Gli scioperi in Francia continuano sebbene siano in calo le adesioni. C’è malcontento diffuso, ma siamo ben lontani da un movimento ampio di rivolta. La legge sulle pensioni è passata e la protesta è stata in larga parte ben gestita dai sindacati così come dalle truppe mandate del governo a sgombrare il blocco delle raffinerie. Il tradimento sindacale è stato tanto palese che alcuni operai intervistati da Le Monde hanno detto: "Non c'era nessun reale volontà di lottare da parte dei dirigenti sindacali”. Un altro ha detto che il sindacato “ha permesso all'azione sindacale di procedere, ma senza un convinto sostengono". Insomma, gli operai stanno comprendendo di avere il nemico in casa.
Le burocrazie sindacali, ieri come oggi, servono solo al padronato per garantirsi legalmente e far passare accordi sempre più al ribasso. La confusione in cui sono piombati i salariati, alimentata ad arte dai professionisti dell’ideologia, fa in modo che essi, in maggioranza, non riescano a cogliersi per ciò che effettivamente sono e rappresentano. È stato fatto loro credere che le classi sociali non esistono più se non nei gruppi di status, negli insiemi professionali, negli individui. E siccome le classi non esistono più, anche la lotta di classe sarebbe diventata un retaggio obsoleto di epoche passate.
«Si chiamano classi quei grandi gruppi di persone che si differenziano per il posto che occupano nel sistema storicamente determinato della produzione sociale, per i loro rapporti (perlopiù fissati e sanzionati da leggi) con i mezzi di produzione, per la loro funzione nell’organizzazione sociale del lavoro, e quindi, per il modo e la misura in cui godono della parte di ricchezza sociale di cui dispongono. Le classi sono gruppi di persone, dei quali l’uno può appropriarsi il lavoro dell’altro, a seconda del differente posto da esso occupato in un determinato sistema di economia sociale».
Perché l’appropriazione della ricchezza prodotta dai salariati possa continuare, la borghesia si serve anche della burocrazia sindacale, cioè di una categoria sociale, che come i preti, è una vera casta, e come in questa vi sono, salvo rare eccezioni, produttori e spacciatori di oppio al servizio dell’aristocrazia del denaro.
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