Gli
ultimi dati dell’Inps confermano che il Jobs act è stato essenzialmente un
massiccio trasferimento di denaro pubblico nelle tasche dei padroni. Aumenta
ancora il ricorso ai voucher (+40%). I padroni stanno recuperando alla grande,
con evasione fiscale e contributiva, le perdite subite con la crisi, che fanno
pagare ai lavoratori. Ciò non è dovuto all’insipienza di questo governo, come
taluni credono, ma al suo pieno successo. Padroni e governo sanno bene che in
piedi resteranno le attività che hanno saputo o potuto compiere le necessarie
ristrutturazioni, a scapito di quelle che non sono state in grado di
rimodularsi, sul piano produttivo e commerciale, al nuovo quadro
internazionale.
Gli
elementi di crisi vengono individuati, sia pure nel quadro ideologico borghese,
in modo preciso. Anche sul piano politico, perciò la riforma costituzionale che
elimina le ultime illusioni della democrazia parlamentare. Tuttavia la crisi
economica è un dato strutturale e irreversibile. Alla fine del tunnel non si
presenta alcuna reale possibilità di ripresa. Ogni politica economica ha dunque
come asse centrale l’attacco frontale e generalizzato delle classi lavoratrici,
alle loro condizioni di vita e di lavoro. Non certo alla loro autonomia politica
che non è mai esistita in questo paese né in altri. E però i nodi economici e
sociali lasciati irrisolti portano alla resa dei conti, inevitabilmente. Il
tappo non reggerà ancora a lungo, complice la tempesta finanziaria che si sta avvicinando.
l'istinto del Dominio: per loro i Sacrifici non saranno mai abbastanza, mai abbastanza il precariato, mai abbastanza la flessibilità, anche la sussistenza è ad ampiezza variabile, sanno che ci si abitua a tutto.
RispondiEliminabisognerà dimostrar non a loro ma a noi stessi il contrario
fino a quando non salterà il tappo e invece saranno pagate pensioni e stipendi pubblici dubito accada qualcosa di serio
Eliminail tappo quindi è Boeri..
RispondiEliminaSulle pensioni non mi pronuncio. Ma nell'impiego pubblico si sta arrivando - dopo anni di selvaggia caccia mediatica all'untore "fannullone" - a un punto di autoflagellazione e abiezione tali che si sta affermando la percezione dello stipendio come grazia ricevuta, non più come contraccambio per il lavoro svolto. Non scherzo, sono testimone auricolare. Ti tagliano il salario? Eh beh, pazienza, in fin dei conti "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità" e quindi paghiamo per torti pregressi. Gente che prende 1.200 euro al mese ha perso negli ultimi anni centinaia, migliaia di euro all'anno tra decurtazioni e mancati rinnovi di contratto. E non fa e dice assolutamente nulla. Non siamo lontani dal momento in cui perfino non pagare lo stipendio non provocherà alcuna reazione.
RispondiEliminaOltre a pensioni e stipendi statali,sembra che il bottino più ambito dei barbari nordici siano i risparmi degli italiani:
RispondiEliminahttp://sollevazione.blogspot.it/2016/08/la-campana-tedesca-suona-morto-di.html
ciao,g