domenica 23 aprile 2023

È già mezzanotte


Quando cerco di estraniarmi dalla furia cacofonica del mondo, dalle cazzate rumorose, dall’abietto caos che rifiuta di dare aperture alle cose più grandi, insomma quando voglio dimenticare la violenza mediatica e politica in cui siamo sequestrati, m’immergo nei benefici della prosa che più non usa, tipo quella del nipote di Beccaria, il quale, tra molte altre cose, descrisse “una suora omicida, lussuriosa e manutengola” e rappresentò “un parroco tanto vile che san Giovanni Bosco non glielo perdonerà mai”.

Come già Durante, anch’egli rischia di essere annoverato, in occasione del 150° anniversario della sua morte, come letterato di destra. L’interessato lo presentiva e tanto se ne vergognava che non usciva più di casa, salvo per andare a messa. Fu sui gradini della chiesa, il giorno dell’epifania del 1873, che scivolò battendo la testa. Trasportato a casa, agonizzante, ripensò a quando da giovane, “ricco dei più velenosi succhi dell’illuminismo francese”, era stato un ateo convinto.

Un tempo erano i vincitori a scrivere la storia, anche quelli che sarebbe stato necessario tacessero; oggi la risputano i vinti. I Jorge de Burgos, che la risata li offende e spaventa. Dov’è l’analisi degli abissi che separano noi e loro? Sono capaci e credibili quelli che, conservando la base morale dello stalinismo mentale, hanno gettato nell’oblio le classi sfruttate e si sono messi in tribuna col fascismo in tailleur? È già mezzanotte per il nostro secolo. Senza punto interrogativo. 

4 commenti:

  1. Forse - e dico forse - l'«estraniazione» (che poi non è tale) è una forma di compassione, un gesto filantropico, giacché dire le cose come stanno - in fondo il Leviatano lascia pure dire, vedi il caso papale (ultimo, ma non ultimo) del sabotaggio al nordstream - non provoca alcun cambiamento politico, nessuna epurazione, tutto procede come l'agenda detta. Ma tu, o cara, non ti estraniare troppo, ogni tanto fai un sacrifizio perché sennò la tenebra diventa nera sempre più.

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  2. https://www.officinadeisaperi.it/agora/politica-e-cultura/chi-riscrive-la-storia-da-officina-dei-saperi-e-il-manifesto/

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  3. Anche se vado sempre in cerca delle differenze, la penso come te sui fondamentali. E don Lisander lo amo anch'io. Non Papini.

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