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Frattini: fine della missione in 3/4 settimane. Il ministro degli Esteri: è un'ipotesi realistica, ma c'è anche chi è più ottimista e parla invece di pochi giorni (6 maggio).
Diciottobrumaio: “non è verosimile che una coalizione di fantasmi riesca a combinare qualcosa di buono in Libia” (7 maggio).
Frattini: «fondamentale la cessazione umanitaria delle azioni armate per consentire aiuti immediati». Un immediato blocco delle ostilità, ha sottolineato il titolare della Farnesina «che consentirebbe di evitare quello che il Consiglio nazionale transitorio teme: la consolidazione della spartizione in due della Libia (oggi).
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Trentamila truppe in più contro il «cancro di al Qaida», ma con la promessa che il “tutti a casa” incomincerà nel luglio 2011: nell’accademia militare di West Point, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato la nuova strategia in Afghanistan e Pakistan, affermando che i massicci rinforzi sono «nell’interesse nazionale dell’America» (dicembre 2009).
Sulla cifra finale i dubbi sono ormai pochi: secondo indicazioni concordanti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncerà domani sera in diretta tv dalla Casa Bianca alle 20.00 (le 02.00 italiane di giovedì) il ritiro di circa 30mila militari Usa dall'Afghanistan entro il 2012, ovviamente se la situazione sul terreno lo permetterà (luglio 2011).
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Il ministro dell'Ambiente si sfoga poi il 15 novembre 2010 con Bisignani: a proposito del premier dice che «Deve essere intelligente e purtroppo non lo è».
Per farla ministro ci voleva uno così.
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