lunedì 29 luglio 2019

Ipocrisie



Ha destato ovvio clamore e indignazione la foto che ritrae l’indagato con la benda sugli occhi. Il carabiniere responsabile del fatto sarà, dicono, trasferito di sede. Così potrà beccarsi, secondo legge, l’indennità e la diaria di trasferimento. E le prossime volte eviterà le foto.

Non ricordo altrettanto clamore e indignazione quando ad essere sottoposti a pesantissime torture fisiche e finte fucilazioni erano altre persone; quando veniva dato il “colpo di grazia” a persone che si erano già arrese, come nel caso di Mara Cagol o di Prospero Gallinari (il quale sopravvisse menomato); quando si organizzavano premeditate stragi come nel caso di via Fracchia a Genova, o si sparava con il mitra alle spalle del ventenne Walter Alasia mentre tentava la fuga. Né mi pare ancor oggi vi sia generale indignazione per una forma di grave tortura fisica e psicologica, quella indotta dall’articolo 41 bis. Se eccepite che si tratta di casi relativi a terroristi e mafiosi, allora evitate di citare l’articolo tal dei tali della Costituzione solo quando vi torna comodo.


4 commenti:

  1. Senza dimenticare tutti i "caduti" sul lavoro, nell'adempimento del loro dovere .
    Così penso che si dica !

    caino

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  2. Risposte
    1. @ Luca Massaro

      Nei confronti dei soli mafiosi, è un'efficacissima forma di repressione.
      Amen!

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  3. Ipocrisie non molto diverse da quelle di chi prima spara alle spalle di chi quella costituzione dovrebbe difendere salvo poi chiedere la resa quando il caricatore è vuoto.

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