Nell’autunno
del 2011, ci crediate o no, in Italia fu attuato un golpe che rovesciò il
governo in carica, espressione di una coalizione che aveva vinto le elezioni nel
2008. Al suo posto fu insediato un governo di tecnocrati con a capo un Pinco
Pallino che venne ipso facto nominato
senatore a vita dal presidente della repubblica. I responsabili del golpe
sedevano a Roma, Parigi e Berlino, con l’indispensabile avvallo di Washington.
La sede operativa principale del golpe fu la piazza finanziaria di Londra.
Scopo
del nuovo governo: fare macelleria sociale, a cominciare dalle pensioni. Obiettivo pienamente raggiunto, tanto che perfino Renzi oggi parla di "tagli con l'accetta". Alle elezioni legislative del 2013, il Partito democratico ottenne, grazie a
una legge elettorale dichiarata dalla Corte costituzionale largamente
illegittima, la maggioranza assoluta alla Camera ma non al Senato. Il
segretario del Pd fu incaricato di formare un nuovo governo ma si scontrò con
l’opposizione del Movimento 5 stelle, una nuova formazione politica eterogenea
che raccoglie il malcontento sociale. Nel programma elettorale del Pd era stata
stabilita l’indisponibilità ad un’alleanza con Berlusconi. Tuttavia, il nuovo
incarico di formare il governo fu affidato ad un altro esponente del Pd, il
quale cercò e trovò, anche con mediazioni “familiari”, un accordo con Berlusconi
(il quale ha a cuore il proprio patrimonio e la sua posizione processuale).
Passò
nemmeno un anno e il nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, tolse l’appoggio del Pd al governo, che fu costretto a
dimettersi. A capo del nuovo governo, e sempre in forza del patto con
Berlusconi che tradiva il mandato popolare del 2013, si pose proprio Matteo
Renzi, nemmeno parlamentare, col sostegno decisivo del presidente della repubblica. L’iniziativa prioritaria
del nuovo governo è stata quella di togliere l’imposta sulla casa ai ricchi, di
modo da guadagnarne subito il loro consenso e dissipare dubbi sull’orientamento
del governo. Quindi di ridurre gli oneri sociali a carico dei padroni e di smantellare
le residue tutele di cui godevano i lavoratori, approvando una nuova legge che
garantisce al padronato di gestire a piacimento la forza-lavoro. I sindacati,
dal canto loro, non si sono opposti poiché sono diventati esclusivamente organizzazioni
meramente autoreferenziali, clientelari, screditate e impotenti (3 orette di sciopero contro la Monti-Fornero).
Subito
dopo, e senza aver ricevuto alcun mandato in tal senso, il governo Renzi – con
l’appoggio di parlamentari fuoriusciti dalla coalizione berlusconiana, alcuni
dei quali dei veri filibustieri legati ad attività illecite e con ogni
probabilità al crimine organizzato, e con il voto favorevole di una ridicola
opposizione interna al Pd – hanno approvato sia una riforma della Costituzione
che stravolge l’intero impianto istituzionale consegnando tutto il potere nelle
mani del premier, e sia una nuova legge elettorale che consente ai partiti di
nominare di fatto i parlamentari.
Tale
riforma della costituzione e la nuova legge elettorale, non avendo ricevuto
l’approvazione dei 2/3 del parlamento, dovranno essere sottoposte a referendum. Allo
scopo di promuovere una campagna propagandistica di stampo totalitario a favore
del Sì, il premier Renzi ha dato mandato ai vertici della televisione di Stato,
da lui stesso nominati, di “normalizzare” il tg3, ossia l’unica voce non
schierata apertamente e smaccatamente a favore del cambio di regime
costituzionale. Per quanto riguarda i maggiori quotidiani, essi sono, come
sempre, in mano alla grande proprietà.
Questi
sono grossomodo i fatti salienti relativi all’ultimo lustro e alla
“normalizzazione” della forza-lavoro e della democrazia in Italia. Tuttavia
sono in molti quelli che per ricredersi su Renzi attendono un nuovo 25 luglio,
anzi, un nuovo 25 aprile. Checché ne possano dire costoro e farsene convinti, attendono
gli eventi non certo per motivi ideologici, ma pratici, ossia legati ai loro
interessi, alla loro posizione di classe. Furono fascisti, poi monarchici, democristiani
e missini, quindi berlusconiani almeno in cabina elettorale, e ora renziani, ma
sempre pronti a un nuovo salto della quaglia.
Se fossi uno storico libero e indipendente, ricalcherei quanto sopra scritto, a futura memoria.
RispondiEliminaVeramente ottimo e necessario riepilogo.
RispondiEliminaTra le iniziative in cui il governo renzi è impegnato dagli stessi responsabili del golpe, rileverei anche l'importanza del suo mandato ad aumentare il debito nazionale (quasi 5 miliardi al mese e ormai più di cento nel tempo del suo mandato senza che lo spread protesti ) sperperando in cazzate tipo f 35, in regali alle banche, ai padroni ai partiti, alle mafie grandi opere, etc.
Aumento del debito senza un investimento per il domani del paese che prepara il futuro a saldo dell’italia e dei risparmi dei suoi abitanti.
Debito che cresce senza limiti nonostante l’aumento del carico fiscale e dei tagli sociali fatti “con l’accetta”.
Non perderei di vista nemmeno la politica sull’immigrazione che sta cambiando per sempre il tessuto sociale del paese in favore di un futuro sul modello americano di cui conosciamo l’infauste conseguenze.
Una bastonata alla scuola non la si può mai risparmiare, nel caso il martellamento mediatico tralasci qualche spazio che potrebbe essere occupato dal pensiero critico.
Sulla politica estera,la nato e la rinuncia alla difesa anche dei più banali interessi economici nazionali, che dire del nostro...
Oggi non so se ho più voglia di bestemmiare o di vomitare, visto che concretamente ancora non si riesce a fare niente.
g.
in questo articolo odierno del corriere viene mostrato come si regalano, letteralmente, miliardi di euro alle banche (ma non si trovano per le pensioni e i contratti):
Eliminahttp://www.corriere.it/cultura/16_agosto_11/costo-reale-derivati-eeeff632-5f10-11e6-bfed-33aa6b5e1635.shtml
da rimarcare che, come tutto in questo paese, il golpe è fatto soggettivo; a seconda della propria posizione di classe. Così per fare un rilevamento di censo, oggi, in Italia, basterebbe andare in giro a chiedere se quello di Monti fu golpe o meno. Le risposte andrebbero tassate progressivamente: meno era golpe e più paghi, cioè il contrario di ciò che avviene oggi...
RispondiEliminaIn tv dicono si sia salvata l'Italia e allora si capisce subito che l'Italia - qualsiasi cosa essa sia - è stata sequestrata dalla classe dominante. Esodata da Monti, torturata da Napolitano e maramaldeggiata da Renzi.
O basti domandare del default: che default?? ti chiederanno indignati i nostri patrioti, ma certo, anche il fallimento è selettivo nel paese della socializzazione delle perdite... Socializzazione fino ad un certo punto, va da sé: c'è una franchigia di censo sotto alla quale il fallimento te lo cucchi tutto te. E questa asticella, nell'illusione di comprimere e spremere solo e sempre chi sta sotto, si abbassa sempre più, scoprendo sempre più i limiti di una borghesia sovrappeso che non produce più niente di buono e ormai si delinea come vero e proprio pericolo in Europa.
Tutto vero ragionier...
RispondiEliminaPerché dunque, stupirci , arrabbiarsi, imprecare e lasciare ai posteri amari commenti ?
Oltretutto su personaggi di cui i posteri si dimenticheranno presto .
Alcune verità di fondo (almeno per chi frequenta questo Blog, si conoscono).Sono quelle verità che pervicacemente vengono nascoste e negate.
Sappiamo cos'è la borghesia,(e suoi seguaci), sappiamo cosa sono i popoli e le genti(quanto valgono).
Conosciamo anche la legge dei Tempi, che per il momento parrebbe proprio ,non essere il Tempo nostro.
Ci resta la consapevolezza, che dobbiamo sempre nutrire.
Tutto il resto ..nomi e cognomi, e sovente solo "fuffa",pregna di un attualismo che ,ahimè, purtroppo non possiamo fare a meno di ignorare del tutto, come i virus e i batteri con i quali ci tocca convivere ,ci piaccia o meno.
caino
Beh, però vien da chiedersi perché e come mai ancora si voti PCD a quote bulgare specie nel triangolo rosso cupo, e non dimentichiamo che i 5 stelle sono per lo più piddini incaxxati, ma non rinnegati......re Giorgio continuerà imperterrito nel suo disegno distruttivo secondo piani del club di Harvard, chi vuol capire......
RispondiEliminaTuttavia sono in molti quelli che per ricredersi su Renzi attendono un nuovo 25 luglio, anzi, un nuovo 25 aprile.
RispondiEliminaMi pare fosse il grande Flaiano il primo a dire che " in Italia la mamma dei cretini è sempre incinta "
Poi magari si può discutere su quanto costei "figli" anche altrove e quanti dei suoi "italici figli" si ritengano invece "furbissimi", ma la sostanza di questa amara battuta resta sempre incontestabile.
ws