venerdì 20 maggio 2022

[...]

 

Non si sa più che cosa leggere, e se ne perde la voglia. Ci sono troppi libri, e ogni volta che ti lasci tentare da un romanzo rimani deluso: sciocchezze, piattezza di stile, zero fantasia. È semplice: sembra un film per la tv, innocuo e lezioso, solo più lento.

Credo solo nelle opere assolute, nei romanzi che cambiano la nostra vita. Altrimenti che senso ha la letteratura se non ritrovi il piacere perduto, se non ci restituisce lo spirito dell’adolescenza, se non funziona come antidoto alla pesantezza della politica odierna, al controllo tirannico della tecnologia, alla rottura di palle degli scienziati televisivi e le loro ingiunzioni contraddittorie, insomma se non è una letteratura sovversiva rispetto alla follia di un mondo che si disintegra?

Per chi legge e scrive solo su twitter e simili questa faccenda non lo riguarda. Non demonizzo, ma lì c’è una lotta permanente a chi piscia più in lungo, la schiuma della rabbia di un mondo che parla solo a se stesso, di temi come la guerra vissuta e approfondita in frasi che testimoniano che siamo persi in questo vile occidente di merda.

Lo so, le questioni sono altre, quelle di tanta gente che fatica a mettere assieme mille euro il mese e anche meno. Ieri sera parlavo con una di queste persone, una donna che a novembre compirà 60anni. Raccontava che dopo il licenziamento ha ricevuto due proposte: una di lavoro in nero, l’altra di 10 ore il giorno compreso il sabato. Questa l’avrebbe accettata se i carichi di famiglia glielo consentissero. Questo mese le finisce la Naspi.

«Io, la pensione, non ne avrò mai una», mi diceva. Troppi lavori saltuari, troppi contributi non versati, siamo finiti intossicati dal “mercato”.

Questa settimana finisce il campionato di calcio, per un po’ di mesi non sentirò nessuno lamentarsi degli attaccanti che non segnano.

Sono le quattro e mezzo del mattino e comincia l’alba. Finalmente.

10 commenti:

  1. La maggioranza degli italiani condivide le tue insoddisfazioni, ma non ha modo di aggregarsi. L'unica aggregazione possibile è quella tipo CLN. Impossibile, perché tutti fanno gli schizzinosi: quello è troppo a destra, quello è troppo a sinistra, quell'altro è novax, eccetera. Io stesso ho considerato con severità il successo passato dei grillini. Invece si trattava di un patrimonio di protesta che poteva essere fertilizzato.
    Non so come concludere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. concordo in pieno

      emmebi

      Elimina
    2. c'era chi faceva lo schizzinoso anche perché i m5s non erano né di destra né di sinistra. Intanto a loro si deve l'unico provvedimento in grado di dare una mano a chi vive situazioni come quella descritta nel post. E giù contumelie a non finire contro i 5s, questo blog è un chiarissimo esempio in tal senso...

      Elimina
  2. Il tuo miglior post del 2022. Chapeau.

    RispondiElimina
  3. Basta vedere quanti contratti diversi di lavoro esistono in Italia...siamo una matrioska di vergogne una più grande dell'altra..

    Roberto

    RispondiElimina
  4. Patrimonio di protesta !!???

    cc

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se avrai la compiacenza di cercare nel vocabolario queste parole, vedrai che ti risulterà chiaro. Un patrimonio si può far fruttare o dilapidare. La protesta da sola non dura, ma è un eccezionale aggregante. Insieme costituiscono un'opportunità, che non è stata sfruttata. Oggi Clemente Mastella ha scritto un lettera al Foglio per proporre di ricostituire la DC. Per dire quali prodotti si trovino sugli scaffali.
      (La preposizione non è indispensabile cercarla. Male però non fa)

      Elimina

  5. https://officinadeisaperi.it/materiali/homo-sapiens-sapiens-da-il-manifesto-e-huffpost/

    RispondiElimina
  6. Un romanzo da leggere? Te ne do cinque, uno meglio dell'altro, in serie. Un'esplosione continua di fuochi d'artificio, di genialità, di fantasia sfrenata, zeppo di paradossi, iperboli, parodie geniali, un'opera sterminata senza equilibrio né misura ma di una vitalità dirompente. Anche se lo hai già letto molto tempo fa, riprendilo in mano, possibilmente dopo un talk show televisivo.
    François Rabelais, Gargantua e Pantagruel

    RispondiElimina
  7. Opere bellissime ed educative c'è ne sono tante ...il problema è declinarle nella nostra realtà per ricavare qualcosa di buono.,..

    RispondiElimina