mercoledì 26 aprile 2023

Nell’indifferenza generale

 

Il report Trends in Military Expenditure per il 2022 dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) documenta le nuvole temporalesche che si addensano per quella che sarà, inevitabilmente e nell’attuale quasi indifferenza generale, la terza guerra mondiale.

La spesa militare mondiale è aumentata del 3,7% in termini reali nel 2022, raggiungendo il livello record di 2.240 miliardi di dollari, l’aumento più marcato degli ultimi 30 anni, nonostante gli alti tassi di inflazione. La spesa globale è cresciuta del 19% nel decennio 2013- 22 ed è aumentata ogni anno dal 2015.

La spesa degli Stati Uniti è di 877 miliardi di dollari, il 39% del totale globale, tre volte la spesa della Cina al secondo posto, e ciò conferma il ruolo di Washington come principale istigatore di aggressioni militari al mondo.

Ma l’aumento di gran lunga più rapido della spesa (13 per cento) è stato tra gli alleati degli Stati Uniti in Europa. Evidentemente non sono bastate due disastrose guerre mondiali. Siamo diventati (quasi) tutti antifascisti e contrari alle guerre ma il continente torna a trasformarsi in un campo armato.


Esercitazione presso la caserma feldmaresciallo Rommel,
a Augustdorf.

La spesa militare dell’Ucraina, che era già uno dei paesi più poveri d’Europa, ha catapultato il paese dal 36° posto nel 2021 all’11° nel 2022, a 44 miliardi di dollari, il 34% del suo PIL annuale. Ma questa è solo metà della storia.

Lo SIPRI afferma di non essere in grado di fornire “una valutazione accurata dell’importo totale degli aiuti militari finanziari all’Ucraina”, fornendo una stima di “almeno 30 miliardi di dollari nel 2022”. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha annunciato questo mese che l’attuale cifra nominale supera i 70 miliardi di dollari. L’adesione de facto dell’Ucraina alla NATO è qui espressa in dollari e centesimi.

Qualunque cifra sia più vicina alla realtà per il 2022, il bilancio militare dell’Ucraina lo scorso anno non solo ha superato tutte le potenze della NATO ad eccezione degli Stati Uniti, ma è vicino al budget di 86,4 miliardi di dollari della Russia, anche dopo l’aumento del 9,2% di Mosca.

Quale interesse può aver avuto il popolo ucraino, cioè chi tira la carretta per mettere insieme il pranzo con la cena, di arrivare fino al punto di provocare una guerra istigata e condotta dagli Stati Uniti-NATO con la Russia? Quale interesse possono avere queste stesse persone perché non si trovi un accordo soddisfacente per mettere fine alla strage? Un accordo che già prima della guerra offrisse sicurezza alla Russia e stabilità e sviluppo all’Ucraina era possibile. Bisognava arrivare a bruciare i libri degli autori russi nelle piazze e stravolgere l’odonomastica, a formare reggimenti di neonazisti?

Svezia e Finlandia, ora arruolate nell’alleanza NATO, e Polonia e Lituania in prima linea, hanno aumentato le spese militari di almeno il 10% l’anno scorso, fino al 36% nel caso della Finlandia (quando mai la sua sicurezza e libertà è stata minacciata dall’Urss e dalla Russia negli ultimi ottant’anni?). Gli Stati baltici e la Polonia si sono impegnati a spendere tra il 2,5 e il 4 per cento del PIL per le loro forze armate entro due anni.

I budget militari dell’Europa centrale e occidentale sono saliti a un totale di 345 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto a un decennio fa e superano il livello del 1989, alla fine della guerra fredda. L’Asia è stata la seconda regione in più rapida crescita per le spese militari nel 2022 dopo l’Europa. I budget militari in Asia e Oceania sono cresciuti del 2,7% lo scorso anno a 575 miliardi di dollari, un aumento del 45% nell’ultimo decennio. La Cina e gli alleati degli Stati Uniti, India e Giappone, hanno aperto la strada con aumenti del 4-6%.

Il ritorno della corsa agli armamenti che ha caratterizzato la maggior parte del XX secolo ha la stessa motivazione che ha portato il mondo alla catastrofe nel 1914 e nel 1939: il dominio economico e strategico del mondo.

La crisi esistenziale dell’imperialismo statunitense, le sue esplosive tensioni interne e il declino della sua supremazia globale, ha provocato una serie interminabile di guerre e interventi intesi a invertire le sue sorti, intensificando aggressioni e provocazioni fino al punto di arrivare a uno scontro diretto, a fianco dei suoi alleati, con Russia e Cina.

La ricchezza che potrebbe alleviare molte delle peggiori crisi che colpiscono l’umanità viene spesa ogni anno per prepararsi a guerre che minacciano di porre fine alla sua esistenza in un Armageddon nucleare. Nell’indifferenza generale.

3 commenti:

  1. https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/il-mondo-sovra-militarizzato-la-pace-sotto-finanziata-da-il-manifesto/

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  2. Assieme a "Il fascismo americano" un altro post imprescindibile.
    Grazie.
    Dario

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  3. Una indifferenza che si fonda sull'alienazione, vera e propria malattia sociale che sparirà solo all'orquando la faremo finita con questo sistema a-sociale capitalistico.

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