venerdì 24 maggio 2024

Non basta essere stupidi

 

La Cina ha compreso prima di chiunque altro il potenziale della transizione elettrica e ha effettuato massicci investimenti (mentre da noi la “transizione” significa mettercela nel culo in ogni modo). Inoltre, ha un mercato gigantesco, che gli permette di ridurre i costi di produzione, grazie agli “effetti di scala” (più produco, più abbasso il prezzo per unità di prodotto). Infine, il Paese-continente beneficia di standard sociali e ambientali inferiori ai nostri.

La Cina dispone quindi di quello che potremmo definire, in omaggio ad Adam Smith, un “vantaggio strutturale assoluto” nel campo della transizione elettrica. Ma oltre a ciò, deve far fronte ad una domanda interna troppo debole. Tuttavia, come gli Stati Uniti, è un paese ricco senza un sistema di protezione sociale sviluppato. Ha quindi un bisogno vitale di produrre e, non potendo vendere in patria, vende al resto del mondo, a un prezzo che si fa beffe degli altri.

Ed ecco il motivo delle geremiadi sulla sovracapacità produttiva cinese. Quando questa sovracapacità era americana, inglese e tedesca nessuno aveva nulla da dire. È il capitalismo, tesori di mamma. Qualcuno (Seminerio & Co.) insiste nel recriminare sugli aiuti statali cinesi, ma ciò è semplicemente ridicolo: in varie forme, dirette e indirette, aiuti e aiutini sono comuni a tutti.

Mettendo insieme gli aspetti strutturali e ciclici, i nostri illuminati leader europei come pensano di resistere? È impossibile. Che cosa andrebbe fatto? Imporre dazi doganali alle frontiere, come negli Stati Uniti ha appena fatto Joe Biden? Un dazio doganale al 100% significa che un’auto cinese che arriva in un porto degli Stati Uniti al prezzo di 30.000 dollari verrà venduta il doppio. È una cosa che Biden può permettersi, perché i veicoli prodotti nel Regno di Mezzo rappresentano una piccolissima quota del mercato automobilistico americano, e così, tra l’altro, non c’è rischio di proteste da parte dei consumatori frustrati sotto le finestre del luogo di cura White Hause dove risiede.

E in Europa si può fare come Joe il demente? No. L’abbiamo visto Scholz, accompagnato da tre ministri e dai capi di Siemens, Bayer, Mercedes, BMW e ThyssenKrupp, inginocchiato davanti a Xi Jinping. La Germania esporta verso la Cina più del doppio rispetto a dieci anni fa, più del doppio di Italia, Francia e Regno Unito. La creazione o l’acquisizione di aziende teutoniche in Cina, quelli che chiamiamo “investimenti diretti esteri”, sono più importanti del totale degli altri 26 paesi membri dell’UE.

Inoltre, ma è un fatto percepito più sociologicamente che economicamente, i salariati hanno bisogno di consumare cinese se vogliono poter consumare, basta vedere il successo degli empori cinesi dove si vende di tutto. Intanto l’ex Fiat, già FCA e ora Stellantis unirà le forze con il produttore cinese Leapmotor per proporre a partire da settembre una “piccola city car accessibile” per 25.000 euro. In modo rassicurante, il suo capo faraone, Carlos Tavares, ci dice che i veicoli, inizialmente fabbricati in Cina, saranno poi “progressivamente” fabbricati ... in Polonia o in Marocco. Un film che in Italia abbiamo visto e rivisto alla nausea.

A vincere è la legge di mercato, direbbe Seminerio. Giusto; sennonché la legge di mercato è sempre dalla parte degli azionisti delle multinazionali, ossia del grande capitale. In Cina, in Europa e dappertutto trovi bastardi che si riempiono le tasche derubando chi lavora. I perdenti sono i disoccupati, il crollo della classe media, la povertà, un debito pubblico abissale e crescenti disuguaglianze, e, alla fine del cammino che si avvicina sempre più velocemente, l’arrivo al potere dei fascisti in tutta Europa. Sono cazzi nostri, non degli azionisti.

L’invenzione della UE di domani è lasciata alla libera scelta di chi va a votare. Non basta essere stupidi per crederlo.

4 commenti:

  1. Libertà e democrazia, che vogliamo di più?
    Pietro

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  2. Un bel post. Però dire che la Cina... beneficia di standard sociali e ambientali inferiori ai nostri, è un modo politicamente corretto per dire che tutti i salariati cinesi nonché l 'ambiente, lo prendono in quel posto.
    Cari saluti

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    1. Beh si intende la Cina come economia cinese nel complesso. le condizioni dei poveracci che lavorano è tutt' altra cosa.
      Come dappertutto.

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