sabato 27 giugno 2015

Perché oggi ci sono più gay e lesbiche di un tempo


La decisione della Corte suprema degli Usa di legalizzare il matrimonio di coppia tra individui dello stesso sesso desta contrastanti prese di posizione.

Da che cosa scaturisce tale decisione? I motivi giuridici adotti personalmente non m’interessano più di tanto. Certamente vi è un mutato clima psicologico e culturale sul tema dell’omosessualità che ha funto da coadiuvante verso questa decisione, ma vi sono anche altri motivi senza i quali non si spiegherebbe la crisi ormai irreversibile della famiglia tradizionale e dunque il proliferare di situazioni diverse.

Famiglia tradizionale non significa “naturale”. La forma della famiglia muta con lo sviluppo storico. La famiglia monogamica nasce in un’epoca assai remota che segna il passaggio dalla proprietà comune a quella privata. È il segno distintivo del sorgere di quella che chiamiamo civiltà. Questo tipo di famiglia ha lo scopo anzitutto di affermare il dominio del maschio e la paternità incontestata dei suoi figli quali eredi naturali del patrimonio del padre.



Ecco dunque un primo dato di cui tener massimo conto, ossia questo tipo d’istituto familiare, tutt’ora vigente anche se in forte sofferenza, non era fondato su condizioni naturali, ma economiche. Sulla vittoria della proprietà privata sulla originaria e spontanea proprietà comune dove anche la famiglia aveva forme e caratteri assai diversi da quella monogamica.

La famiglia monogamica viene storicamente a sancire il soggiogamento di un sesso da parte dell’altro (prima forma di divisione sociale del lavoro e di classe), proclamazione di un conflitto tra i sessi. Per quanto riguarda il matrimonio, specie nelle classi economicamente attive, e dunque in particolare nelle classi dominanti, la conclusione del matrimonio era di esclusiva competenza dei genitori (l’amore cavalleresco non fu in antico un amore coniugale).

E che ciò portasse a un rigoglioso eterismo (*) da parte dell’uomo e per contro a un rigoglioso adulterio da parte della donna, era già in premessa. Più avanti nel tempo, e cioè in epoca moderna, si permise al giovane rampollo di cercarsi una moglie nella propria classe sociale e dunque che vi fosse presupposto, se non altro per creanza, un certo grado d’amore. Quanto al sesso vero e proprio il maschio rimaneva quel che era prima del matrimonio e poteva provvedere al bisogno a pagamento, mentre la donna doveva correre un rischio molto elevato.

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Nell’epoca di trust e di società per azioni la proprietà privata tende ad estinguersi, sia quella fondiaria, industriale e in tutte le altre forme moderne. E con essa si estingue la necessità di marcare il possesso della “roba” con il nome del casato e di trasmetterla nelle forme dirette e materiche agli eredi.

Inoltre, dissolvendo il fondamento economico dei vecchi rapporti familiari, l’economia capitalistica crea il fondamento economico per una forma superiore di famiglia.  

In altri termini, nell’epoca che vede la donna impegnata nel lavoro extradomestico, trasferita cioè nel mercato del lavoro, non più soggetta per il proprio sostentamento all’uomo, essa conquista il riconoscimento di libertà e di rispetto in altre epoche impensabile. Viene a cessare l’ultimo residuo del dominio dell’uomo sulla donna. Con tale libertà della donna, di cui un passo decisivo è stato la possibilità legale del divorzio, si viene a sviluppare anche l’amore sessuale individuale moderno con gli esiti ben noti nei rapporti di coppia e che le statistiche confermano.

Di più: con l’affermarsi della concezione dell’amore sessuale moderno, viene a svilupparsi e liberarsi in ognuno di noi la possibilità di vivere la propria sessualità secondo tendenze, desideri e pulsioni che invece per l’innanzi erano state negate e costrette in clandestinità da vincoli sociali e culturali di ogni tipo.

In tal senso potrà sembrare a taluno paradossale che ora si estenda alle coppie dello stesso sesso la possibilità di unirsi secondo il vecchio istituto matrimoniale ormai largamente in crisi. Ma ciò è solo apparenza, poiché quel vecchio istituto non è più quello di un tempo se non nel senso che per essere valido deve essere un contratto stipulato liberamente da due individui che devono stare di fronte uno all’altro con uguali diritti e doveri (di quel che accade poi dietro le quinte del diritto non possiamo darci pena). Oggi i gay hanno ottenuto tutto ciò che possono desiderare (salvo che in Italia, per ora).

Ciò segna anche il fatto che l’ordine sociale borghese è sempre più in crisi e tende verso forme sociali che ne segnano la trasformazione e il superamento. Infatti, così come lo svolgimento delle contraddizioni di una forma storica della produzione è l’unica via storica per la sua dissoluzione e la sua trasformazione, allo stesso modo eliminando il fondamento economico della disuguaglianza, compresa quella di carattere sessuale, sia avvia il processo per l’affermazione della libertà degli individui.

(*) Esercizio della libertà sessuale extra-coniugale con donne nubili.


1 commento:

  1. Ecco come possiamo avere una migliore comprensione del mondo.
    Brava!

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