lunedì 28 luglio 2025

Da Trump al Berghof

 

Finalmente qualcosa si sblocca sul fronte stipendi, mi stavo preoccupando. Il mio droghiere (nel senso classico del termine) sono tre anni che mi ripete che è l’inflazione (non i profitti) a spingere i prezzi all’insù.

Un’altra buona notizia, forse la migliore, riguarda l’accordo (?) sulle tariffe doganali. Trump ci fa uno sconto della metà: saranno grossomodo del 15%, ma i dettagli non sono ancora noti (sappiamo invece tutto sulle cravatte di Maroš Šefčovič).

L’incontro per il cosiddetto “accordo” ha avuto luogo presso il resort golf di Trump a Turnberry in Scozia. Hitler invitava i suoi alleati al Berghof.

Nessuna delle due parti ha diffuso il testo dell’accordo, come è accaduto con il Regno Unito a maggio, quindi con Giappone, Filippine, Indonesia e Vietnam, e prima ancora con l’accordo raggiunto a Monaco.

Le imposte settoriali del 50 per cento su tutte le importazioni di alluminio e acciaio europeo rimangono in vigore. L’unica “concessione” da parte degli Stati Uniti sembra essere quella di applicare una tariffa del 15% sulle esportazioni di auto europee, anziché del 25% precedentemente annunciato. Merz ha dato il via libera (ich glaube es!).

Ursula Albrecht commenta: “Whatever decisions later – by the president of the US – that’s on a different sheet of paper”. Esattamente come a Monaco nel 1938. Non a caso Meloni (non lei, ma il suo ufficio propaganda) ha detto che le tariffe “sono sostenibili”.

Il surplus commerciale dell’UE nei confronti degli Stati Uniti è stato di circa 200 miliardi di euro lo scorso anno. Per “riequilibrare”, l’UE ha accettato di spendere in tre anni 750 miliardi di dollari in prodotti energetici statunitensi, di investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti e di acquistare una “grande quantità” di equipaggiamento militare statunitense per un valore di “centinaia di miliardi di dollari”.

Sapete chi pagherà tutto ciò? Una purghetta sui profitti? Sbagliato. Chi paga fino all’ultimo centesimo di imposte? Esatto. Ma come avete fatto ad indovinare? Era così difficile ...

Si poteva fare diversamente? Ma se la UE al massimo si mette d’accordo sui tappi delle bottigliette di plastica, che cosa c’era d’aspettarsi? La Cecoslovacchia non esiste più, e non da oggi.

Intanto le borse salgono, salgono, salgono ... Godiamoci l’estate (con piscina). Potrebbe essere l’ultima prima del grande botto.

2 commenti:

  1. Era l'unica cosa buona fatta da Monti

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  2. Il grande botto. Che tipo di botto? Intendi sociale, credo. Di chi? Noi Italiani? Noi europei? (E' giusto come mi è venuto da scrivere, italiani con la maiuscola - ma adesso no - ed europei con la minuscola - anche adesso?) Degli USA e usati usanti? La diga dell'anima dei popoli alacremente vigilata dagli sgherri internazionali delle bande dominanti sta qua e là crepandosi. A proposito di coscienza. Non c'è solo quella individuale. Ma sarebbe desiderio senza conoscenza di realtà pensare a un grande botto come onda riparatrice di orribili crimini e invivibili ingiustizie. Ma da circa cinque anni c'è un troppo dei dominatori che dovrà scontrarsi con la coscienza collettiva dei dominati - qualcosa accadrà - il grande botto? Spero non in peggio. Comunque penso che tu non intendessi quello di una brevissima sequenza di esplosioni nucleari prima della fine di questa realtà, di questa storia.

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