Eh sì, qualcosa si muove. Alla brutale violenza padronale e dei relativi servi, tesa a colpire l'unico reddito di sostentamento dei salariati e a inasprire ulteriormente le condizioni di sfruttamento, gli operai rispondono con il lancio di uova fresche e gridando qualche prosaico slogan. Ma per saperlo bisogna leggere il giornale della Condfindustria. Fatto paradossale e significativo data la massiva presenza di virtuosi e coraggiosi papagalli nelle redazioni mediatiche.
Questa mattina, al termine di una manifestazione organizzata a Livorno dalla Fiom, si è registrato un lancio di uova e sassi, oltre a insulti e cori, contro le sedi livornesi della Cisl e di Confindustria. Il raid è avvenuto per protestare contro l'accordo separato sottoscritto da Federmeccanica con Cisl e Uil.
Siamo di fronte, si lagna l’uomo forte di Confindustria, cioè la Marcegaglia, «a un meccanismo per cui è fondamentale che si dica con chiarezza che questi atteggiamenti non fanno parte della cultura delle parti sociali di questo Paese».
Invece gli accordi separati, le disdette dei contratti in corso, tutto questo fa parte della cultura dei padroni, dei loro servi e dei ripetitori prezzolati.
Ma già il giorno prima, a Bergamo:
Oggi davanti alla sede della Cisl di Treviglio, in provincia di Bergamo alcuni militanti della Fiom di Bergamo hanno manifestato il proprio disappunto contro le politiche -nei fatti - antisindacali di quel sindacato, lanciando uova e altri oggetti e gridando insulti contro l'organizzazione sindacale ed i suoi militanti.
In attesa di tempi migliori, è già qualcosa.
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