sabato 25 ottobre 2025

Anche un genocidio culturale

 

Ieri, il medico Ashraf Al-Jedi è stato ucciso in un bombardamento israeliano nel campo profughi di Nuseirat, a sud di Gaza City. Altre 14 persone sono morte con lui. Forse i TG ne hanno dato notizia? Censura e autocensura. A molti potrà apparire falsa e assurda l’affermazione che faccio, tuttavia gran parte dell’informazione è controllata dal sionismo e dai suoi emissari.

Al-Jedi era preside del dipartimento di infermieristica dell’Università Islamica di Gaza. Aveva conseguito il dottorato in Europa. Il suo predecessore, Nasser Abu Al-Nur, è stato ucciso da una bomba il 23 febbraio 2024, insieme a tutta la sua famiglia. L’ultimo rettore dell’Università Islamica, Sufian Tayeh, e la sua famiglia sono stati assassinati in un attacco aereo nel campo profughi di Jabaliya il 2 dicembre 2023. Tayeh era un professore di fisica teorica e matematica applicata di fama internazionale. Infine, Refaat Alareer, professore di letteratura e scrittura creativa all’Università Islamica, è stato assassinato deliberatamente il 6 dicembre 2023. Una delle sue poesie è ormai conosciuta in tutto il mondo: “Se devo morire,/che porti speranza,/che sia una storia”.

Israele intende sradicare la nazione palestinese anche colpendo il suo sistema educativo. Il bilancio fino all’estate del 2024: tre rettori universitari, 17 professori con le loro cattedre e 59 professori associati e assistenti uccisi. Nel giugno 2025, un dettagliato rapporto delle Nazioni Unite rivelò un “modello genocida di attacchi israeliani contro i centri palestinesi di istruzione, cultura e religione”. Israele fu quindi riconosciuto colpevole del “crimine di annientamento”. Ha distrutto il sistema educativo di Gaza “con conseguenze dannose a lungo termine per i bambini e i giovani e per l’identità del popolo palestinese”. A quel punto, il numero di accademici assassinati era salito a oltre 190.

Un rapporto del Ministero dell’Istruzione palestinese di questa settimana ha segnalato circa 20.000 studenti uccisi e oltre 30.000 feriti a Gaza. Inoltre, quasi 800 insegnanti e circa 240 accademici sono stati assassinati.

Un lavoro scientifico, una distruzione strategica delle fondamenta dell’istruzione universitaria e una guerra sistematica contro l’istruzione. Un genocidio anche culturale realizzato non solo con armi statunitensi e ma anche con armi e materiali per uso bellico dei Paesi europei. Storicamente l’Occidente è sempre stato il maggiore fabbricante di guerre e genocidi.

Maya Wind, nel suo libro Torri d’avorio e acciaio, dimostra come le università israeliane sostengono l’apartheid del popolo palestinese. La distruzione della cultura è un passo decisivo verso la completa distruzione di un popolo. Questo è esattamente ciò che Israele intende fare con l’omicidio mirato di insegnanti e studiosi a Gaza e, ora, anche in Cisgiordania.

8 commenti:

  1. 😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡

    RispondiElimina
  2. Orrore senza fine. OT ho appena letto altrove un suo commento. Giustamente è rimasta a bocca aperta. Lei non ha idea di quello che ha combinato il suo amico insieme ai suoi "compari di merende" come era solito chiamarli Malvino. Lei dice, non dovrebbe accadere. Invece è accaduto. Buona giornata JT

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi arrivano commenti polemici riferiti ad un altro blog, dei quali ignoro i fatti e gli antefatti, e del resto NON m'interessano minimamente. Preciso che questo blog non è una cassetta della posta.

      Elimina
  3. grazie Olympe per queste informazioni che non conoscevo e non credo siano così ben conosciute; cerco a mia volta di divulgarle linkando questo post

    RispondiElimina
  4. Nonostante il passare degli anni continuo a provare una sorta... non so neppure io quale definizione usare... di incredulità nei confronti dello stato in cui versa l'informazione nel nostro Paese.
    Per fortuna ci sono ancora blog come questo e per fortuna esistono siti, anche se pochi, che ancora si ostinano a voler raccontare le cose con un minimo di obiettività.

    RispondiElimina