedesca.
Ebbene, quel prelievo, la norma del governo che lo
prevedeva, è stata giudicata costituzionalmente illegittima. Ai poveri pensionati
va dunque restituito il maltolto, compresi gli arretrati e gli interessi
maturati. E non vi dico chi pagherà le assai onerose spese di giudizio.
Questo il rilievo che alla notizia ha dato il maggiore organo d'informazione economica.
burocrati magistrati e generali sono sempre stati il bastone del capitale.
RispondiEliminaAdesso vengono sostenuti acriticamente dal PD.
Gli amici dei miei amici .......
che scandalo lo Stato!
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