Non più 700 mila, non più dopo pasqua, come annunciato in precedenza, ma dalla terza settimana di aprile. Io faccio il tifo perché ciò avvenga, ma non so se basta ... .
I governi tedesco e italiano hanno ventilato l’ipotesi di agire per proprio conto per approvvigionarsi dei vaccini anti-Covid necessari e dunque in spregio al coordinamento europeo che, dopo 12 settimane di campagna vaccinale, si è rivelato fallimentare.
È fatta passare così la tesi che la responsabilità dei ritardi nella consegna dei vaccini sia imputabile esclusivamente ai gruppi farmaceutici che li producono, ovvero al mancato rispetto dei famosi contratti (chi li ha visti?).
Non è esattamente così, poiché si ravvisa palesemente una responsabilità oggettiva sia dei proconsoli della borghesia europei e sia dei pretoriani nazionali per quanto riguarda questa criminale faccenda.
Responsabilità oggettiva perché si tratta di ritardi evitabili, in quanto si doveva provvedere per tempo ad una diversa organizzazione produttiva dei farmaci, in modo da non trovarsi alla mercé delle case farmaceutiche, delle loro limitate potenzialità produttive e succubi dei loro esclusivi interessi.
Conseguentemente una omissione criminale perché ogni giorno muoiono migliaia di persone nella sola Europa anche a causa di tali evitabili ritardi nella produzione e distribuzione dei vaccini anti-Covid.
Per com’è stata impostata e lasciata andare tutta la faccenda, i vaccini non potevano rivelarsi che una merce uguale a tutte le altre, ossia soggetta alle stesse leggi che riguardano il modus operandi del sistema capitalistico.
Pertanto si evince anche una responsabilità morale in capo ai suddetti proconsoli e pretoriani per ciò che è avvenuto, perché succubi di un’ideologia mercatistica che produce continuamente enormi danni.
Responsabilità morale per le migliaia di morti aggiuntivi causati dai ritardi nella produzione e distribuzione dei vaccini anti-Covid che va condivisa tra tutti coloro che sostengono le stesse posizioni ideologiche in tema di economia di mercato.
Responsabilità ancor maggiore e sotto ogni profilo per quei teppisti che intossicano l’opinione pubblica sostenendo la bontà di questo sistema economico, favorendo con ciò gli interessi di una ristrettissima minoranza di grandi orchi dell’economia a danno della stragrande maggioranza della popolazione mondiale.
Ben detto! GS
RispondiEliminaTuttavia, vedo paesi con uguale sistema economico i cui cittadini vengono vaccinati con grande rapidità.
RispondiEliminaappunto, perché i vaccini sono una merce e quei governi ne sono consapevoli ed agiscono di conseguenze, senza le nostre ipocrisie, acapparandosi i vaccini.
EliminaI VACCINI NON SONO LA SOLUZIONE FINALE
RispondiEliminaIn Italia 4,8 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino, mentre solo 2 milioni hanno fatto il richiamo. In Inghilterra, Stati Uniti e Israele le vaccinazioni procedono veloci, mentre il Brasile è nel caos e ha registrato 2841 morti per Covid-19 in un solo giorno. I vaccini non sono comunque la soluzione finale, lo dice anche il documento redatto dal gruppo di lavoro Iss, Ministero della Salute, Aifa e Inail ("Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19"):
"La vaccinazione anti-COVID-19 è efficace nella prevenzione della malattia sintomatica, ma la protezione non raggiunge mai il 100%. Inoltre, non è ancora noto se le persone vaccinate possano comunque acquisire l'infezione da SARS-CoV-2 ed eventualmente trasmetterla ad altri soggetti."
Ogni azienda deposita un brevetto per il proprio vaccino anti-Covid-19, nel mondo ce ne sono già decine, e nessuna pensa di collaborare con le altre. Il fiume di capitali che gira attorno a questi farmaci ammonta a circa 150 miliardi di dollari ed è facile supporre che i colpi bassi per battere la concorrenza in questo succulento business non manchino. Badando esclusivamente all'interesse economico, la borghesia ha come priorità quella di non fermare la produzione di plusvalore, non certo di tutelare la specie. Abbiamo letto un comunicato di un infermiere e delegato della CGIL che descrive la situazione in cui versa l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo:
"Non pensavo di riparlare dopo un anno sostanzialmente degli stessi problemi. Aumentano giornalmente i ricoveri per variante covid, l'età media dei ricoverati si è abbassata e colpisce anche giovani con nessuna comorbilità, molte unità operative sono state riconvertite in settori covid, l'ospedale è investito in pieno dalla 3a ondata, riduzione di sale operatorie, di attività ambulatoriale, riduzione di ricoveri, reparti che vengono spostati e accorpati ad altri, di nuovo bloccate ferie e congedi al personale sanitario ormai stufo di questa situazione ma nonostante tutto sempre in prima linea nella cura dei pazienti."
Se a marzo del 2020, data l'impreparazione generale, qualcuno poteva anche giustificare tutta una serie di errori commessi (eppure le direttive dell'OMS erano chiare), ritrovarsi dopo un anno in questa situazione la dice lunga e dimostra come la borghesia sia una classe che va allo sbaraglio, trascinandosi dietro il resto della società. Questo modo di produzione, nonostante i mezzi tecnici e scientifici a disposizione, proprio non riesce a realizzare piani globali d'intervento, i quali invece servirebbero, soprattutto durante una pandemia. Si continua perciò a rincorrere gli eventi invece di anticiparli.
https://www.quinternalab.org/teleriunioni/2021/marzo-2021/708-caoslandia?fbclid=IwAR0Lkp0G31JMLQc3bNUEHrFKM6ttr94UUPWR7-78NoSqALmZ_dG4XiTtpmw
che te ne fai del vaccino quando puoi fare lock.down?
RispondiEliminascherzi a parte, davvero brutta gestione da parte della EU;
mi verrebbe da dire : come al solito