Dopo giorni passati a coprire le loro tracce di responsabilità parlando a cazzo di cristianesimo buono e di quello cattivo, di cristianismo e altre puttanate del genere, di anti-isalmismo ma non di anti-marxismo (parola tabù), nei media le notizie dalla Norvegia si sono già raggrinzite. Le banalità, per quello che nascondono, lavorano per l’organizzazione dominante della vita. Passerà anche questa, com’è scivola via la guerra in Libia che doveva finire in qualche giorno, poi in 3-4 settimane, poi ancora “questione di ore”, ma le immagini dei massacri non le abbiamo viste all’ora di cena. Non si adattano con gli sketch pubblicitari.
Breivik ha in gran parte copiato le fobie fasciste nel suo sito su Internet, non solo quelle anti-musulmane e le farneticazioni del movimento americano Tea Party e dei partiti populisti di destra in Europa, ma anche la propaganda dei maggiori partiti e governi borghesi che riempiono ogni giorno i media. Nella sua lotta contro una società multiculturale, Breivik trae sostentamento dai capi di governo dei principali paesi europei. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, il premier britannico David Cameron e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno dichiarato che il "multiculturalismo", cioè la convivenza pacifica di persone di diverse culture, “è fallito”. Ma essi non s’interrogano sui motivi veri e profondi di questo fallimento (e men che meno sono disposti a renderli pubblici), così come non hanno risposte sulle cause della massiccia immigrazione. Ne addossano le responsabilità esclusivamente agli “altri”, magari li bombardano e li affamano nei loro paesi, che tanto son cazzi loro.
L’asse centrale dei programmi di molti partiti che governano attualmente in Europa, cioè Austria, Italia, Paesi Bassi, Danimarca e Ungheria, è per molti aspetti affine a quello di Breivick, politicamente più corretto, ma la sostanza è la stessa. Il senso è diventato solo il loro, e del resto, lo sappiamo, sono loro i padroni del vocabolario. Il senso a denominazione garantita e protetta è solo quello autorizzato anzitutto dalla Tv e dai giornali.
Non dimentichiamo che dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, la propaganda anti-islamica è diventata un mezzo fondamentale di mobilitazione a sostegno delle guerre imperialiste, prima in Afghanistan, poi in Iraq e ora in Libia. Quando il presidente americano George W. Bush ha fatto riferimento alla guerra in Iraq come a una "crociata" non era lontano dal Breivik che si considera una reincarnazione moderna dei crociati. Solo che Bush, responsabile di decine di migliaia di morti, è uno statista, mentre Breivik, data la relativa esiguità dei suoi omicidi, è un criminale. Ma le “sue” idee, come si evince, non sono semplicemente la creazione della mente di un individuo malato, ma il prodotto di un sistema sociale schizoide. Era solo una questione di tempo prima che la promozione incessante di odio razziale e di sciovinismo generasse atti come quelli. E purtroppo non saranno gli ultimi.
è un mondo malato , un mondo che ha troppa paura . paura di un sistema economico alla deriva che sta facendo crollare i Paesi fino ad oggi più facoltosi ,paura della mancanza di lavoro , paura del passaggio osmotico sempre più invadente di gente che viene da lontano e che minaccia le” identità nazionali “ , paura dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento ambientale sempre più devastante ,paura del nucleare e dei cataclismi , paura dell'affacciarsi sullo scenario economico di nuove potenze emergenti come la Cina , l'india , il Brasile . accanto a questo manca la vera politica , mancano gli ideali , i progetti , il futuro.... e quindi ci si affanna per cercare di difendere ciò che abbiamo accumulato , sia in termini di potere materiale , politico e culturale . esprimiamo tutti ,ormai, esplicitamente o non , una mentalità conservatrice che ci mette continuamente in tensione perchè sentiamo il nostro spazio fortemente minato.
RispondiEliminaL'arroganza di questa gente (Sarkozy Merkel e compagnia cantando) li porta a fare e disfare a loro piacimento. Sul multiculturalismo ci hanno mangiato fino a oggi e adesso, poverino, è "fallito".
RispondiEliminaVoltastomaco.
non solo "ci hanno mangiato fino a oggi" ma senza lo sfruttamento della manodopera nelle metropoli e delle risorse nel cd terzo mondo, le nostre società sarebbero già gambe all'aria
RispondiEliminadivide et impera è il motto di sempre