Gli italiani sono sempre stati incapaci di una rivoluzione sia borghese e sia popolare. Molte rivolte frumentarie, assalti ai forni, ma per il resto la moltitudine ha sempre dimostrato uno stato d’inerzia, d’indifferenza e uno spirito pubblico scadente. Le ultime due rivolte, degne di nota, furono quelle di Reggio Calabria del 1970 e di Bologna nel 1977. Fenomeni locali, senza progetto e prospettiva.
Pertanto, sulla base delle esperienze passate, il governo ha poco da temere seriamente. E tuttavia ha già anticipato che prorogherà lo stato d’emergenza nazionale, per via del virus. È il “modello Italia”, senza filtro e per esportazione, ma che nessuno realmente s’è pigliato. Al resto pensano i media, ricamando fantasie sulle mascherine di Bolsonaro e Trump.
Segnalo, nell’eventualità fosse sfuggito, un post dell’ottima Vitalba Azzollini a riguardo della proroga dello stato d’emergenza. Che serve “per qualsiasi altra situazione reputata di grave allarme, di tipo sociale, economico o altro, con discrezionalità e senza trasparenza”. Un “alibi per travolgere alcuni paletti a garanzia dello stato di diritto”, affidando al governo “poteri che incidono sulla vita delle persone senza limite alcuno”, come scrive con prosa assai moderata Vitalba Azzollini.
Sintetizzo il resto dell’articolo: 1) la Costituzione è solo un pezzo di carta; 2) il Parlamento, salvo estenuanti dibattiti su mere bagatelle, per il resto è nullo.
Io non ho mai creduto fino in fondo nelle virtù della separazione dei poteri. Adesso però, virtù o non virtù, semplicemente non esiste. Esiste una classe (preferisci casta? e casta sia) burocratica di non eletti che ingloba esecutivo e giudiziario, mentre l’unico organo elettivo è evirato (emasculated è termine migliore) dalla mancata selezione. In quest’ultimo senso, penso che Casaleggio (Gianroberto) sia avvicinabile ai grandi del pensiero politico: Platone, Aristotele, Locke, Montesquieu, Cencelli.
RispondiEliminafosse solo la mancata selezione. ogni idea di cambiamento è morta, un relativo benessere a fatto il resto. dopo qualche decennio il risultato è questo e non abbiamo ancora toccato il fondo.
EliminaCasaleggio avvicinabile ai grandi del pensiero politico, Platone, Aristotele, Locke? allora Grillo è avvicinabile a Machiavelli?
Al massimo Juan de Mariana
Eliminaallora avevo capito bene, ma sai, non conoscendoci di persona ...
EliminaForse la ripida discesa da Montesquieu a Cencelli poteva essere un primo indizio
Eliminac'era già il baratro tra Casaleggio e Aristotele, ma sai, in codesti tempi ...
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