sabato 4 ottobre 2025

Vedremo che cosa resterà

 

Vedremo cosa resterà di queste manifestazioni, sulle quali il Pd ha messo il proprio cappello e che Bersani & C. s’illudono di promuovere e guidare. In attesa del prossimo sciopero, soprattutto dei trasporti, sempre di venerdì, come accade non solo da anni ma da secoli.

È indubbiamente un buon segnale che si muova tanta gente, dopo anni e anni di apatia. Non è ovviamente solo la Palestina a spingere la gente nelle strade. Per quanto riguarda Gaza e la Cisgiordania vedremo cosa resterà di loro non appena si abbasseranno le luci dei riflettori.

Al momento il vincitore è Netanyahu, a cui non sarà assegnato il Nobel, ma al quale gli ebrei sono debitori, seppur a denti stretti, di riconoscenza. C’era bisogno di uno come lui a capo di una squadra di assassini per svolgere il “lavoro sporco”, quel lavoro di massacro che in particolare i governi tedesco e italiano, a parti invertite e contro gli ebrei, non avevano a suo tempo portato a termine. La storia è ricca di paradossi.

Ora i regimi arabi e Israele potranno realizzare il loro progetto infrastrutturale e logistico transcontinentale denominato Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC), promosso nel 2023 a Nuova Delhi dai paesi del G20 per collegare la costa occidentale dell’India con il Golfo, proseguendo attraverso le sabbie degli Emirati Arabi, Arabia Saudita per arrivare in Giordania e quindi in Israele, e poi via mare verso l’Europa (alternativa alla Belt and Road Initiative cinese).

Un progetto che cambierà l’architettura geopolitica dei territori che vanno dallo Stretto di Gibilterra a quello di Malacca passando per Suez: la potenziale chiave di volta tra il Mediterraneo allargato e l’Indo-Pacifico. Pertanto, alla luce di questo così come di altri progetti simili, la posizione occidentale e in specie quella italiana diventa più chiara: le vie commerciali portano ricchezza, la ricchezza porta prosperità, e la prosperità dà potere.

Che cosa ci guadagneranno gli Stati Uniti? Anzitutto punteranno sui propri investimenti, ma dal punto di vista strategico toglieranno l’India dall’abbraccio cinese.

Insomma, se questo progetto si concretizzerà, le donne e i bambini palestinesi non saranno stati assassinati per nulla. E la camminatina di ieri se non altro assolverà le nostre coscienze, oltre a far bene alla salute.

6 commenti:

  1. Stavolta non ti ho capita proprio. Forse mi sfugge il senso del sarcasmo, ammesso che ce ne sia.

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    1. Caro Stefano, che cosa non ti è chiaro? Che i regimi arabi e israele hanno interessi convergenti, che i palestinesi e hamas sono di troppo, che l'iran è stato ammonito con le bombe? Che le mobilitazioni sono un fatto positivo, ma che non possono celebrarsi nelle piazze senza far tremare almeno i vetri dei palazzi del potere?
      È vero, non ci resta che il sarcasmo, ed è un brutto segno.

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  2. Ho condiviso il post su Facebook Olympe.
    Grazie!

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