giovedì 30 gennaio 2020

Viri devoti tra l'eternità e il nulla



La tragicità dell’infinito conflitto tra Armonia e Odio obbliga il sapiente a cercare la via della liberazione. Il poema mistico (Katharmoi) di Empedocle è letto perciò da Colli in stretto rapporto a quello fisico (Physika). L’esercizio del pensiero si trasfigura in liberazione e purificazione: se nulla si distrugge, gli elementi della vita rinasceranno attraverso il tempo in molteplici forme, e dunque ci è dato anche perseguire quella forma che tende a dissolvere la nostra apparenza fenomenica, avvicinandosi alla Realtà dello stesso Sfero. Questa sarà la vita del sapiente, degli esseri divini, che siedono alla stessa mensa degli dèi immortali, di coloro che sono riusciti ad armonizzare in sé così perfettamente gli elementi e a sentire cosi profondamente la propria unità col Tutto da distaccarsi dall’apparenza e affrancarsi dai lamenti e dalle angosce connesse all’alternanza di Philotes e Neikos.

[…] l’esplodere dell’Uno, dello Sfero originario, il divenire come mescolanza e separazione di elementi eterni — e il “ritorno” all’Uno, all’Armonia non manifesta più forte di ogni connessione sensibile, al termine del Grande Anno —, anche in ciò che pensano le attuali cosmologie? E sono pensieri che senza cancellare le lacrime dell’esistere forse aiutano a non restarne inondati, a sentire che l’esistenza che viviamo non è il tutto, ma una piccola parte della Vita, e che di questa Vita partecipiamo, alla sua immortalità, non destinati a dileguare come il fumo.


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Così parlò il Filosofo della Laguna, Colui che non è destinato a dileguare come il fumo al termine del Grande Anno, ma continuerà ad esistere, nel grande ritorno cosmologico di tutte le cose allorigine, e siederà con i Sapienti alla stessa mensa degli dèi immortali, avendo ben cura di non provarci realmente a “sciogliersi nell’abbraccio del padre Etna”, ad imitazione dell’antico maestro. Il Massimo insomma è sicuro che non lascerà ai posteri dell'universo armonico solo una vecchia scarpa.

Siamo alle prese con uno dei problemi supremi in cui si gingilla la filosofia ma anche il pensiero comune, il rapporto tra l’essere e l’eternità. Non potendo invocare Dio come un becero qualunque, il serenissimo Filosofo ripiega su un postulato per così dire lavoiseriano, ma in realtà si rivolge a una dimensione metafisica parallela a quella religiosa, con abuso di maiuscole e paroline in greco antico che solo gli Iniziati al culto sanno interpretare nel significato autentico. Che altro? Una fifa matta di dileguare come una nuvoletta di fumo, ma questa è l’unica cosa chiara ad aver scritto in Vita Sua.

11 commenti:

  1. ti devi essere divertita un mondo a scrivere sta cosa. beata te!

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    1. hai ragione mio caro, pensa che storia della filosofia (dal pra, non il massimo) era il mio ciuccio di battaglia e a fine anno mi aiutava a tirare un po' su la sempre claudicante matematica

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  2. Trovato un utilizzo per l'ovovia del ponte di Calatraxa;ci mettiamo la mummia di Cacciari. I turisti ci si fanno il selfie.

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    1. è un brutto ponte, d'accordo, ma almeno è utile.
      cacciari sa anche essere simpatico, ma è raro

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    2. Io non ce l'ho col ponte, che non è cacciariano. C'è l'ho con l'ovovia, che invece lo è. L'ovovia dimostra plasticamente che inutile e cacciariano sono sinonimi.

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  3. Amo il pro-fumo di Verdillon n. 5 (quello alle alghe lagunari) la mattina...scopro anche che la sig.ra Sfera (di cognome Celeste? Settima?) ha un marito e me ne compiaccio, la famiglia è sempre la cosa più importante.
    Sei sempre una lettura interessante, grazie.

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  4. trovo molto interessante questo tono livoroso verso un uomo appena venuto a mancare e che, per quanto io sappia, non ha mai fatto male a nessuno. Si direbbe (non vuole essere un'offesa) che derivi da un certo qual fondo di fanatismo di tipo ideologico-religioso.

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    1. Non mi risulta che il professor Cacciari sia ancora diventato una nuvoletta di fumo

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  5. La forzosa correzione di "ce" in "c'è" praticata da una società con sede a Mountain View è atto di arroganza insopportabile.

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    1. Correttore automatico di word è addirittura molto spiritoso

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  6. solo pippe mentali. la verità è quella di Lavoisier:
    «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»

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