Molti di noi ricorderanno la vicenda di Oumuamua, uno strano oggetto proveniente da molto lontano, forse il primo a giungere fino a noi da fuori del nostro sistema solare. Ha iniziato ad accelerare mentre passava davanti a casa nostra, e ciò rappresenta un mistero inspiegabile, posto che non si trattava di una cometa. Secondo molti astrofisici, attribuire quell’oggetto a un’intelligenza extraterrestre non è l’ipotesi più plausibile.
Secondo me si sbagliarono. Non si può escludere l’ipotesi che si trattasse di un oggetto che trasportava una popolazione extraterrestre in fuga da qualche catastrofe. Tipo gli antichi abitanti superstiti in fuga da Troia, ma questa volta su una speciale zattera interstellare.
Gli scienziati provarono lo stesso tipo di emozione nel 1977, quando un forte impulso radio fu rilevato dal radiotelescopio dell’Ohio State University. Nome in codice Wow!, questo misterioso lampo fu catturato una sola volta ... e rimane inspiegato ancora oggi.
Quando si passa la vita incollati a un telescopio o a redigere liste di cifre austere, si capisce che la possibilità che degli extraterrestri possano inviare un veicolo spaziale è più entusiasmante di quella di tracce batteriche da qualche parte in un deserto roccioso. Non c’è nulla di male scommettere sugli extraterrestri se pensiamo che c’è gente che scommette su Dio.
Un giorno, forse non lontanissimo, viaggeremo anche noi nello spazio interstellare senza carburante o massa reattiva, semplicemente sfruttando un fenomeno fisico: oggetti estesi nello spazio possono muoversi sfruttando la differenza di forza gravitazionale, poiché tutti gli oggetti nell’universo dotati di massa generano gravità. Sono consapevole che ciò non corrisponde alle idee consolidate circa queste cose, ma assicuro che non contraddice le leggi fondamentali.
Dopo Oumuamua, ecco un altro oggetto proveniente dallo spazio profondo attraversare il nostro sistema solare. Mentre leggevo la notizia ho trattenuto il respiro. Poi, ho letto queste parole sul Sole 24ore: «Niente paura, neppure in questo caso; 3I/ATLAS è ancora molto lontano dal sole, e da noi, dalle parti di Giove, viaggia alla considerevole velocità di 210.000 chilometri all’ora ed è in accelerazione, ma passerà dalle parti di Marte e se ne andrà tranquillamente oltre».
Ma di dove proviene questo strano e ramingo oggetto classificato 3I/Atlas, che pare essere una cometa? «Una volta acquisita la prima osservazione, ad inizio di luglio, si è andati a cercare se vi fossero, negli archivi astronomici, recenti immagini che fra migliaia e migliaia di oggetti contenessero anche quello.
«Il giorno 3 luglio il centro del Minor Planet dell’Unione Astronomica Internazionale, riceveva più di 100 osservazioni e posizioni già prese, per altri scopi, nei giorni precedenti. A quel punto l’orbita era bella e calcolata e questo permetteva, in modo inequivocabile, di risalire alla direzione da cui proviene 3I/Atlas: verso il centro della nostra Galassia.»
In pochi giorni, dunque, sono giunte più di 100 osservazioni. E però non dalla Striscia di Gaza, nella quale non si può entrare, filmare, documentare. Viviamo in un sistema solare ben strano. Al punto che una società privata è stata incaricata di studiare un piano per deportarne l’intera popolazione. A scriverlo è il Financial Times. Pare che il mezzo di trasporto scelto per la destinazione sia C/2019 Q4.
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