Piove. Ci voleva un po’ di pioggia dopo quasi tre giorni siccitosi. Dico quasi perché già ieri pomeriggio è caduta qualche goccia portata da un forte vento. Mi viene in mente quel romanzo, Cent’anni di pioggia mi pare titolasse. L’autrice una colombiana, Francia Elena Márquez Mina. Più che di solitudine il romanzo parla di desolazione. Non m’impressionò molto. Non ricordo esatta la trama, né quando lo lessi. Più o meno di cinquant’anni fa? Forse meno, ma non troppi di meno. Racconta di una lunga marcia di donne che denunciano l’avvelenamento dei fiumi da mercurio e la deforestazione, guidate da un prete di sinistra che predicava la “teologia della liberazione”. La marcia e tutto il racconto procedono mentre piove a dirotto e senza interruzione.
Ci sono molti paesi in cui la nozione di sinistra e destra non è in vigore. E anche quando lo è, come in Italia, non si vede più la differenza. In Colombia, però, tutto è portato all’estremo. La destra è legata ai paramilitari che fanno a pezzi i contadini con le motoseghe, e la sinistra è stata a lungo assimilata ai guerriglieri che effettuavano rapimenti. Dal 2022, cioè da quando è presidente Gustavo Francisco Petro Urrego, ex guerrigliero dell’M-19, un economista e politico colombiano con cittadinanza italiana, e la sua vice è l’autrice del romanzo di cui sopra, le cose stanno cambiando. Un esempio: la Colombia ha annunciato la rottura delle sue relazioni con Israele, seguendo la Bolivia. Ne sapevate qualcosa? Frega un cazzo, immagino. Come tutto il resto.
L’immagine mediatica della Colombia si riduce generalmente a due parole: cocaina e guerriglia. Qui da noi, dicevo, le cose vanno diversamente, per il semplice motivo e come scrivevo tempo fa, i fascisti sono sia di destra che di sinistra. Qui non ti sbregano con la motosega, si viene assassinati cinque alla volta con altri metodi. L’Italia è un paese fatto così, da sempre, che nelle stragi sa assaporare i momenti di unanime cordoglio. Al resto pensa la magistratura.
Con la magistratura italiana non si scherza, salvo errori e omissioni, che non sono solo frequenti, ma costanti. Un paese senza memoria e che ha saputo autoassolversi per l’adesione di massa al fascismo. Solo un piccolo esempio. Ricordate l’amnistia per i fascisti di Togliatti, ministro della Giustizia? Chi era il suo consigliere giuridico? Gaetano Azzariti, ministro di Giustizia nel primo governo Badoglio, poi presidente della Corte costituzionale dal 1957 al 1961. Pensa un po’ che galantuomo. Non avevano di meglio tra cui scegliere, ed infatti scelsero quello che fu il presidente della Commissione sulla razza durante il regime fascista. Chi meglio di lui a garanzia della costituzione antifascista più bella del mondo?
MADURO HA ACCUSATO GLI STATI UNITI DI PREPARARE
RispondiEliminaLA GUYANA PER UN ATTACCO AL VENEZUELA
Lo scrive la vicepresidente del paese Delcy Rodriguez su
"X", citando la dichiarazione del presidente.
“L’America Latina e i Caraibi devono rimanere una zona
di pace. I popoli devono opporsi alla militarizzazione
americana della nostra regione”, - ha affermato.
La Rodriguez ha anche pubblicato un video in cui
Maduro, in una conversazione con il ministro della Difesa
Vladimir Padrino Lopez, afferma che la Guyana è
diventata l'epicentro di una minaccia alla pace in
America Latina e Venezuela.
Da "Izvestia"
Il compito del PCI era quello di garantire l'ordine europeo stabilito a Yalta, mi pare. Perciò, come messaggio agli americani, ha sempre tacitamente accettato che questori, magistrati ecc. rimanessero quelli che avevano perseguitato gli antifascisti. Che erano poi quelli che si inventarono tutte quelle calunnie sui partigiani uguale banditen che le giorgie e i giorgi odierni ancora rimettono in giro.
RispondiEliminaPietro