sabato 7 maggio 2022

Un’arma di enorme influenza

 

«I giovani? Sono perlopiù pieni di talento. Si tratta di una malattia venerea».

Quanto vale la libertà di espressione? Per Elon Musk, boss di Tesla e SpaceX, considerato l’uomo più ricco del mondo, vale esattamente 44 miliardi di dollari. In realtà la libertà di espressione per miliardi di persone non vale nulla, è stata requisita dai padroni del mondo. Ne abbiamo dimostrazioni in ogni momento: possiamo dire quasi tutto ciò che vogliamo, ma i meccanismi del potere e del controllo sono e restano saldamente in mano a un’oligarchia dinamica incentrata sulle grandi ricchezze.

Cito la libertà di espressione semplicemente perché l’ha evocata Musk, il quale ha dichiarato che l’unico scopo della favolosa acquisizione di Twitter sarebbe – udite, udite – l’attaccamento viscerale alla “libertà di espressione”. Per lui “La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza cittadina digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità”.

Commovente quando la mettono così, viene voglia di fare una colletta per sostenerlo. Siamo seri, Elon Musk non ha bisogno di acquistare Twitter per dire qualcosa. Negli affari la filosofia è come la réclame. Se la banca Morgan Stanley ha accettato di prestargli 21 miliardi di dollari, non è sicuramente per amore della libertà di espressione né per i suoi begli occhi da sognatore frenetico.

Prima di essere un personaggio bizzarro, un miliardario che giura sull’uomo “potenziato” e l’intelligenza artificiale, che punta a colonizzare Marte e battezza i suoi figli con i nomi di robot o extraterrestri new age, Musk è un uomo d’affari che produce anche cose concrete – auto elettriche e satelliti – e con successo.

Perché acquistare per una cifra spropositata un social network che, in termini di profitti, non pesa molto, rispetto al cinese TikTok o al colosso Facebook? Twitter ha solo 217 milioni di utenti attivi giornalieri, rispetto ai quasi 2 miliardi di Facebook. Però un quarto degli account è detenuto da giornalisti e l’83% di politici ed economisti mondiali si diverte a prenderci per il culo usando l’uccello azzurro.

Lo possiamo vedere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, non c’è notizia e non c’è politica senza Twitter. Un tweet di 280 caratteri può generare più ronzio e commenti di qualsiasi sondaggio o apparizione tv. Donald Trump ha governato per quattro anni con Twitter. È stato solo dopo il suo sostegno all’attacco al Campidoglio che al presidente degli Stati Uniti (!!) è stato tolto il gioco. Con il nuovo proprietario, che sostiene l’assoluta libertà di espressione, potrebbe tornare a cinguettare.

Il commissario per il mercato interno dell’UE, Thierry Breton, ha capito benissimo le intenzioni di Musk. Ha affermato che il social network americano dovrà rispettare il Digital Services Act dell’UE, tenendo a freno il potere della big tech. «Che si tratti di molestie online, vendita di prodotti contraffatti, pedopornografia o appelli per atti di terrorismo, Twitter dovrà adattarsi alle nostre normative europee che non esistono negli Stati Uniti».

Il commissario europeo precisa: «Che si tratti di auto o social media, qualsiasi azienda operante in Europa deve rispettare le nostre regole, indipendentemente dalla loro partecipazione. Mr. Musk lo sa bene, conosce le norme europee sull’automotive e si adatterà rapidamente anche alla legge sui servizi digitali».

Musk lo sa, ma ha intenzione di fregarsene, per quanto possibile. Non si tratta di molestie o vendita di prodotti contraffatti. Ha già annunciato che ritirerà Twitter dalla borsa degli Stati Uniti, così non sarà più sotto l’occhio della Security and Exchange Commission (l’autorità che regolamenta i mercati statunitensi), e potrà sfuggire a qualsiasi regolamentazione. Anche la legge, per quanto flessibilissima, del mercato gli dà fastidio.

Dietro la megalomania ingannevolmente fantasiosa di Elon Musk si nasconde dell’altro. Nell’attesa di vivere tremila anni e conquistare l’Universo, Musk vuole, molto più prosaicamente, poter plasmare le opinioni a suo piacimento, destreggiarsi tra algoritmi senza ostacoli, manipolare i mercati finanziari, come ha già fatto, appunto, su Twitter. Si è comprato un’arma di enorme influenza, uno strumento puramente politico al di fuori di ogni regolamentazione e al riparo da ogni controllo, a parte il proprio. Per questo ha investito quasi un quinto della sua fortuna. E questa è la prova che non sta scherzando.

4 commenti:

  1. Ho qualche dubbio. Noi siamo abituati a considerare i ricchi come quelli che fanno investimenti per guadagnare soldi, e poi spendono i soldi per divertirsi. Può darsi che, una volta tanto, esista qualcuno che fa un investimento per divertirsi.
    Faccio presente che Twitter, e in genere i social networks e la tecnologia dell'informazione, sono già in mano a un'oligarchia di super-ricchi. Quindi, come ipotesi minimale, l'acquisizione di Twitter configura una zuffa all'interno di una élite ristretta. Ora, questa ristretta consorteria fa già le cose che tu descrivi come intenzioni di Musk. Quindi, nell'ipotesi più prudenziale, non cambierebbe niente. Ma c'è un'altra ipotesi, che non mi sento a priori di scartare: che lui sia un filantropo.

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  2. Qualsiasi potere necessita prima o poi di un'investitura religiosa, e oggi la religiosità è non solo nel tabernacolo TV (oggi letteralmente militarizzato, ma era un disegno americano reazionario targato P2) ma anche nel controllo di spazi d'aggregazione, i dati personali sono il nuovo petrolio e quindi controllo ancora più stringente rispetto al mezzo televisivo (visto lo scandalo di Cambridge Analytica), lo studio dei dati è sistematico e sempre più automatizzato con l'autoapprendimento

    Le 'primavere arabe' vengono spesso chiamate 'primavere di Twitter', social funzionali al rovesciamento dei regimi, pretesto per un'invasione armata come quella francese nella vicina Libia. Nonostante i bambini morti non c'era il cinema di oggi: quindi è importante possedere e controllare il cinema. Anche se questo è in perdita, e spesso lo è: De Benedetti non si è fatto certamente scrupoli ad usare l'Espresso e poi rivenderlo agli Elkann, molti si sono forse illusi di aver trovato il capitalista di sinistra, o il liberale perfetto. E molte iniziative anti-qualcosa sono partite proprio dalle piattaforme di De Benedetti, monopolizzava quindi una certa area d'influenza

    Nonostante il possesso di questo cinema emozionale e violento non hanno però cambiato la contrarietà del popolo italiano all'invio di armi. Oggi però siamo oltre: la semplice diffusione a reti unificate fornisce il pretesto per annullare la democrazia e trasformarla in uno Stato tecnico militare d'emergenza, e ovviamente reazionario.

    Tornando a Twitter si è poi scoperto che esistono società regolarmente registrate in paesi come Pakistan che di lavoro vendono pacchetti di account Twitter, account zombie, a migliaia. Quindi è stato estremamente facile falsare i dati e costruire una realtà virtuale.

    su Musk credo che a parte paypal, un intermediario, e la Tesla un'estremizzazione del marketing Apple (ma per ricchi progressisti senza cervello: il calcolo di quella che viene definita tecnicam. 'impronta ambientale' non riguarda solo l'emissione di gas, ma anche lo smaltimento della batteria che inquina l'ambiente forse più del petrolio! Gli incentivi "ambientali" non sono giustificati: è marketing! una truffa finanziaria)

    con SpaceX si tratta di un grosso appalto pubblico (e anche molto delicato per l'alto potere di ricatto pubblico, non è l'appalto per le bibite), a finanziare è lo Stato. Tra l'altro molti scienziati e astronauti erano contrari al nuovo metodo di Musk poco orientato agli studi teorici: far scoppiare un razzo dopo l'altro (a decine) fino a trovare quello buono.
    Ma in previsione della guerra con la Russia avevano già pianificato lo spostamento della base internazionale
    (Possiamo solo immaginare lo stato d'animo di Samantha dopo lo sfratto dalla base internazionale russa verso il regno di Musk LAND. Il viaggio di ritorno è ancora più rischioso)
    Non c'è dramma senza farsa: come si evince dai filmati agiografici i dipendenti di SpaceX sono tutti, nessuno escluso, superstiziosi.. ognuno ha un simulacro (dal pupazzetto al fondo della scarpa) per difendersi dalla sfiga spaziale: la nuova scienza di Musk... Il nuovo paradigma

    MB

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  3. "Facciamo colpi di stato dove ci pare. Fatevene una ragione."
    (Elon Musk)

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    1. "Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli''
      (Umberto ECO)

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