Ha destato ovvio clamore e indignazione la foto che
ritrae l’indagato con la benda sugli occhi. Il carabiniere responsabile del
fatto sarà, dicono, trasferito di sede. Così potrà beccarsi, secondo legge, l’indennità
e la diaria di trasferimento. E le prossime volte eviterà le foto.
Non ricordo altrettanto clamore e indignazione quando
ad essere sottoposti a pesantissime torture fisiche e finte fucilazioni erano
altre persone; quando veniva dato il “colpo di grazia” a persone che si erano
già arrese, come nel caso di Mara Cagol o di Prospero Gallinari (il quale
sopravvisse menomato); quando si organizzavano premeditate stragi come nel caso
di via Fracchia a Genova, o si sparava con il mitra alle spalle del ventenne
Walter Alasia mentre tentava la fuga. Né mi pare ancor oggi vi sia generale indignazione
per una forma di grave tortura fisica e psicologica, quella indotta dall’articolo
41 bis. Se eccepite che si tratta di casi relativi a terroristi e mafiosi, allora
evitate di citare l’articolo tal dei tali della Costituzione solo quando vi
torna comodo.
Senza dimenticare tutti i "caduti" sul lavoro, nell'adempimento del loro dovere .
RispondiEliminaCosì penso che si dica !
caino
Il 41 bis è una forma di tortura.
RispondiElimina@ Luca Massaro
EliminaNei confronti dei soli mafiosi, è un'efficacissima forma di repressione.
Amen!
Ipocrisie non molto diverse da quelle di chi prima spara alle spalle di chi quella costituzione dovrebbe difendere salvo poi chiedere la resa quando il caricatore è vuoto.
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