SCRIVE il quotidiano la Repubblica:
«Uova e vernice rossa contro la Cisl. Al Casilino "tutto uno scherzo".
"In un paese di buffoni, uno scherzo svela molte verità. E di certo stanotte non vi abbiamo fatto alcun blitz di comunicazione". E' la rivendicazione sui generis di "Generazione Precaria", che smentisce l'attacco con uova e vernice rossa stamani a una sede della Cisl alla periferia di Roma. Le foto diffuse ritraevano un portone imbrattato indicato come "ufficio periferico della Cisl". Ma la sede non esiste».
[…]
Tra le foto pubblicate sul social network anche quella che ritraeva la scritta: "La Generazione P. cerca casa" con la quale il movimento ha detto di voler "ricordare a tutta la classe dirigente, a partire dai dirigenti sindacali, che anziché gridare allo scandalo per ogni manifestazione di dissenso e indignazione in questo paese dovrebbe invece interessarsi dei problemi che viviamo tutti i giorni, a partire da quello di una intera generazione strangolata dalla precarietà ed impossibilitata ad esaudire il più normale dei bisogni e delle aspirazioni, quello di avere una casa propria". Sul muro dall'altro lato della strada è stata invece fatta l'ironica scritta "polpette al potere".
"Non abbiamo nulla da nascondere - proseguiva il messaggio di rivendicazione del gesto - e siamo disposti ad affrontare la temibile multa del sindaco Alemanno per i writers e gli imbrattatori, e sorrideremo ai soliti che ci definiranno 'pericolosi antagonisti', 'terroristi o persino 'squadristi'".
"Sono gesti autoritari e antidemocratici", ha commentato subito dopo Susanna Camusso, vice segretario generale della Cgil. "Colpire la sede di un sindacato - ha spiegato la leader sindacale a margine di un convegno dell'Auser in corso a Venezia - significa colpire milioni di lavoratori, non rispettare la scelta libera e democratica di lavoratori che hanno scelto di iscriversi a un sindacato".
* * *
Ah, la Susanna, prossimo segretario generale della CGIL. Figlia della buona borghesia milanese, con un padre direttore editoriale della Mondadori e un’abitazione confortevole nel quartiere centrale di Porta Romana, studia archeologia all’Università Statale, ma non si laurea. Nel 1984, quando il governo Craxi spacca il sindacato con il decreto di San Valentino sul congelamento degli scatti della scala mobile, Camusso è schieratissima contro la maggioranza anti-craxiana della Cgil. Mentre l’unità sindacale si sfarina, e scompare la Flm, il sindacato unitario dei metalmeccanici, lei continua la sua carriera nella Fiom-Cgil (Il Fatto quotidiano).
«[…] l'affiliazione socialista le risparmia qualunque fascinazione, ancora presente in parte della FIOM di matrice comunista, verso unidea di sindacato come palestra per allenare i lavoratori alla lotta di classe» (Il Sole 24ore). Sempre sul quotidiano della Confindustria si legge: «ha un forte legame con i cattolici di Cisl e Acli» e «Entrata da pochi anni in segreteria nazionale della Fiom, nel 1996 le viene tolta, da Claudio Sabattini, la responsabilità dell'auto, a causa di un accordo integrativo con Fiat sul lavoro notturno, giudicato troppo penalizzante per le donne». Il giornale della Marcegaglia completa il ritratto della Camusso: «Fra relazioni nuove e vecchie, ora la Camusso può contare su un ventaglio che va da Pierluigi Bersani, Rosy Bindi e Enrico Letta a Giulio Tremonti, Gianni Letta e Maurizio Sacconi. E, poi, una vigilanza discreta per migliorare la sua immagine pubblica: sono iniziate a circolare foto di lei che va in barca in Liguria».
«[…] l'affiliazione socialista le risparmia qualunque fascinazione, ancora presente in parte della FIOM di matrice comunista, verso unidea di sindacato come palestra per allenare i lavoratori alla lotta di classe» (Il Sole 24ore). Sempre sul quotidiano della Confindustria si legge: «ha un forte legame con i cattolici di Cisl e Acli» e «Entrata da pochi anni in segreteria nazionale della Fiom, nel 1996 le viene tolta, da Claudio Sabattini, la responsabilità dell'auto, a causa di un accordo integrativo con Fiat sul lavoro notturno, giudicato troppo penalizzante per le donne». Il giornale della Marcegaglia completa il ritratto della Camusso: «Fra relazioni nuove e vecchie, ora la Camusso può contare su un ventaglio che va da Pierluigi Bersani, Rosy Bindi e Enrico Letta a Giulio Tremonti, Gianni Letta e Maurizio Sacconi. E, poi, una vigilanza discreta per migliorare la sua immagine pubblica: sono iniziate a circolare foto di lei che va in barca in Liguria».
Che tradotto significa che la Camusso è stata socialista, fino all’inabissamento del PSI e alla fuga di Craxi ad Hammamet, ha concluso accordi penalizzanti sul lavoro notturno per le donne, ma i liberali buoni come Cofferati ed Epifani l'hanno portata a far carriera fino ai vertici del sindacato. Nel suo DNA è iscritta la "disponibilità al dialogo e al compromesso", cioè la naturale propensione a subordinare gli interessi degli operai a quelli dei loro padroni.
Per l'art. del Sole 24 ore che la riguarda:
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-09-08/successione-epifani-esame-difficile-232024.shtml?uuid=AYhif6NC
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