martedì 14 febbraio 2023

Meno dell’uno per cento

 

Il cosiddetto Green Deal europeo è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Che cazzo è la “neutralità climatica”? In sostanza fare a meno delle fonti fossili per produrre energia. Sulla carta un intento molto buono, perché serve a rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei. In pratica si rischia una catastrofe economica.

Quando si legge di rendere più sostenibili e meno dannoso per l’ambiente lo stile di vita dei cittadini europei non ci si riferisce a di tutti i cittadini indistintamente, perché ci sono anche quelli con uno stile di vita e dunque di consumi e di scialo che i comuni mortali possono solo sognare. Figuriamoci i poveracci.

Il mio vicino di casa abita in un villino, un altro lo possiede al mare e un cottage (lo chiama così) a Sappada, due SUV e due moto per i propri figlioli, secondo voi ha lo stesso stile di vita di chi come me vive in un sarcofago? Un altro vicino possiede in un porticciolo sul litorale veneto una “barca” di 14 metri che consuma in un’ora quanto io di riscaldamento a gennaio. La mia è invidia? Non credo, basta che non rompano i coglioni con “più Europa”.

Si tratta di quella UE che ora vuole che le abitazioni siano adeguatamente ristrutturate per portarle infine a classe “d”. Sono d’accordo, e ho anche fatto una ricognizione delle somme necessarie nel mio personalissimo caso. Risultato: ci trasferiamo alle Canarie che è più conveniente.

Mi chiedo, inoltre, perché un abitante di Palermo, di Reggio Calabria, di Cagliari, per non dire di Catania o di Lampedusa, dovrebbero spendere decine di migliaia di euro di lavori di adeguamento quando per scaldarsi d’inverno, se proprio necessario, è sufficiente che metta a bollire una pentola sul fuoco.

Sono io che non capisco, ovviamente. Leggo sul Sole 24 ore un articolo dal titolo L’infinita rivoluzione imposta alle case:

«Grande enfasi viene data all’uso energetico degli edifici perché, in base ad alcune ipotesi, contano per il 40% del totale dei consumi. Tuttavia, se si considera solo la parte residenziale, e non il pubblico e il commerciale, si scende al 30% e, a loro interno, i fossili non superano il 12%, perché già ora si usa molta legna, seconda fonte dopo il gas, ed elettricità, non per riscaldamento. La rivoluzione serve per affrontare il problema delle crescenti emissioni di CO2, ma siccome quelle delle abitazioni sono intorno al 12% del totale UE e quelle totali dell’UE sono pari al 7% del totale mondiale, il settore conta per meno dell’uno per cento nel mondo».

La mia ignoranza in materia (non è falsa modestia) non mi permette di dire se questi dati siano esatti oppure falsi, manipolati o altro. Se sono anche approssimativamente realistici, ciò mi mette a posto con la mia coscienza: non sono corresponsabile della morte degli orsi bianchi. A scrivili, questi dati, sul giornale di Confindustria, è l’ing. Davide Tabarelli, il presidente e fondatore di NE-Nomisma Energia, il quale ha l’ardire di aggiungere:

«Ancora una volta facciamo i primi della classe mentre negli Stati Uniti l’energia costa un terzo e hanno emissioni pro capite di gran lunga le più alte al mondo. Ora Biden, con l’Inflation Reduction Act, vuole recuperare terreno e giustifica azioni protezionistiche. La crisi del 2022 avrebbe obbligato l’Europa a raddrizzare le sue politiche, invece, accentua lo sbilanciamento sull’ambiente a scapito dei costi per le sue famiglie e le sue imprese. Di sicuro, farà poco per risolvere il problema del cambiamento climatico».

5 commenti:

  1. https://www.money.it/case-green-direttiva-ue-3mila-euro-bolletta-gas-superbonus

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  2. L'idea di fondo sarebbe creare una catena industriale green, fabbriche che non producono tondini d'acciaio ma pannelli solari. A parte che se si analizza tutta la filiera si scopre che i pannelli solari non sono tanto green, poi comunque i tondini si dovrà comprarli altrove, dagli USA evidentemente. Mi sembra il classico caso delle brioches al posto del pane.
    Pietro

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  3. Voglio fare una volta il qualunquista:
    In quanti anni di riscaldamento della casa energeticamente "meno efficiente" si emette tanta CO2 quanta ne ha emessa il jet che ha portato la signora Von der Leyen a Davos?

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  4. Come al solito siamo sommersi dalle chiacchiere al vento, che poi tanto al vento non sono. Anzi sono funzionali ad una strategia precisa, e noi europei,che siamo servi di quelli la, pronti a decretare e poi a fare. Allegria

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  5. Bravissima. Per quanto ne so, i dati sono buoni e gli orsi bianchi stanno benone (Susan Crockford insegna) mentre stanno un po' peggio le foche quando li incontrano. Il prode Pecoraro Scanio difende con vigore queste iniziative allucinanti del parlamento ue (minuscolo intenzionale). Io foca, lui orso polare. L'Europa mi sembra in pieno suicidio assistito e non siamo soltanto servi, ma anche grandi coglioni dominati da burocrati esaltati.
    Grazie,
    Morvan.

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