domenica 14 luglio 2019

L’hanno dimenticato



Sono immigrati clandestini, si fanno chiamare gilets noirs, un paio di giorni or sono circa 700 di loro hanno occupato il Pantheon a Parigi.

“Denunciamo un sistema che crea migranti privi di documenti e promettiamo di rimanere nel Pantheon”, hanno detto, “jusqu’à ce que le dernier d’entre nous ait des papiers et pour que celles et ceux qui viendront après aient la liberté de rester”. Dunque non chiedono solo regolarizzazione per loro, ma anche per coloro che arriveranno dopo di loro. Del resto, se Parigi ha concesso la cittadinanza onoraria a Carola Rackete, perché non concedere almeno quella ordinaria a loro?

La polizia li ha caricati e ne ha arrestati a decine. “La France est un État de droit”, ha detto il primo ministro Edouard Philippe. Mica come l’Italia.

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Lo stesso giorno, in tutti gli Stati Uniti, vi sono state dimostrazioni in occasione della “Light for liberty”. Contro l'amministrazione Trump e con l'obiettivo di porre fine alla detenzione di immigrati, il cui trattamento è disciplinato dall'Accordo di Flores. Medici e avvocati hanno visitato questi centri. Una di questi, Elizabeth McLaughlin, ha dichiarato: ““We spoke for about an hour and it was really upsetting. She saw babies that were listeless and unresponsive. She saw teenage mothers who had gotten no medical attention, and a preemie baby born in Mexico who had not been given any medical attention and was in a dirty onesie”.

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Assistiamo a una guerra tra chi è a favore e chi è contro l’immigrazione, tra chi vorrebbe regolarla ma non sa come, o s’illude di poterlo fare, e chi invece vorrebbe impedirla con muri e misure di polizia. Lo squilibrio tra lo sviluppo di alcuni paesi e il sottosviluppo di molti altri è stato troppo a lungo trascurato. Del resto lo squilibrio è nella logica degli Stati nazionali e nelle leggi del sistema economico capitalistico: non c’è capitalismo senza squilibrio, poiché esso è alla base del suo modo di svilupparsi. L’ha messo in luce Marx, molti l’hanno dimenticato. E non c’è riformismo che tenga.


4 commenti:

  1. A dire tutta la verita', karl Marx condannava l'immigrazione selvaggia perché danneggiava, e danneggia tuttora, il proletariato locale.
    Vuoi vedere che il padre del comunismo era un leghista, sovranista, nazista, trozkista, eccetera eccetera?

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    1. Io capisco che l’apparentamento col PCI filosovietico generi imbarazzi, però argomenti del genere venivano usati nel 1957 da l’Unità per osteggiare il Trattato di Roma. E non riesco a trovare dove avessero torto.

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  2. La Rackete è generata da una area di opinione borghese che nel nord europa ha individuato Salvini come il nemico "fascista". I sovranisti non potevano chiedere di meglio, e le gesta della capitana mettono in liquidazione definitiva le istanze degli umanitari.

    Opzioni diverse, l' importante è che la radice della disumanità non solo sia unanimemente occultata ma difesa, chi con la spada chi con la cappa

    Nel "si salvi chi può" imperante certo inutile aspettarsi alcuna solidarietà di classe, semplicemente il fenomeno migratorio è così imponente che si imporrà, portando al massimo grado la concorrenza fra proletari per un miserrimo lavoro a condizioni sempre più merdose

    Come geniale controtendenza (mai sottovalutare il Capitale) gli stati sono piuttosto liberi di indebitarsi per mantenere un certo grado di pace sociale: il 25% dello stock globale di titoli governativi è a tasso negativo, quindi a regime risulta essere una voce positiva nel bilancio. Per contro i btp italiani, che invece pagano bene, vanno a ruba. per il momento tutti sono contenti

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    1. nel nord europa la gente comune Salvini non sa neanche chi sia, credimi
      sull'ultima cosa siamo d'accordo da un secolo in qua

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