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Il
10 giugno 1940, Mussolini non ebbe il tempo di finire la frase con la quale
annunciava l’entrata in guerra dell’Italia che nella piazza esplose un
prolungato boato di giubilo. Mussolini perse il suo bluff, ma a farne le spese
non furono solo i fascisti.
Rilevo
che il Genio ducesco mutò l’ordinamento dei reggimenti dell’esercito italiano, i quali
da ternari passarono a binari, cioè furono costituiti non più da tre ma da due
battaglioni. In tal modo le divisioni da 40 divennero 60.
In
quell’anno, una manciata di brigate britanniche accerchiarono e sconfissero
numerose divisioni italiane in Libia. Vennero in soccorso i tedeschi.
Nell’autunno
del 1940, l’Italia attaccò inopinatamente la Grecia. Fu un disastro. Anche in
quel caso, nel 1941, intervennero in soccorso delle truppe italiane quelle tedesche, le
quali in tal modo e per fortuna ritardarono l’operazione “Barbarossa”.
Qualcuno
dopo il conflitto ebbe a scrivere che non mancò il coraggio, ma la fortuna.
*
Per
venire all’oggi, è incredibile come milioni di persone adulte non riescano a
farsi capaci di fatti molto semplici, cioè che i debiti vanno onorati e che tanto
maggiore è l’entità dei debiti tanto più stretta è la dipendenza dai propri
creditori.
L’on.
Matteo Salvini oggi ha dichiarato testualmente: Paolo Savona ci serviva come
ministro dell’economia poiché avremmo chiesto di cambiare i trattati in modo da
ottenere le risorse necessarie per le riforme del nostro programma (quando
scrivevo che l’assenza delle coperture non era casuale …).
Cambiare
i trattati non è cosa di breve momento, e non basta la volontà di un singolo
paese o di un gruppo di paesi europei. Ecco allora che viene in chiaro il ruolo
di Paolo Savona e la sua teorizzazione del famigerato piano “B”, con il quale si
prevede l’uscita dall’euro, da attuare con la massima segretezza, nottetempo, a
banche chiuse … .
È
la stessa furbata delle divisioni di Mussolini e di altri bluff consimili.
Il deserto libico è terribile, specie quando non si è ben equipaggiati. Da un carrarmato tedesco in avaria gocciolava un po' d'acqua. I soldati italiani, assetati e sfiniti da una lunga marcia, si fecero avanti con le borracce, arrivarono dei tedeschi col mitra spianato, abbaiarono qualche divieto e spararono. Non so quanti italiani morirono in quella stupidissima circostanza, sicuramente più di uno. Dio ne scampi dall'aiuto dei tedeschi.
RispondiEliminavedo che lei ha colto perfettamente il senso del post, dunque inutile che glielo spieghi
EliminaTutto come da copione
RispondiEliminail peggio deve venire
Eliminanon è ancora chiaro a cosa punta 'sta gente? purtroppo sì
Perdonami, puoi dirmi la fonte della dichiarazione di Salvini?
RispondiEliminaun'intervista volante trasmessa ieri sera
Eliminal'Europa deve prendere atto che l'Italia, per quanto ricca, non è Europa.
RispondiEliminaC'è il caos a cielo aperto e tutti continuano a farsi gli affari propri; lo stato di decomposizione è avanzatissimo e senza una legge sui conflitti d'interesse non si riescono nemmeno più a distinguere le istituzioni formali da quelle informali...
La maschera democratica italiana si sta sciogliendo in faccia per le esalazioni che vengono dal basso, che vengono da lontano, da una tradizione molto scura.
Oltre l'ipocrisia non c'è politica possibile, qui.
Ma più si fa come se fosse una democrazia e più mostri escono.
L'unico governo possibile è quello "neutrale", cioè nullo. E lo sapevamo fin da subito che finiva così, ma aspetta che ci mettiamo un altro po', dai.
I nostri baluardi contro i populisti (populisti senza popolo peraltro) poi vai a vedere e non hanno nulla di europeo: la maggior parte non lavora, fra 10 anni sarà morta e vuole garantire sui titoli di stato per i prossimi decenni dopo aver piantato un chiodo da paura. Per "senso di responsabilità" verso i figli (i propri, se proprio). Questo è il panorama finanziario.
Perfino i mercati non ci credono più, dopo aver visto uno come Renzi (figlio), il rinnovatore, uscito dal partito che si voleva più democratico...
Emergono tutte le contraddizioni, oscene, della società italiana.
Forse a Bruxelles sperano di non dover fare niente, ma qui è ancora come prima: in 30 anni di Ue, zero riforme, stesse famiglie, il papa e ciao.
Un asteroide non basterà. Ciao a tutti.
RispondiEliminaForse ricorda anche lei negli anni '90 i capannelli di gente di fronte ai monitor nelle vetrine delle banche. Sembrava che tutti fossero diventati analisti finanziari espertissimi.
RispondiEliminaOggi si ritiene che si possa dire ai creditori che no i debiti non li paghiamo e la bella vita ci piace assai.
Prenderemo uno spigolo in fronte niente male e qualcuno rispolvererà il nazismo per la sua gloria personale.
Alessandro
bastano questi qui
EliminaFermi tutti sulla crisi.
RispondiEliminaIl bacia ampolle pomiglianese da Napoli dice che
è pronto a "collaborare con il presidente della Repubblica per risolvere la crisi”. E lo stato di accusa verso il presidente? Ma è stato tutto uno scherzo, d'altra parte il suo riferimento è un comico guru.
La politica italiana come spettacolo, commedia, farsa o quello che volete forse non ha paragoni sull'intero pianeta, di questo dobbiamo essere orgogliosi :-)
Comunque tutti attenti, che magari domani abbiamo un altro giro di valzer
Saluti,
Carlo.
non c'è più vergogna
Eliminada notare gli enormi volumi di capitale che vendono lo sfascio italiano, contro cui nulla può l' intervento dalla BCE in acquisto di btp a scadenza breve -le scadenze più a rischio
RispondiEliminail meglio deve venire
Elimina"...tanto maggiore è l’entità dei debiti tanto più stretta è la dipendenza dai propri creditori"...dovrebbe essere così ma non è sempre vero.
RispondiEliminaTanto più grande diventa il debito tanto più cresce l'ansia e la preoccupazione dei creditori. E il fallimento diventa un incubo più per chi ha investito il proprio danaro che per chi lo ha sperperato. Guarda quello che è successo alle banche. Hanno prestato soldi in base alle "amicizie" e quando si sono trovate con l'acqua alla gola è intervenuto lo Stato, cioè noi.