La
cosiddetta classe media, oggettivamente proletarizzata e senza prospettive, non
può dall’oggi al domani mutare i suoi tratti psichici e le sue convinzioni
ideologiche. Ha bisogno di proletarizzarsi ancora di più e di subirne le
conseguenze. Infatti, pur vivendo una condizione proletaria essa resta per
lungo tempo sotto il dominio e l’influenza dell’ideologia dominante ed è perciò
estremamente vacillante nelle sue posizioni. E poi bisogna dire che gli
specialisti della manipolazione operano bene, anche se con la facilità con cui
un ferro caldo entra nel burro.
Sarà dura e ci vorrà del tempo prima che a livello di massa la realtà dei fatti, e dunque la realtà storica del capitalismo, diventi senso prevalente. Si prenda dunque atto che questo sistema economico, volto all’estorsione del plusvalore, non solo non vuole, ma non può farsi carico della sostenibilità di un sistema sociale in perenne squilibrio finanziario senza tradire la propria ragione e natura.
E
però – dicevo – pur essendo l’ideologia dominante contraria agli interessi ed
alle aspirazioni degli schiavi salariati, dobbiamo tener conto che il suo
successo dipende dal suicidio della teoria rivoluzionaria, oltre che dal fatto
che l’ideologia borghese è più antica, più elaborata in ogni direzione e
dispone di mezzi di diffusione incomparabilmente più potenti. Del resto non
basta essere proletari o precipitati in una condizione proletaria per avere una
coscienza di classe proletaria.
Fino
a quando i sistemi sedicenti comunisti sono rimasti in piedi, e con essi i
partiti che in occidente si spacciavano per comunisti, in qualche modo il bluff
ha retto, anche perché sulla sponda della borghesia c’era chi aveva interesse a
mantenere in piedi l’equivoco e giocare la carta dell’anticomunismo. Dopo la
caduta del famoso Muro il bluff si è rivelato per ciò che era: di là c’era un
regime burocratico opprimente e una penuria cronica finanche del necessario; di
qua non si era mai creduto alla rivoluzione e non si vedeva l’ora di sedersi
nella stanza dei bottoni con gli ex avversari.
Da
quel momento e sempre più ci si pone la solita e inesausta domanda: che fare?
Il soggettivismo – l’abbiamo visto mille volte – e pure il “militarismo”, con
quel loro spirito di setta, o sfociano in un minoritarismo autoreferenziale o
combinano grandi guai. Siamo grossomodo nella stessa situazione, per fare un
esempio storico, che seguì la Comune di Parigi. La sconfitta non seguì la
caduta del Muro, anche se quel crollo è stato emblematico, ma viene da molto più
lontano. Innanzitutto da una carente analisi del capitalismo, da una distanza
sostanziale – quando non si tratta di vera e propria incomprensione – da Marx, per
contro dalla continuità di un mito che data dall’Ottobre e che non ha tenuto
conto delle particolari condizioni storiche in cui ebbe a maturare quell’evento
e di ciò che accadde dopo.
E,
dunque, per ricominciare, non resta che (ri)partire da Marx. Anzitutto da un
suo fondamentale avvertimento: quelli che vogliono opporsi alle leggi di
sviluppo storico, così come quelli che vogliono forzare i tempi della storia,
possono farsi solo del male.
In genere si parla d'altro.....
RispondiEliminaCara Olympe,avrai notato che di fronte al mare di problematiche che ci circondano ed ai pericoli che incombono..l'attenzione della P.O ,di questi tempi e' attratta dalla polemica "gender " si ,gender no...con accuse da entrambi le parti sui problemi della famiglia borghese,borghesi per gender,borghesi contro gender..mai che passi per il cranio di questi,che la natura di questi problemi,sia legata alle profonde trasformazioni che le societa' piu' avanzate hanno subito con conseguenze sugli stili di vita..ed anche sul sesso,come se questo fosse una cosa dissociata dal resto..
La si butta sull'etica ,la morale..
Partecipano alla discussione un po' tutte le trombette del vasto panorama intellettualoide da ex dx ed ex sx
Un vero spettacolo di fiumi di parole sull'omofobia,sulla scuola,sull'educazione..
Qualche segnale a dir il vero sullo stato dell'economia giunge dalla "chiesa"..ma poi si ferma .
Guerra tra borghesie gender e borghesie no gender..,qualche parere in merito,si potrebbe ricavare dai migranti,dopo la traversata che so..una indagine sociologica che porterebbe ad un grande salto nella comprensione di come la pensano le masse..
caino
quando ho letto: "avrai notato che di fronte al mare" mi si stava aprendo il cuore ...
Eliminasono d'accordo con te naturalmente. scrivessi quello che penso davvero sull'argomento, da un lato perderei la metà dei lettori, e dall'altro lato ne perderei l'altra metà. al grande spettacolo non è rimasto che il sesso. c'è chi vuole farlo secondo natura e chi invece secondo cultura. andasse a fare in culo ognuno secondo il suo vangelo.
Per intanto, male non sarebbe fosse ristampata l'edizione critica de Il Capitale ché quella ufficiale degli Editori Riuniti (e altresì il calco einaudiano) sono fuori catalogo da molti anni.
RispondiEliminaMio caro, con tutto 'sto parlare di Marx e poi non ristampano la sua opera fondamentale, ti sembra un caso? Cosa vuoi abbia mai da dirci quel vecchio ubriacone. E poi ti ho già detto degli svarioni delle edizioni italiani, della mia intenzione di fare un post sull'argomento, di segnalare come valore di scambio, per esempio, venga tradotto con valore d'uso, che com'è noto non è proprio la stessa cosa. O quando Marx viene censurato (nei Grundrisse) quando parla di "fregamento dell'uccello"? Ma a chi vuoi interessino 'ste manie filologiche?
EliminaCiao Olympe.
RispondiEliminaNel finale scrivi: "quelli che vogliono opporsi alle leggi di sviluppo storico, così come quelli che vogliono forzare i tempi della storia, possono farsi solo del male".
Ecco la domanda: ma in questo momento storico, che il capitalismo mostra il suo vero volto autoritario, dispotico, e sta facendo strame delle forze proletarie, è forzare i tempi storici per una eventuale organizzazione politica di classe proletaria?
Può solo farsi del male oggi come oggi una sedicente organizzazione politica di classe proletaria?
Ciao, Franco.
Caro Franco, leggi ben bene il post, vi troverai le risposte
EliminaCiao, grazie per la risposta nell'altro post; sto spulciando il blog, non riesco a inquadrarti, mi pare tu non voglia e non lo capisco... Parli di falso socialismo in Russia ma poi ti sdilinquisci su destra e sinistra, sapendo benissimo che sono entrambe borghesi.
RispondiEliminaComunque volevo chiederti dell'edizione Maffi; che ne pensi?
Maffi? scusa ma non ti seguo
EliminaL'edizione utet, curata da Bruno Maffi.
Eliminac'è solo il primo vol., ma basta
EliminaTi farei la stessa domanda di Franco, qua sopra, francamente non trovo la tua risposta da nessuna parte.
RispondiEliminacon chi ci organizziamo se non riusciamo a metterci d'accordo nemmeno tra sei gatti? tempo al tempo
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