venerdì 15 luglio 2011

Peplum



Stavamo meglio degli altri. Soprattutto stavamo. Poi, repentinamente, siamo passati dall’imperfetto al presente acuto: se cado io, crolla l’Italia; se viene meno l’Italia è la fine dell’euro. È la stessa intelligenza pigra che ad Annozero, brandendo il pennarello come la vasellina, ci voleva penetrare con concetti che nemmeno lui medesimo conosce. Cosa può produrre il potere senza un po’ di modestia. Bastava dicesse che in cima alla catena alimentare del sistema capitalista il bischero grosso mangia quello piccolo.

Anche la cosiddetta opposizione, richiamandosi a necessità immediate, ha dato la stura all’ennesima bugia che precede la rappresentazione. M’immagino Bersani alle prese con il suo sosia e non posso non considerare che a volte chi ha il senso dell’humor manca di quello del ridicolo. Non credo che uomini come lui o D’Alema siano in buona fede e tuttavia, anche in tal caso, non avrebbero nessuna giustificazione per spingere le persone a credere nelle stesse assurdità delle quali si mostrano convinti.

Quanto a Napolitano, egli ha sempre preso le parti degli onesti fuorilegge.

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