sabato 25 maggio 2024

Possiamo farla decidere a chi?

 

“Bisogna condannare chi fa la guerra,
ma ancor più chi l’ha resa inevitabile”.

Nel 1914 e poi l’anno dopo furono in pochi a decidere della pace e della guerra. Nel 1939 furono ancora di meno. Hitler promise la pace all’Europa per mille anni dopo la sua vittoria. Nel suo discorso davanti al Reichstag nel 1939 pronunciò la parola “pace” più di 12 volte. Anche oggi, a decidere della nostra sorte, sono in pochi. Con la differenza, rispetto al passato, che non giocano solo con soldatini e cannoni, ma con le armi nucleari.

Durante la Guerra Fredda, erano state tracciate delle cosiddette linee rosse, superate le quali era previsto l’impiego delle armi nucleari. Questo per quanto riguarda sia la Nato e sia il Patto di Varsavia. Una dottrina che valeva per la Germania e così anche per l’Italia. Superata la “soglia di Gorizia”, attuate le predisposizioni per una difesa convenzionale attiva allo scopo di arrestare l’avanzata del nemico, se questi superava il Tagliamento, la Nato, ossia gli Stati Uniti, avrebbero risposto con le armi nucleari. Questo il senso della presenza di tali armi ad Aviano, Ghedi, nei siti “Pluto” e montate sugli Honest John.

Si fa spesso riferimento alla probabile necessità che una potenza nucleare, in una fase iniziale, faccia affidamento sull’uso delle cosiddette armi nucleari tattiche; e in tali osservazioni queste armi sono spesso paragonate a una semplice forma di artiglieria migliorata. Tuttavia, data la potenza di fuoco e la forza distruttiva dei più piccoli ordigni nucleari, questa classificazione è assolutamente aberrante. Tutti gli studi sugli effetti delle armi nucleari contraddicono il fatto che la teoria della guerra nucleare limitata sia una dottrina realistica.

Al lancio di qualsiasi ordigno nucleare, segue una risposta nucleare. Quella che chiamano escalation è dottrina, non una semplice eventualità. La possibilità reale di una reazione a catena, di un’enfasi di armi di precisione e ad alta potenza, distrugge la consolante argomentazione secondo cui un attacco con armi nucleari tattiche abolirebbe il rischio di una guerra totale. Un attacco nucleare si trasforma inevitabilmente in una guerra nucleare totale. Dunque, esistono le armi nucleari tattiche, ma non le guerre nucleari “tattiche”.

Le armi nucleari possano scoraggiare l’aggressore, ma non possono essere utilizzate per la difesa territoriale. L’unica distinzione valida che si può fare è tra armi nucleari e armi non nucleari.

Il fatto che storicamente una guerra nucleare tra potenze nucleari non sia ancora avvenuta (infatti ne stiamo comodamente parlando), non significa che non possa accadere. Tra l’altro, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si riservano anche il diritto di effettuare “attacchi nucleari preventivi” (*). In ogni caso, non spetta alle autorità politiche, tantomeno a quelle italiane, decidere sull’impiego delle armi nucleari. Nessuna doppia chiave.

Noi possiamo illuderci di decidere, con il voto elettorale, su questo e su quello, ma in realtà non decidiamo su nulla di realmente importante. Tantomeno sulla pace e sulla guerra. In nessun caso sulla nostra sorte, e non ci viene detto esattamente quali potrebbero essere le conseguenze di un simile conflitto: in ogni caso i sopravvissuti invidierebbero il destino dei morti.

Nessun racconto o film può riuscire davvero a darci l’idea di che cosa significherebbe per i sopravvissuti vedere centinaia di milioni di persone uccise in pochi giorni, in poche ore o in pochi minuti, quindi le decine di milioni di persone gravemente colpite che vivono senza speranza nelle baraccopoli, nell’atmosfera velenosa dei detriti radioattivi. Anche una sola guerra nucleare metterebbe in discussione l’esistenza della società umana organizzata. Possiamo farla decidere a chi?

(*) Questa “è la nostra politica da molto tempo e fa parte dei nostri piani per il futuro”, ha dichiarato il segretario alla Difesa americano alla fine di settembre 2016 nella base aerea di Kirtland. Inoltre, la nuova strategia di difesa nazionale del Pentagono adottata alla fine di ottobre 2022 ha superato un nuovo limite autorizzando l’uso di armi nucleari contro minacce non nucleari. Se vuoi la pace, fai la guerra; questo è il motto degli Stati Uniti.

1 commento:

  1. È una caratteristica particolare degli SWAP:
    https://era.ong/tutti-i-paesi-del-mondo-invasi-da-uk-e-usa/

    RispondiElimina