giovedì 25 marzo 2021

Un aumento sostanziale del finanziamento comune

 

«Di chi fidarsi?», si chiede Arnaldo Benini, neurochirurgo e neurologo all’Università di Zurigo in un articolo sul Domenicale del 21 scorso. «I passi falsi non si fanno solo in medicina. La fisica teorica persiste nel negare l’esistenza del tempo ... ». Di chi fidarsi, appunto, «del fisico che analizza la realtà solo con equazioni» ?

Eh, quando le scrivo io ‘ste cosette ... . Prosegue Benini: «Negli ultimi decenni i lavori scientifici falsi, per errori comprensibili, ma anche, e di frequente, per negligenza e frodi di “junk science” sono stati fino l’80% di quelli inviati alle riviste specializzate, che li hanno rifiutati».

Solo due osservazioni: non solo negli “ultimi decenni”, ma da molto più tempo, quanta scienza spazzatura è sfuggita alle maglie della verifica ed è stata pubblicata e avvalorata con riconoscimenti prestigiosi? E dunque quanta nuova teologia “che analizza la realtà solo con equazioni” è stata accolta per buona e costituisce le fondamenta teoriche della “scienza” corrente con ricadute sulla vita di tutti?

Il fattore tempo. Milioni di anni fa, nel momento della caduta di un grande asteroide, una manciata di secondi ha deciso la sorte di questo pianeta e quella evolutiva delle specie animali, compresa quella che ha condotto fino a noi. Poco prima o poco dopo, l’esito dell’impatto sarebbe stato diverso.

Pochi attimi o poche ore decidono per la vita o la morte; pochi giorni o mesi per la vittoria o la sconfitta, il trionfo o la catastrofe. Considerazioni banali, ma che riguardano una realtà che tendiamo a mettere in sottordine.

L’importanza e condizione decisiva del fattore tempo nelle nostre vite siamo chiamati individualmente e collettivamente ad apprezzare come forse mai era accaduto alle nostre generazioni.

La pandemia ha seriamente accelerato il processo di degrado dello Stato e della società, della vita in comune, mostrando che il potere mantiene solo il nome e la protervia di potere. Balbettante e impotente di fronte alla catastrofe economica, sociale e umana che ci attanaglia.

L’unica cosa riuscita benissimo è stata la manipolazione della paura, laddove gli esperti che esponevano ipotesi più allarmanti degli altri, prendevano in ostaggio le autorità pubbliche facendo leva sulla paura dei cittadini.

Una deriva autoritaria punteggiata d’inefficienze e palesi assurdità, poiché si potrebbe anche dimostrare in modo persuasivo che c’è il 100% di mortalità nelle persone decedute! Fin da subito si è puntato sulla gestione della paura e non su una gestione dei rischi effettivi.

Un esempio, per ultimo, è dato dalla campagna vaccinale, laddove si sono favoriti cani e porci trascurando il target più esposto alle conseguenze gravi dell’infezione, con conseguenti nuovi positivi gravi, ricoveri e più morti.

Il fattore tempo è impossibile da dominare, ma si può gestire al meglio. Agendo per tempo e con decisa volontà. Notiamo riscontro in tal senso? Certamente!

I ministri degli esteri della NATO si sono incontrati per due giorni di colloqui a Bruxelles, che si sono conclusi ieri. Hanno discusso di un’iniziativa NATO 2030 per prepararsi alla guerra con Russia e Cina, ossia destinare “un aumento sostanziale del finanziamento comune per sostenere l’Alleanza”. Altro che vaccini, cure e sostegni col contagocce.


2 commenti:

  1. La gestione capitalista della società a differenza dell'intelligenza (anche artificiale) non impara dagli errori!!
    :-) GS

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  2. Fortunatamente per noi e per l'Europa intera la Germania non si dimostra vassalla degli USA.

    (ANSA) - BERLINO, 25 MAR - "Con gli Usa abbiamo valori di base comuni, questo è indiscutibile", ma in Europa "abbiamo anche i nostri interessi". Lo ha detto Angela Merkel alla stampa, a Berlino, dopo il Consiglio europeo, rispondendo a una domanda sulle esternazioni di Joe Biden sulla Cina.

    "La questione con la Cina è come tenere insieme valori e interessi", ha aggiunto. Per la cancelliera, "deve esserci per questo una politica europea sulla Cina". "Con gli Usa ci sono molte cose in comune, ma non c'è un'identità di vedute", ha concluso. (ANSA).

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