giovedì 18 giugno 2015

Facce


Salvare le banche dal fallimento coi soldi nostri è stato necessario per evitare guai peggiori. Lasciamole dunque fare quello che vogliono, in attesa delle famose regole. Così dicevano due perfette facce di cazzo (una in particolare) stasera in tv. Quasi la metà degli italiani non dichiara redditi e dunque è assai probabile che questi siano quelli d’accordo con questa tesi oppure che non gl’importa nulla.



19.079.701 contribuenti (pari al 46,56% del totale), di cui 7.187.273 pensionati, dichiarano redditi da zero a 15.000 euro e quindi vivono con un reddito medio mensile inferiore a 600 euro. Questi 19 milioni di contribuenti corrispondono a 28,3 milioni di abitanti e pagano pochissimi contributi sociali (quasi nulli), con gravissime ripercussioni sul sistema pensionistico (10 milioni di soggetti privi di contribuzione) e sul bilancio del servizio sanitario.

Solo lo 0,83% (106.356) dei contribuenti è sopra i 200.000 euro lordi, ma neanche nei paesi in via di sviluppo c’è qualcosa del genere. Com’è possibile allora che il 10% degli italiani possieda il 50% della ricchezza nazionale e il 6% di quella mondiale? E però solo il 10,91% paga il 51,2% di tutta l’Irpef! L’Italia ha il record di case in proprietà, telefonini, auto e altro e una ricchezza pro capite stimata dalla Bundesbank doppia rispetto a quella dei tedeschi.

A che cosa serve votare quando possono comprarsi il voto di milioni di persone consentendo loro di non pagare un euro di tasse o di pagare una miseria occultando cospicue fortune. E però c’è il rovescio della medaglia e si capisce benissimo per quale motivo si tentano tutte per non pagare le tasse (chi può farlo) tenuto conto della progressione folle (non è un modo di dire) della tassazione:
tra i 20 ai 35.000 euro: 3.400 euro; tra i 35 e i 55 mila euro: 7.393 euro; tra i 55 e i 100 mila euro: 15.079 euro; tra i 100 e i 200 mila euro: 31.537 euro; sopra i 200.000 euro: 102.463 euro; oltre i 300.000 euro, la media della sola Irpef ed addizionali regionali e comunali è 163.021 euro, cioè oltre il 50% del reddito lordo a cui si sommano le altre imposte, tasse e accise; in pratica si lavora per i 2/3 per lo Stato e per … le banche!

2 commenti:

  1. Per un attimo ho creduto che la trasmissione che guardavi fosse Un posto al sole.

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  2. "Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?"

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