mercoledì 24 luglio 2019

Che mestizia



Quest’anno cade il trentesimo del Muro. Finiva la guerra fredda e nasceva un mondo nuovo, almeno questo volevano farci credere.

Non che credessi fosse accaduto ieri, ma tale pensiero mi ha dato un po’ di vertigine e condotto a una riflessione assolutamente inedita e originale: cazzo, come passa il tempo! Del resto sono trascorsi quasi sessant’anni da quando i russi mandarono Gagarin nello spazio, evento che francamente non ricordo abbia suscitato allora in me alcuna emozione. Poi vennero i film russi del disgelo, trasmessi il lunedì sera dall’unico canale Rai. Grazie, Fiat.

Nikita Sergeevič Chruščëv aveva denunciato lo stalinismo, tolto Stalin dal mausoleo sulla Piazza Rossa, liquidato il GULag, ed era impegnato, scriveva l’Unità, a promuovere la coesistenza pacifica e l’apertura al mondo di un socialismo fatto di libertà e di nuove tecnologie, di progresso scientifico e di utilità collettive. Erano gli anni dei “non allineati”: Tito, Nasser, Zhou Enlai (anzi, Ciù En-lai), Nehru, Sukarno.

L’adolescenza pulsava e la Venier, un donnone che insegnava francese, si raccomandava di stringere le “e”. Non sapevamo come sarebbero andate le cose della vita, e sarebbero potute andare assai peggio, ingabbiati ognuno nella sua ridotta ideologica, a combattere una sfida con molte incognite. Ognuno conosce la somma delle conferme e delle sconfitte proprie. Dalla storia non si esce se non da morti.

Ora, invece, me ne sto qui davanti al televisore mentre dei cretini retribuiti annunciano un’intervista a tal Casaleggio.  


3 commenti:

  1. Eh no, dai..

    Non vale, cara Olympe, così fai pure venire la mestizia" al sottoscritto.
    Da quanto leggo si è più o meno coetanei,per cui molte sensazioni da te descritte ,possono pure far parte del mio patrimonio di mestizia.
    Godiamoci dunque la guerra di "facebook",la matematica stravolta per cui 1 vale zero,il rimbecillimento totale del parlamento ed il codazzo televisivo dei commentatori con lo scontro etico -moral -filosofico tra sgarbi e mughini.
    Dico sinceramente a proposito ,ai nostri tempi, te lo vedi uno come sgarbi ad una assemblea ?Soprattutto alla fine ?
    Piangiamoci sopra..

    caino

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  2. Segno dei tempi:
    il padrone trova sempre i suoi apologeti, tipo quello dei posti vacanzieri che paga in nero o da il "fuori busta" e fa pure lavorare la gente un numero di ore giornaliere al di fuori delle regole: non è colpa sua, sono i troppi balzelli e deve fare profitto.
    Il lavoratore che prende il reddito di cittadinanza e per "arrotondare" fa lavoro nero: reato penale, siamo tutti giustamente a metterlo nella gogna perché non ha seguito le regole, non può meritarsi un guadagno a sbafo sopra le righe, a differenza del padrone non trova apologeti.
    Ciao,
    Carlo.

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