lunedì 30 marzo 2015

Vai a fidarti


Per avere un’idea di quale sia l’influsso esercitato dai media sull’opinione pubblica è interessante citare un episodio, tra i tanti, di allucinazione collettiva che coinvolse l’opinione pubblica europea e americana con dei risvolti davvero comici.

Nel momento in cui le armate tedesche sfondarono le linee francesi, nell’agosto del 1914, in Inghilterra si diffuse una notizia incredibile. Così incredibile che vi cedettero non solo gli inglesi e gli americani, ma anche i tedeschi! Alla fine di agosto si diffuse una voce secondo cui il ritardo di diciassette ore sulla linea Liverpool-Londra del giorno 27, ebbe come causa il trasporto di truppe russe che si diceva fossero sbarcate in Scozia per poi essere inviate in aiuto sul fronte occidentale.

Le truppe russe, segnatamente costituite da cosacchi, si disse che fossero partite da Arcangelo, in Norvegia, dov’erano giunte attraverso il Mare Artico, e avessero poi proseguito su navi di linea per Aberdeen, e dal porto scozzese trasferite ai porti della Manica. Si raccontava, in pieno agosto, che si scrollavano la neve dagli stivali sui marciapiedi della stazione. Naturalmente il segreto più totale circondava tale movimento di truppe, ma c’era gente estremamente attendibile che li aveva visti coi propri occhi i cosacchi, o aveva amici che li avevano veduti.



Un professore di Oxford conosceva un collega che era stato chiamato a far loro da interprete. Un ufficiale scozzese raccontava di averli visti ad Edimburgo “in lunghi cappotti di colori vivaci e, ovviamente, con colbacchi di pelliccia”. I cavalli erano “proprio uguali ai ponies scozzesi, solo più ossuti”. Un non comune abitante di Aberdeen, sir Stuart Coast, scrisse a suo cognato in America che 125mila cosacchi avevano attraversato a passo di marcia la sua proprietà nel Perthshire. Un ufficiale inglese assicurava che 70mila russi avevano attraversato l’Inghilterra.

Vigente la censura, la storia non apparve sulla stampa britannica, ma in quella americana comparvero i racconti di cittadini rimpatriati, in gran parte imbarcati a Liverpool dove la gente era eccitatissima per l’arrivo dei russi. La notizia fu raccolta anche da altri paesi, e la stampa olandese parlava di un contingente di russi trasferito in fretta verso Parigi. Nella capitale francese, frattanto, la gente passeggiava nei pressi delle stazioni nella speranza di vedere questi fantasmi di cosacchi.

Dal canto loro i tedeschi erano preoccupati di vedersi arrivare alle spalle 70mila russi dopo che essi stessi, indebolendo il proprio fronte, avevano trasferito 70mila uomini sul fronte russo, senza peraltro che ve ne fosse la necessità.

Solo dopo la battaglia della Marna, il 15 settembre, fu emesso un comunicato ufficiale che apparve nei giornali inglesi nel quale si smentiva tale diceria.

E di dicerie se ne diffusero parecchie, alcune presero consistenza tale da diventare poi storia ufficiale. Come quel resoconto del giornalista inglese Arthur Moore apparso sul Times in cui raccontava l’epica lotta sostenuta dal corpo di spedizione inglese in Francia contro i tedeschi. A tal punto fu veemente lo scontro cui avrebbero partecipato i reggimenti britannici che essi avevano “perduto quasi tutti gli ufficiali”. Il contributo inglese divenne così leggenda, fu grazie ad esso che fu arrestata l’avanzata tedesca. Convinzione che si radicherà nella mente degli inglesi in patria e non li lascerà più. In realtà gli inglesi non entrarono mai in contatto con più di tre degli oltre trenta corpi d’armata tedeschi, ed anzi, nel momento più critico della battaglia d’agosto, il comandante del corpo di spedizione inglese, il feldmaresciallo John French, ordinava la ritirata e rifiutava di mantenersi in contatto del nemico, in tal modo rompendo l’allineamento del fronte e aprendo così la strada ai tedeschi per accerchiare la 5° Armata francese del generale Laurezac. Vai a fidarti di questi italiani, pardon, degli inglesi.



2 commenti:

  1. Arcangelo (in russo Arcanghelsk) non si trova in Norvegia, ma è una citta della Russia settentrionale, affacciata sul Mar Bianco. Per il resto, articolo molto interessante come sempre.
    Massimo

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    1. grazie Massimo. e dire che lo sapevo, ma nella fonte c'era Norvegia. La cosa è curiosa perché ho controllato, lasciando poi norvegia. una doppia asinata non c'è che dire.

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