«[…] tutti sanno che soltanto per il
Lombardo-Veneto per tenere insieme i nostri servizi e la nostra economia da qui
al 2020 saranno necessarie 70mila persone. Lo sanno tutti quelli che conoscono
le cose, lo sa anche Salvini».
Così
parlò il professor Massimo Cacciari, per l’ennesima volta. Non so che cosa
sappia in sproposito il ministro Salvini. Quello che vedono e sanno i veneti è questo:
1. può
essere benissimo che da qui all’anno prossimo servano 70mila persone per tenere
insieme i nostri “servizi”, ma si tratta d’ingegneri, tecnici specializzati,
medici, infermieri professionali, eccetera;
2. ci
sono già centinaia di migliaia d’immigrati che ricoprono generalmente qualifiche
e mansioni più basse: tutta gente onesta, che lavora sodo e spesso per quattro schèi.
Anche il mercato di questa forza-lavoro è ormai saturo (i campanelli alle reception delle aziende suonano in continuazione). Poi ce ne sono decine
di migliaia, quasi tutti “irregolari”, cioè clandestini, che non si sa bene che
cosa facciano (dico così per brevità).
All’uopo,
invito il professor Cacciari, quando si trova dalle nostre parti, a farsi un
giro per via Piave a Mestre, o all’Arcella a Padova, ecc. ecc.. E visto che
quegli spacciatori, ladri, prosseneti, biscazzieri, non ce li possiamo togliere
dalle scatole, suggerisca, per una volta almeno, che cosa farne in concreto.
In
attesa di cortese riscontro, i veneti, nella loro maggioranza, sanno per chi
votare. Sarebbero disposti a votare anche per Belzebù in persona. Lo sa anche
Cacciari.
Cara Olympe,
RispondiEliminavorrei per un attimo tenere da parte , il Cacciari pensiero.,
Vorrei per una volta "sola" togliermi il " sassolino dalla scarpa",ovvero parlar di pancia.
La mia "dolce " consorte durante la cena , quasi mi obbliga a sentire le notizie del giorno , (lei lavora ,io pensiono") e ovviamente pensa che io abbia il tempo di informarmi sull'attualità. Cosicchè mi sorbisco pure ineffabili personaggi del calibro della Maglie e di Capezzone.
Per carità in questo momento parlano al paese reale,così come i Lombardo veneti che tu citi hanno gli zebedei in giostra ,per via di strani personaggi .
Devo dire che quando arrivarono i veneti in Piemonte nel prima dopoguerra anche noi avevamo pure qualche zebedeo in giostra,per via del fatto che mentre noi si faceva "sic " la lotta di classe, loro facevano crumiraggio con "benedizioni" di parroci locali e quant'altro.
Detto ciò quando ragiono con il cervello penso che tu abbia ragione in pieno,ma il mio stomaco qualche volta deve pur in qualche modo digerire il capezzone di turno e ti assicuro che è un bel problema.
buona serata
caino
non sei il solo ad avere problemi con il telecomando
Eliminaprova a togliere le pile
non ho parenti in piemonte, che sappia
buona notte caro amico
Il tratto col quale, di recente, il buon Cacciari si presenta al pubblico è quello di un rude latore di senso pratico (né più né meno che Salvini, sia pure in direzioni diverse). Chi sia stato cittadino di Cacciari sindaco sa per certo che il senso pratico è quanto di più lontano dal nostro eroe. Ci sono poi altri che ti raccontano come funziona un'impresa senza averne mai visto una (capostipite il sig.Ruffolo, che non a caso gestiva per tutti noi una fantomatica programmazione economica). Pensare che, quando assumono un domestico, lo vogliono filippino e non gambiano. Basterebbe questa microesperienza imprenditoriale per avviare il giudizio sulla strada giusta.
RispondiEliminaun esempio paradigmatico del terzo mandato di Cacciari:
Eliminahttp://altrolido.unaltrolido.com/exunaltrolido.com/storiacaal.html
o vogliamo parlare del ponte di Calatrava? bisogna attravrsarlo di persona, magari d'inverno quando piove, il ponte che doveva far "concorrenza a Trinità dei Monti" (!?). parliamo dell'ovovia mai partita?
nel 2005 si era candidato solo per contrastare l'altro candidato della sinistra, Felice Casson. È quel Cacciari che, dopo essere stato caomunista, e prima ancora pappa e ciccia con Toni, disse in occasione dell'anniversario del 18 aprile 1948: "Meno male che allora vinse la Dc, altrimenti l'Italia sarebbe diventata la Romania di Ceausescu". E quel Cacciari che dichiarava a riguardo di Craxi: "Basta con il giustizialismo! Craxi vedeva lontano, sognava un grande partito socialdemocratico europeo".
Bisogna aver preso in mano almeno un suo libro per misurare lo spread fra Cacciari e la lingua italiana. Autoreferenziale, verboso e petulante, oscuro e inconsistente, più teologo che filosofo.
eccetera
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/07/10/news/_niente_acqua_andate_via_la_parrocchia_di_restena_caccia_i_turisti_assetati-230890270/?ref=RHRS-BH-I230891397-C6-P7-S1.6-T1
RispondiEliminaUhhm.
Alessandro