sabato 8 aprile 2023

Chi si ricorda del Kosovo?

 

Dal 24 marzo al 9 giugno 1999, la NATO ha bombardato la Serbia per 77 giorni. È stata la prima grande guerra sul suolo europeo dalla seconda guerra mondiale.

La propaganda di guerra era in pieno svolgimento all’epoca: la NATO stava devastando con missili e bombe le città serbe per difendere i “diritti umani” e per fermare la “pulizia etnica” che la Serbia era accusata di compiere in Kosovo.

Ciò che è successo da allora in Kosovo non ha più fatto clamore. L’uomo che Joe Biden ha abbracciato nel 2009 definendolo il “George Washington del Kosovo” è imputato come criminale di guerra presso il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia. Questo tribunale è un organo delle Nazioni Unite, istituito all’Aia nel maggio del 1993 allo scopo di giudicare e perseguire gravi violazioni del diritto internazionale (crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio) commesse da singoli individui nel corso delle guerre iugoslave degli anni Novanta e in seguito.

Lunedì è iniziato il processo a Hashim Thaçi, l’ex primo ministro e presidente del Kosovo. L’accusa riguarda anche tre membri di alto rango dell’UCK: Kadri Veseli, Rexhep Selimi e Jakup Krasniqi. Le imputazioni sono relative a oltre cento omicidi e numerosi altri crimini di guerra avvenuti nel 1998 e nel 1999. L’accusa ha consegnato agli avvocati della difesa di Thaçi oltre 56.000 documenti che provano queste accuse.

Come portavoce dell’Esercito di liberazione del Kosovo (UÇK), è stato l’uomo di punta della NATO e fu portato alla conferenza di Rambouillet nel 1999 dal ministro degli esteri tedesco Fischer e dal segretario di Stato americano Madeleine Albright per costruire un pretesto per la guerra contro la Jugoslavia.

Le uccisioni sono continuate anche dopo che la NATO ha stanziato le sue truppe nel Kosovo (KFOR) di 50.000 uomini. L’UCK si è vendicato di serbi, rom e sostenitori di Rugova, dozzine dei quali sono stati assassinati o brutalmente torturati.

Che l’UÇK fosse coinvolto in omicidi politici, pulizia etnica e crimini di mafia era risaputo già allora. Originariamente classificata come organizzazione terroristica dal Dipartimento di Stato, la situazione cambiò quando il governo degli Stati Uniti ne ebbe bisogno per i propri scopi.

Ora il passato ha raggiunto Thaçi e i suoi ex mecenati stanno facendo grandi sforzi per proteggerlo. È difeso da un potente team di avvocati americani, e dall’ex comandante della NATO nella guerra jugoslava, il generale Wesley Clark, che sarà teste della difesa.

La NATO teme che una condanna di Thaçi getti nuova luce sulla natura criminale della guerra jugoslava. Dal momento che la NATO ha cooperato con l’UCK dal 1999, sorge la domanda: ha cooperato consapevolmente con un’organizzazione criminale?

Anche in questo caso i criminali sono celebrati come combattenti per la libertà, come i membri dei battaglioni fascisti ucraini, che indossando le insegne naziste per otto anni hanno perseguitato tutti coloro che nell’Ucraina orientale parlavano russo o avevano simpatie per la Russia.

4 commenti:

  1. La stessa cosa capiterà prima o poi anche a Volodimir, anche lui quando non sarà più utile alla causa, verrà scaricato. Chissà com mai o da vice o da presidente Biden appare sempre. Buona Pasqua.
    Haki.

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    1. Speriamo quanto prima.....il vaso e pieno!

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  2. Quanto prima speriamo. No dopo tanti crimini commessi come mor..Thaci, sua!

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