Quando si dice il mestiere del giornalista! Ne conosco uno che l’ha scelto perché così può svegliarsi tardi la mattina. Ne conosco un altro che lo fa come per missione. Ne conosco che lo fanno per ripiego, e sono i più onesti. Poi c’è il più onesto di tutti, quello che ieri sera ha parlato per ore di “delitti & misteri”. Ma non in riferimento a Berlusconi.
Il referendum, inutile che ce la menino, così come le amministrative (dove vincono i candidati outsider), dimostrano che i partiti sono finiti. Sì, rappresentano ancora qualcosa per quelli che ci marciano, ma per tutti gli altri sono, quando va bene, un bluff. Che però dura e durerà ancora finché non verranno messe le carte in tavola. È utile che la girino, ma quando verranno al pettine le questioni vere, i famosi 40miliardi che Bersani va agitando da un canale televisivo all’altro, insomma il rientro dal debito (o almeno dagli interessi sul debito) e quindi il rispetto del patto di Bruxelles, allora sì che il disinnamoramento darà veri e succosi frutti. Perché a pagare saremo ancora e sempre noi. Tremonti cerca di far melina per non trovarsi su un marciapiede e s’inventa quanto già aveva per anni ricamato sulle famose 3 aliquote irpef e 5 raggruppamenti d'imposte. Riduzione delle tasse insomma, ma non per chi ha il fuoristrada, dice Tremonti. Ci vogliono prendere per il culo, eccome che ci prendono per il culo. Ma come fanno Tremonti e Bersani, con quale faccia, a raccontare queste cose dopo aver fatto passare lo scudo fiscale?
Dice il grande economista: «abbiamo tre tipologie di crisi: quella economica, quella geopolitica e quella scientifica». E quella misogena. Scommettiamo che per l’autunno ci sarà l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne?
«Credo siano giuste tre aliquote Irpef, le più basse possibili, perché la base imponibile deve essere la più larga, senza i regimi di favore, e le aliquote le più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l'evasione fiscale». Sapete quali sono i “regimi di favore”? La “no tax area”, i primi 8mila euro d’imponibile (7,5mila per i pensionati), importanti soprattutto per i redditi medio bassi.
Per il resto ci penserà l’“adeguato” livello di flessibilità fiscale e di autonomia di entrata delle amministrazioni locali quando entrerà a regime il federalismo.
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