L’erba infestante qui nella foto, riconoscibilissima, sarà capitato a molti di estirparla dal proprio giardino o da altri terreni. Invece la portulaca (Portulaca oleracea, P. sativa, della famiglia delle Portulacaceae) possiede molte e straordinarie virtù, tanto che si è affermata come un rimedio universale fin dalle epoche più antiche.
Steli reclinati, striscianti, da 20 a 50 cm di lunghezza, ramificati, carnosi, rossastri quando maturi, con rami opposti, con foglie succose e ovali, lucenti nella parte superiore, produce (fine maggio) piccoli fiori con 5 petali gialli. Cresce nei campi e anche ai margini dei sentieri, ha tanti nomi comuni quanti sono i campanili. La portulaca ha il vantaggio di crescere spontaneamente tutto l’anno nei luoghi in cui c’è un clima più caldo, non ha bisogno di frequenti innaffiature ed è quindi di facile coltivazione. Le piante ricrescono dopo il taglio.
Secondo Ippocrate, con quest’erba si trattava emottisi, calcoli alla vescica ed emorroidi. I musulmani la consideravano come una “verdura benedetta”, ovviamente dal giorno in cui il Profeta fu guarito da una ferita a un piede. Il botanico farmacologo e medico arabo-andaluso Ibn al-Baytar la dichiara sovrana contro il diabete. Apollonio di Tiana, che conduceva una vita ascetica e vegetariana, consumava quest’erba per scacciare i sogni erotici! Pertanto, se in seguito a Versailles la chiamarono “insalata salutare”, non fu propriamente per motivi di sollazzo erotico.
Fu introdotta in Europa nell’VIII secolo dagli arabi, accuratamente descritta da Alberto Magno nel XIII secolo, poi nel 1536 menzionata per la prima volta come pianta coltivata da Jean de La Ruelle. La sua cultura fu presente in Inghilterra dal 1582.
Come alimento è molto nota in Asia, Africa e Sudamerica, si sta riscoprendo in Europa. Pare fosse uno dei cibi preferiti di Gandhi e anche di Henry David Thoreau quando viveva a Walden Pond, dunque prima che il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti la classificasse come un’erbaccia nociva (salutari invece carne e gamberi agli ormoni!).
È riconosciuta per le sue proprietà disintossicanti e come fonte di antiossidanti, ossia omega 3 e omega 6: acido alfa linolenico (ALA) e acido gamma-linolenico (LNA), quindi vitamina C, B ed E, calcio (65 mg / 100 g), magnesio (68mg / 100g) e potassio (494 mg / 100 g).
Gli steli e le foglie più giovani in insalata presentano un leggero sapore agrodolce, croccante e succoso. In cucina si può seguire i metodi usati per i fagiolini, si accompagna con uova in camicia, stufati e carne grigliata condita, con una vinaigrette di senape, o con un po’ di aglio, così come prescrive Desiderius Erasmus in un suo celebre commentarius. Può essere cotta a vapore e passata nel burro, come gli spinaci, usata in una zuppa o con una frittata.
Consumata in quantità può essere un po’ lassativa.
La portulaca grandiflora Hook è coltivata come pianta ornamentale.
Cara Olympe,
RispondiEliminasembra che tu stia preparando gli italioti a diete vegetariane e carnivore a basso costo.
Personalmente sto combattendo nell'orto una battaglia senza speranza contro il Virus.
No, non contro il Covid 19, ma quello della pianta del tabacco, il primo ad essere riconosciuto come tale,più piccolo dei batteri mi pare alla fine dell'800.
Il maledetto colpisce ormai le foglie di molti ortaggi anche la canapa,ma non è di quest'ultima pianta il mio problema , ovviamente.
Non colpisce però il cetriolo che come ben sai,oltre ad avere note proprietà depurative e diuretiche,si presta a molti altri usi come sostituto del noto "ombrello" di Francesco Tullio Altan.
caino
Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni
EliminaMa sto leggendo il blog diciottobrumaio, quello che parla di Marx, plusvalore, saggio del profitto, ecc.? 😁
RispondiEliminaComunque ho preso nota delle virtù della portulaca, grazie.
in tempi di magra ci occupiamo di tutto
Eliminai bordighisti invece sono in attesa della faglia di sant'andrea, del vesuvio, degli asteroidi
non ci credi? leggi:
https://www.quinternalab.org/teleriunioni/2020/luglio-2020/671-catastrofi-a-tutti-i-livelli
Giro al mio amico fitopreparatore, che ne sarà contentissimo. Saluti GS
RispondiEliminagrazie, ciao
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