venerdì 10 febbraio 2023

Nausea a ondate

 

Un “tumore al cervello” diventa un “tumore alla mente”. “Insufficienza renale” equivale a “delusione renale”. “Cloud computing” è simile a “realizzazione della nebbia”. “Big data” in “Informazioni colossali”. Il “cancro al seno” diventa “pericolo al seno”, laddove “seno” è un termine comune ma assente dalla letteratura medica odierna. Non si tratta di errori di traduzione.

Articoli fasulli stupidamente generati da metodi algoritmici, plagio di frammenti di articoli già pubblicati cambiando qualche parola qua e là, come pigri scolaretti che copiano interi brani da Wikipedia. Pare sia questa, tutto sommato, la famosa intelligenza artificiale, che si trasforma essa stessa in “Coscienza contraffatta” quando si mette a scrivere articoli scientifici usando termini ed espressioni che uno scienziato o uno specialista non userebbe mai.

Le macchine, quasi vive, quasi intelligenti. Eravamo stanchi di essere un’eccezione. Dimentichiamo che queste macchine, create da idioti pronti a giurare sulla Bibbia, ripetono bugie e pregiudizi di ogni tipo assimilati dai loro padroni. Perciò sarebbe un errore addossare la “colpa” alle macchine.

Questo per quanto riguarda le riviste scientifiche, dove i grandi gruppi editoriali si trovano in una situazione di quasi oligopolio, se non di monopolio, e i ricercatori dipendono totalmente da loro. Che cosa succede sugli altri media, sui quotidiani e riviste di largo consumo, piene di debiti ma fiore all’occhiello dei più noti “imprenditori”? Sarà per questo motivo che un pallone bianco gigantesco diventa assertivamente “un pallone spia”? Ci siamo già dimenticati di Echelon, la rete di spionaggio globale? Di Edward Snowden, del PRISM, Tempora e programmi di sorveglianza Internet?

Questo, sia chiaro, non giustificherebbe lo spionaggio cinese laddove fosse provato che quel pallone in sorvolo sugli Stati Uniti non fosse uno strumento di rilevazione meteorologica. Dopo il recupero dei resti del pallone abbattuto nell’oceano Atlantico, senza dubbio avremo le prove che effettivamente i cinesi, musi gialli ridicoli, avevano appontato quel gigantesco coso per motivi di spionaggio militare.

Questo pallone, con un raggio stimato di 1737 chilometri, vola a un’altitudine di circa 384.400 chilometri, ha detto un portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti: “A quanto pare la Cina pensava che in questo modo le sue attività di spionaggio sarebbero passate inosservate”.

Lo spionaggio è sempre esistito, da molto tempo prima che inventassimo la crittografia e l’alfabeto stesso. Non è questo il punto. Ciò che riguarda il modo in cui è stata trattata la vicenda del “pallone spia”, è sovrapponibile alle armi di distruzione di massa di Saddam (Colin Powell con la fialetta di polverina bianca all’ONU), l’impiego di armi chimiche di Assad e qualsiasi altra “notizia” utile agli interessi di Washington. Guerre devastanti, società distrutte e milioni (milioni) di esseri umani uccisi, decine di milioni di profughi. Per non andare più indietro negli anni, poiché tutta la storia degli Stati Uniti, da colonia a impero, è segnata dalla menzogna.

L’America e i suoi servi ci infliggono nausea a ondate, commenta un amico. Proviamo disprezzo? Certamente; ma non basta.

Il Sole 24ore. Oltre il ridicolo.

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