Per
avere un’idea di quale sia l’influsso esercitato dai media sull’opinione
pubblica è interessante citare un episodio, tra i tanti, di allucinazione
collettiva che coinvolse l’opinione pubblica europea e americana con dei
risvolti davvero comici.
Nel
momento in cui le armate tedesche sfondarono le linee francesi, nell’agosto del
1914, in Inghilterra si diffuse una notizia incredibile. Così incredibile che
vi cedettero non solo gli inglesi e gli americani, ma anche i tedeschi! Alla
fine di agosto si diffuse una voce secondo cui il ritardo di diciassette ore
sulla linea Liverpool-Londra del giorno 27, ebbe come causa il trasporto di
truppe russe che si diceva fossero sbarcate in Scozia per poi essere inviate in
aiuto sul fronte occidentale.
Le
truppe russe, segnatamente costituite da cosacchi, si disse che fossero partite
da Arcangelo, in Norvegia, dov’erano giunte attraverso il Mare Artico, e
avessero poi proseguito su navi di linea per Aberdeen, e dal porto scozzese
trasferite ai porti della Manica. Si raccontava, in pieno agosto, che si
scrollavano la neve dagli stivali sui marciapiedi della stazione. Naturalmente
il segreto più totale circondava tale movimento di truppe, ma c’era gente
estremamente attendibile che li aveva visti coi propri occhi i cosacchi, o aveva amici che
li avevano veduti.
Un
professore di Oxford conosceva un collega che era stato chiamato a far loro da
interprete. Un ufficiale scozzese raccontava di averli visti ad Edimburgo “in
lunghi cappotti di colori vivaci e, ovviamente, con colbacchi di pelliccia”. I
cavalli erano “proprio uguali ai ponies scozzesi, solo più ossuti”. Un non
comune abitante di Aberdeen, sir Stuart Coast, scrisse a suo cognato in America
che 125mila cosacchi avevano attraversato a passo di marcia la sua proprietà
nel Perthshire. Un ufficiale inglese assicurava che 70mila russi avevano
attraversato l’Inghilterra.
Vigente
la censura, la storia non apparve sulla stampa britannica, ma in quella
americana comparvero i racconti di cittadini rimpatriati, in gran parte
imbarcati a Liverpool dove la gente era eccitatissima per l’arrivo dei russi.
La notizia fu raccolta anche da altri paesi, e la stampa olandese parlava di un
contingente di russi trasferito in fretta verso Parigi. Nella capitale
francese, frattanto, la gente passeggiava nei pressi delle stazioni nella
speranza di vedere questi fantasmi di cosacchi.
Dal
canto loro i tedeschi erano preoccupati di vedersi arrivare alle spalle 70mila
russi dopo che essi stessi, indebolendo il proprio fronte, avevano trasferito
70mila uomini sul fronte russo, senza peraltro che ve ne fosse la necessità.
Solo
dopo la battaglia della Marna, il 15 settembre, fu emesso un comunicato
ufficiale che apparve nei giornali inglesi nel quale si smentiva tale diceria.
E
di dicerie se ne diffusero parecchie, alcune presero consistenza tale da diventare
poi storia ufficiale. Come quel resoconto del giornalista inglese Arthur Moore
apparso sul Times in cui raccontava l’epica
lotta sostenuta dal corpo di spedizione inglese in Francia contro i tedeschi. A
tal punto fu veemente lo scontro cui avrebbero partecipato i reggimenti
britannici che essi avevano “perduto quasi tutti gli ufficiali”. Il contributo
inglese divenne così leggenda, fu grazie ad esso che fu arrestata l’avanzata
tedesca. Convinzione che si radicherà nella mente degli inglesi in patria e non
li lascerà più. In realtà gli inglesi non entrarono mai in contatto con più di tre
degli oltre trenta corpi d’armata tedeschi, ed anzi, nel momento più critico
della battaglia d’agosto, il comandante del corpo di spedizione inglese, il feldmaresciallo John
French, ordinava la ritirata e rifiutava di mantenersi in contatto del nemico, in
tal modo rompendo l’allineamento del fronte e aprendo così la strada ai tedeschi
per accerchiare la 5° Armata francese del generale Laurezac. Vai a fidarti di questi
italiani, pardon, degli inglesi.
Arcangelo (in russo Arcanghelsk) non si trova in Norvegia, ma è una citta della Russia settentrionale, affacciata sul Mar Bianco. Per il resto, articolo molto interessante come sempre.
RispondiEliminaMassimo
grazie Massimo. e dire che lo sapevo, ma nella fonte c'era Norvegia. La cosa è curiosa perché ho controllato, lasciando poi norvegia. una doppia asinata non c'è che dire.
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