sabato 19 maggio 2018

Quel genere molto diffuso di cittadini sovrani



Laura Castelli, deputata pentastellata e unica donna presente al tavolo tecnico (??) che ha redatto il “contratto per il programma del cambiamento”, a riguardo dei tempi di attuazione dei singoli capitoli dell’azione di governo ha così risposto: “I tempi sono nella nostra testa”; in riferimento alle coperture finanziarie, che non sono indicate nel documento, ha replicato: “Se lo avessimo fatto avremmo impiegato sei mesi [sic!] per chiudere il documento. In realtà le coperture ci sono”.

Queste risposte mi hanno fatto venire in mente un episodio dell'assurdo al quale mi accadde di assistere esattamente 43 anni or sono. Durante un controllo dei registri di carico e scarico delle materie prime e ausiliarie necessarie alla produzione, approvvigionate e stoccate in magazzino, fu chiesto al responsabile per quale motivo nei registri figurassero trascritte solo le operazioni di carico ma non le movimentazioni di scarico. Questi, con l’aria più pacifica del mondo, rispose: “lo scarico ce l’ho in testa”. Testuale. Nessuno tra i presenti osò accennare a un sorriso poiché la situazione che si presentava era assai seria. Al magazziniere fu ripetuta la domanda, e questi, sempre con molta tranquillità, portando l’indice della mano destra verso la tempia, ripeté: “ce l’ho tutte in testa”.

Evidentemente la deputata Laura Castelli pensa di avere a che fare ancora con le sue bambole e non con questioni di governo di una nazione che riguardano la vita, ossia il presente e il domani, di decine di milioni di persone. Potrei segnalare all’on. Laura Castelli che negli ultimi giorni molte persone hanno visto assottigliarsi il proprio gruzzoletto investito in titoli e azioni grazie a ciò che lei e altri statisti scarabocchiavano sul cosiddetto contratto per il programma (e il peggio deve ancora venire, perciò penso di vendere tutto e comprare un gregge di pecore). A cosa servirebbe farlo presente a persone che hanno la loro testa impegnata altrove, che sono più in declino loro che il sistema stesso?  

Il magazziniere di cui sopra fu ovviamente rimosso seduta stante dal proprio incarico. Quelli come Laura Castelli invece ce li dobbiamo tenere perché milioni di cittadini esattamente come lei li hanno votati e continueranno a votarli. Gli stessi che approveranno un “contratto per il programma del cambiamento” senza sapere nulla a riguardo dei tempi di attuazione dei singoli capitoli e nulla in riferimento alle coperture finanziarie. Quisquilie. Si tratta di quel genere molto diffuso di cittadini sovrani molto fiduciosi sulle buone intenzioni altrui e che non mancano mai di apporre la propria croce su un contratto senza leggerlo, altrimenti ci vorrebbero “sei mesi”.

8 commenti:

  1. Propongo agli alchimisti dell'onestà di sottoscrivere un patto di cittadinanza nel quale si impegnano a usare tagliaerba e frullino per ogni cazzata che commettono.

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  2. 50 miliardi di €. Per i sovranisti che puntano su un ritorno della moneta nazionale sono all'incirca 100 MILA MILIARDI delle vecchie lire. Ogni anno. Questo è quanto la Flat Tax farebbe risparmiare alla media e alta borghesia italiana. I costi della politica, diretti e indiretti, ammontano a circa 23,2 MILIARDI di €. Se si abolissero di colpo parlamento, regioni, provincie, enti utili e inutili, partecipate, e si dichiarasse per decreto unica istituzione dello stato la Casaleggio Associati non si coprirebbe nemmeno la metà di questa cifra. È la più grande redistribuzione della ricchezza effettuata in Italia per decreto governativo. Una redistribuzione che porterà guadagni inattesi nelle tasche della grande borghesia, consistenti in quelli della media e qualche apparente vantaggio nella fascia alta di quella parte della piccola borghesia che si agita per non pagare la sua parte di bolletta nella crisi del capitale. Chi pagherà ?. E' lecito pensare che a pagarne lo scotto sarà quella parte dello stato sociale ancora esistente. Le pensioni sulle quali si gratterà il fondo del barile (la proposta di far andare le donne in pensione anticipata in cambio della loro rinuncia alla parte retributiva maturata da l'idea di come si vuole "riformare" la legge Fornero). La sanità che diverrà sempre più un affare privato. Scuola e servizi che finiranno nel tritatutto. Tutto questo in linea con le raccomandazioni del FMI e della BCE ai quali interessa solo la garanzia sui loro crediti che, ovviamente, non sono disposti a condonare.

    Mario Gangarossa

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    1. solo una cosa: non si tratta di una proposta; l'opzione donna (57-58 anni con 35 anni contrib.) esiste da anni e a mio avviso è un bene che venga prorogata

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  3. La gestione del dissenso viene delegata alla violenza organizzata dello stato, più polizia, più leggi repressive, lager e ruspe. Insieme al welfare moriranno le ultime illusioni di un riformismo fuori tempo massimo che non ha mai capito che l'unico riformismo praticabile, nell'attuale situazione di crisi del capitale, è la politica renziana. Che non ci sono altre vie di uscita all'interno del sistema economico vigente. Che i mercati non governano perché protetti da oscuri e corrotti burocrati stranieri ma si comportano come qualsiasi creditore nei suoi rapporti con il debitore. Che l'usura è l'anima del capitalismo non una sua malattia.
    Che a condurre questa offensiva sia una banda di avvinazzati in combutta con gli impiegati deficienti di una setta nata col solo scopo di lucrare sulla dabbenaggine e la disperazione delle masse, è pure questo parte del gioco. Se Berlusconi, e i suoi ricchi compari di destra centro e sinistra si sarebbero rivolti all'elettorato dicendo "datemi il voto e vi prometto che farò in modo che io e i miei sodali pagheremo meno tasse" e diventeremo sempre più ricchi mentre a voi, se tutto va bene, vi faremo l'elemosina che si fa ai lazzari che stendono la mano davanti alle chiese, pensate che gli allocchi avrebbero abboccato? L'intelligenza di Grillo sta proprio in questo, l'aver creato un movimento di massa a sostegno degli interessi della borghesia facendo credere ai suoi sostenitori che la sua era una battaglia contro i privilegi. Una battaglia contro privilegi presunti, spesso solo apparenti o dall'impatto economico insignificante per garantire la difesa dei veri e "onesti" privilegi dei detentori del capitale. Il privilegio di arricchirsi sulle spalle del resto della società. Che sia un movimento di massa reazionario lo ripeto da anni. E' la vandea che nasce ogni qualvolta gli sfruttati non sono capaci di condurre una loro politica autonoma diventando un punto di riferimento per gli strati sociali sbandati e in via di proletarizzazione. E' il sottoproletariato e la piccola borghesia bottegaia che trovano il terreno di alleanza con la grande borghesia arruolandosi nella guerra contro il proletariato in cambio di qualche mancetta. Perché fra l'immigrato irregolare che ricattato e sfruttato raccoglie pomodori a 10€ al giorno, fra il cinese che cuce e tesse nei sottoscala, e il disoccupato che sogna il reddito di cittadinanza dobbiamo avere chiaro qual è la nostra classe di appartenenza. E se qualche pentito dell'ultima ora tarda a capirlo e bene che si faccia da parte prima che lo svolgersi degli eventi e l'acuirsi delle contraddizioni lo trasformi in sbirro, ruolo poco dignitoso a cui hanno approdato tutti i riformisti alla fine della loro fallimentare carriera.

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  4. Questo governo nasce con UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA verso la classe operaia. Una classe operaia già sconfitta ideologicamente da decenni di subordinazione totale alle esigenze e alle logiche del profitto. Condotta per mano alla sconfitta da una sinistra che ha svolto bene il suo ruolo di ammortizzatore dei conflitti, di sbirro del capitale. Ma ora c'è la guerra e alla guerra si è costretti ad andare. Quando ti butteranno in strada perché il "diritto" alla casa esiste solo per chi può acquistarla, o fai la guerra o muori. Quando i proletari di pelle nera saranno rastrellati nelle strade e condotti nei lager, hai un solo modo per garantirti che in quei lager un giorno non ci finisca tu. Combattere assieme a loro. C'è una sola possibilità di salvezza. UNA NUOVA STAGIONE DI LOTTE e di conflitto diffuso. Il ritorno a quelli che le canaglie e i servi sciocchi chiamano ancora "anni di piombo" sorvolando sugli anni di merda che hanno prodotto, passo dopo passo, le condizioni di una guerra sociale di cui ci apprestiamo a subire le conseguenze ... disarmati.
    Hic Rhodus, hic salta. La classe è padrona del suo destino e in fondo decide le sorti dell'intera società. O saprà ricominciare a lottare a partire dai suoi bisogni immediati e elementari, o saprà ricostruire nuove forme di organizzazione capaci di sostenere il livello di conflitto che viene imposto, o perirà … assieme agli ascari della piccola borghesia "rivoluzionaria" che saranno usati e gettati nell'immondizia, o nelle rinnovate e più efficienti carceri. [nota per i cavillosi. Io non penso affatto che la natura della democrazia stia cambiando in fascismo per cui non mi sto arruolando fra le schiere delle prefiche che piangono disperate sull'incostituzionalità del programma giallo-verde. Per altro li considero i principali responsabili della situazione attuale e del clima politico che ha reso quel programma pensabile. Penso che la democrazia si adegua alle mutate condizioni di scontro. Cossiga e Dalla Chiesa teorizzavano e praticavano l'omicidio politico degli oppositori e l'uso della tortura. Sui barconi si può tranquillamente sparare anche senza ledere i principi della democrazia rappresentativa.

    Mario Gangarossa

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  5. Il problema coperture non si è mai posto negli ultimi vent'anni perchè chi ha governato non solo non ha mai indicato come le avrebbero trovate, ma se ne sono sempre fregati anche di dire per farne cosa, per cui, piaccia o meno, questo è comunque un passo avanti.
    Detto ciò, chi ha risparmi investiti in azioni e titoli è uno sporco capitalista reazionario colluso col sistema, e finirà massacrato come merita, speriamo il prima possibile. E' ora di finirla di fare le cose avendo in mente solo i problemi dei ricchi, per una volta che si fottano loro, le borse, i mercati e tutta la compagnia cantante. Ci sono problemi più gravi, urgenti e che mettono maggiormente a rischio la tenuta sociale. Penitenziagite!

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    1. art. 81, cost.
      comma 2 dell’art. 19 della l. 196/2009
      art. 1, comma 4 del d.l. 174/2012
      eccetera

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